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Eventi di Arte e Cultura

La maternità nell’arte, da Pinturicchio a Crepax

la maternità nell'arte da pinturicchio a crepax

La maternità nell’arte è un tema che trova spesso terreno fertile essendo identificabile con il mistero della vita, quel grembo primordiale dal quale si origina di continuo il mondo, la realtà.

Fin dalle antichissime rappresentazioni steatopigie fertilità e maternità, in perenne dualismo, hanno rappresentato da secoli il costante rapporto dell’uomo con il divino potendo la maternità essere intesa come espressione del divino e della sua forza creatrice.

La mostra sulla maternità

La mostra “Mater. Percorsi simbolici sulla maternità” è basata proprio sul tema della maternità nell’arte ed è visitabile a Parma, presso la sede del Palazzo del Governatore 

L’esposizione ha l’obiettivo di esplorare l’aspetto sacrale e archetipico della maternità insieme al ruolo centrale che ha sempre avuto nella cultura mediterranea.

Questo mediante una selezione di 170 opere con oltre una settantina di musei e collezioni che hanno contribuito alla scelta di capolavori archeologici e artistici da inserire nella rassegna (da Rosso Fiorentino a Pinturicchio, Veronese, Hayez, Giacometti, Michelangelo Pistoletto, Bill Viola fino a Guido Crepax).

Vediamo quali sono le sezioni sulle quali è incentrata la mostra.

Cosmogonie e Dee Madri

La mostra è suddivisa in quattro sezioni tematiche: si parte da Cosmogonie e Dee MadriLa Maternità della Terra e la Maternità del Cielo incentrata sulla rappresentazione secolare del connubio fertilità – maternità, che da sempre identifica il rapporto dell’Umanità con il Divino.

Tra le opere di maggior rilievo di questa sezione vi sono le rappresentazioni steatopigie degli idoli femminili primitivi (Dea Madre) fino ai grandi miti greco-romani: la celebre Venere di Savignano del Museo Etnografico Pigorini di Roma, l’Ara con Eos del Museo Regionale di Gela, l’Artemide Efesia dei Musei Vaticani, e altre.

dee madri

Dea Madre, IV millennio a.C., Museo Archeologico Nazionale di Cagliari

 

 

La Maternità rivelata

La seconda sezione è quella dedicata alla Maternità Rivelata, che vede la maternità assumere una svolta simbolica dopo il riconoscimento di Maria come Madre di Dio, avvenuto in seguito al Concilio di Nicea del 325 d.C.

Partendo dall’esperienza artistico-religiosa delle icone bizantine il percorso si sviluppa dal Trecento toscano fino al XVII secolo  con preziosi capolavori su tavola e celebri Madonne con Bambino.

la maternità nell'arte

Luca Signorelli, Annunciazione, 1491, Pinacoteca Civica di Volterra

 
 

Dalla maternità sacra a quella borghese
 

La penultima sezione ha come tema Dalla Maternità Sacra alla Maternità Borghese in cui la maternità si discosta dall’ideale di sacralità della versione precedente per assumere una nuova connotazione nell’ambito della famiglia borghese ottocentesca.

Una conseguenza del forte squilibrio sociale dovuto alla rivoluzione industriale, che portò al recupero della maternità come valore nuovo, ben rappresentato dai ritratti di genere di Francesco Hayez e Domenico Induno e dalle magnifiche tele di Felice Casorati e Gino Severini.

la maternità borghese

Francesco Hayez, Ritratto della contessa Teresa Zumali Marsili con il figlio Giuseppe, 1833, Museo Civico di Lodi

 
 

L’emancipazione femminile
 

Infine vi è la categoria rappresentata da Il secolo breve – emancipazione della figura femminile dai temi archetipici in cui facendo riferimento al tema della maternità nell’arte del Novecento e delle sue Avanguardie si lascia emergere una figura femminile non più intesa come madre astratta e chiusa in una propria femminilità sacrale, ma una figura in reale competizione con il quotidiano, in cui la donna si affranca dalla condizione esclusiva di madre e determina così una variazione della propria iconografia.

 
l'emancipazione femminile nell'arte

Bill Viola, Emergence, 2002



 

Per cui la maternità sacra si trasforma in femminilità seduttiva e il senso procreativo cede il passo ad una rappresentazione estetica che include un nuovo archetipo femminile, messo in risalto in campo artistico dalle opere di Mimmo Rotella, Michelangelo Pistoletto, Max Kuatty, Bill Viola, Mat Collishaw, fino alla celebre icona del personaggio di Valentina, reso celebre da Guido Crepax (di cui ricorre quest’anno il cinquantesimo anniversario).

 

 

La mostra, dove e quando

Mater. Percorsi simbolici sulla maternità, 8 marzo – 28 giugno 2015, presso Palazzo del Governatore – Piazza Giuseppe Garibaldi 2, 43121, Parma. Per informazioni: info@mostramaterparma.it 

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