L’arte dell’Ottocento in Italia, tra Hayez e Segantini

Una mostra bresciana dedicata all’arte dell’Ottocento in Italia, un secolo ricco di profondi cambiamenti, mi porta a voler riscoprire gli eventi e le caratteristiche che lo hanno contraddistinto. Lo ripercorriamo insieme? Spero di si per cui t’invito ad approfondirne sotto. Buon proseguimento di lettura!

L’Ottocento, gli eventi storici

L’Ottocento è stato un secolo ricco di trasformazioni sociali e politiche, oltre che di grandi scoperte scientifiche: Louis Daguerre realizza il primo modello ufficiale di macchina fotografica, Charles Darwin espone la sua teoria sull’evoluzione della specie umana, Alessandro Volta scopre la pila, Friedrich Nietzsche divulga le sue teorie filosofiche.

Il processo di industrializzazione, delineatasi inizialmente in Inghilterra, si allargherà poi a macchia d’olio su tutta Europa.

Le istanze della classe borghese, inoltre, si affermeranno con maggiore forza e sarà proprio la borghesia successivamente a voler giungere ad un processo di democratizzazione basato su forme di governo costituzionale, in grado di garantire lo stato di diritto e la libertà dei cittadini.

Da qui la nascita delle società segrete, sorte con l’intento di rovesciare le monarchie assolute a favore di monarchie costituzionali o ordinamenti di tipo repubblicano.

La nascita del Romanticismo

Avvenimenti di tale portata non potevano di certo non influire sul modo di vivere e concepire l’arte dell’Ottocento, soprattutto in Europa e anche in Italia. Successivamente alla caduta di Napoleone Bonaparte, infatti, in Europa cominciarono a germogliare le tematiche del Romanticismo di origine tedesca che porteranno verso nuove forme espressive.

Così se col Neoclassicismo, che era stato fino ad allora prevalente, si aveva come modello da imitare il mondo classico e si ricercavano valori assoluti e universali, con l’avvento del Romanticismo si darà spazio al recupero della storia delle singole nazioni e delle singole culture dando ovunque valore al sentimento, che in ambito artistico si tradurrà in opere dedicate alla natura e caratterizzate da atmosfere malinconiche e toni crepuscolari.

Nel nostro Paese tra i maggiori rappresentanti dell’arte romantica troviamo il veneziano Francesco Hayez.

Da Hayez a Boldini, la mostra

Dedicata all’arte italiana dell’Ottocento in Italia è la mostra “Da Hayez a Boldini. Anime e volti della pittura italiana dell’Ottocento” presso la sede di Palazzo Martinengo, a Brescia.

Scopo dell’esposizione è quello di raccontare al pubblico – attraverso la selezione di oltre cento opere tra Canova, Hayez, Fattori, Lega, Signorini, Inganni, Segantini, Morbelli, De Nittis, Zandomeneghi, Boldini e altri ancora, la maggior parte provenienti da collezioni private – la straordinaria stagione artistica che l’Italia visse nel corso del XIX secolo, presentando le correnti e i movimenti pittorici che fiorirono rendendo il panorama artistico nazionale uno dei più frizzanti e dinamici a livello europeo.

Si parte dal capolavoro scultoreo di Antonio Canova, Amore e Psiche, per procedere con il veneto Francesco Hayez, seguito dai Macchiaioli e dai Divisionisti con soggetti orientalisti e di vita quotidiana.

La mostra si chiude con la rievocazione del clima culturale parigino della Belle Époque, dove vissero e lavorarono maestri come Federico Zandomeneghi, Giuseppe De Nittis e Giovanni Boldini. Di quest’ultimo, geniale anticipatore della modernità novecentesca, sono esposti i sensuali ritratti nei quali esaltò la bellezza femminile svelandone “l’anima più misteriosa”.

La mostra, dove e quando

Da Hayez a Boldini. Anime e volti della pittura italiana dell’Ottocento, 21 Gennaio -11 Giugno 2017, Palazzo Martinengo, Via dei Musei 30, Brescia.