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Lo splendore della maiolica rinascimentale a Torino

lo splendore della maiolica rinascimentale a torino

La maiolica, le origini

La maiolica è comunemente un manufatto ceramico fatto di pasta colorata porosa rivestita di uno smalto bianco, o colorato.

Il periodo e il luogo di nascita di questo particolare tipo di ceramica sono incerti: le figurine e le decorazioni in terracotta verniciata, fabbricate in Egitto fin dal IV millennio, non possono essere considerate, pur avendone l’aspetto, vere e proprie maioliche per la mancanza dell’ossido di stagno, tra i più efficaci opacizzanti che si usano in campo ceramico. Così come le piastrelle colorate dei Babilonesi del II millennio non sono ancora vere maioliche.

È possibile che la tecnica sia stata trasmessa dai Persiani agli Arabi che, a loro volta, l’introdussero in Occidente dove il nome “maiolica” utilizzato proprio in Occidente deriva da Maiorca (l’isola delle Baleari) dove si fabbricavano le celebri maioliche a riflessi metallici, dette ispanomoresche.

maiolica ispano moresca

Esempio di maiolica ispano-moresca: Manises, bacile con monogramma di Cristo e lustro metallico, 1500-1525. Ph Sailko, Wikipedia.org

La produzione della maiolica in Italia

In Italia fin dal XII secolo si producevano ceramiche dette maioliche verniciate dalle quali s’intravedeva il colore rossiccio o giallo dell’argilla. Nel 1430 circa Luca Della Robbia – scultore, ceramista e orafo –  usò per la prima volta lo smalto bianco e opaco, ispirandosi alle produzioni artistiche ispano-moresche introdotte in Italia dai pisani dopo l’espugnazione di Maiorca (1115).

Adottato definitivamente dalla bottega dei Della Robbia tale procedimento servì a ottenere oltre a una maggiore resistenza, anche effetti di grande suggestione.

maioliche della robbia

Un’opera proveniente dal laboratorio dei Della Robbia: La Vergine dei Gigli, terracotta con smalto, 1500 circa, Walters Art Museum, USA.

Nello stesso secolo e in quello successivo si provvide così a fondare, nell’Italia centrale soprattutto, numerose fabbriche che si svilupparono liberamente assumendo ciascuna caratteri diversi, sia per il genere di produzione sia per lo stile adottato e anche per i colori prevalenti.

Faenza, la capitale della maiolica

La città di Faenza, provincia romagnola di Ravenna, divenne il centro più famoso per la produzione della maiolica, tanto che il suo nome è tuttora usato per indicare le maioliche in genere, specie in Germania, in Inghilterra e in Francia (fayence, faience).

I maiolicari faentini seguirono nelle loro opere il gusto decorativo dominante in Italia nelle varie epoche: dal più antico stile severo (con stemmi ornati geometrici) si passò al primo istoriato (grottesche) per poi arrivare al secondo istoriato o stile bello (ispirato a Raffaello).

maiolica rinascimentale

Pietro Bergantini, “Coppa Bergantini” con l’Istoria del Sacrificio di Marco Curzio. Decori a trofei, d’armi e musicali, con quattro medaglioni virili, 1529, Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza.

Nei secoli seguenti le fabbriche di maioliche andarono moltiplicandosi per tutta la penisola, specie nella parte settentrionale. Partendo dall’Italia il gusto della ceramica decorativa si sviluppò in tutta Europa.

La maiolica italiana del Rinascimento a Torino

La storia della maiolica italiana rinascimentale è al centro della mostra “L’Italia del Rinascimento. Lo splendore della maiolica” presso Palazzo Madama di Torino.

Ad essere preso in considerazione è il periodo più fiorente, ossia quello che va dalla metà del 1400 alla seconda metà del 1500 attraverso l’esposizione di alcune delle più prestigiose maioliche rinascimentali di fattura italiana, a testimonianza del gusto e dello stile di vita degli uomini e delle donne rinascimentali.

maiolica urbino

Piatto La nascita di San Giovanni Battista, Urbino o Casteldurante, 1530-1545, Collezione privata.

Un progetto curato dallo storico dell’arte Timothy Wilson, tra i massimi esperti di maiolica rinascimentale e attualmente conservatore onorario dell’Ashmolean Museum di Oxford, uno dei musei pubblici più antichi al mondo oltre che il più antico in Europa.

La mostra, dove e quando

L’Italia del Rinascimento. Lo splendore della maiolica, 13 giugno – 14 ottobre 2019, Palazzo Madama – Camera delle Guardie e Sala Senato, Piazza Castello, Torino. Biglietto intero € 8, ridotto € 6. Qui maggiori informazioni.

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