Reduce dall’ultima esperienza pugliese ti porto con questo nuovo articolo a Bisceglie, per farti scoprire cosa vedere nel bel borgo affacciato sul Mar Adriatico.
Bisceglie, a poca distanza da Bari (col treno la si raggiunge in poco più di un quarto d’ora), è collocata nella zona della BAT (Barletta-Andria-Trani) e ha una storia che risale alle epoche più remote come testimoniano i Dolmen, monumenti preistorici rappresentati da tombe megalitiche utilizzate tra la fine del V millennio e la fine del III millennio a.C.
I Dolmen di Bisceglie
A Bisceglie sono presenti diversi dolmen, il principale è il Dolmen della Chianca, risalente all’Età del Bronzo è situato presso Lama Santa Croce, nella campagna biscegliese. Si dice che vi siano dei segni misteriosi sul monumento rappresentati dalle piccole aperture nei due lastroni laterali in pietra. A cosa servivano queste aperture? Secondo alcuni per lasciar colare il sangue delle vittime sacrificate all’interno, mentre per altri servivano per permettere alle anime dei defunti di volare verso il cielo.
Ad ogni modo si tratta di un monumento che rivela le civiltà che hanno abitato in origine la Puglia, ritenuto tra i più importanti d’Europa nel suo genere e riconosciuto come Patrimonio UNESCO nel 2011.

Il Dolmen della Chianca di Bisceglie. Photo credit Geppisimone, Wikipedia
Le origini del nome di Bisceglie
Un altro interessante aneddoto riguarda le origini del nome della città, Bisceglie; a tal proposito ci sono due tesi: una è quella che sostiene che il nome derivi dal suo corrispettivo dialettale, Viscile o Vescegghie, derivante a sua volta da un altro termine dialettale, Visciju, che significa querciolo, a indicare una specie vegetale che si sviluppa sia come albero che come arbusto e che in Italia è presente solo nel Sud, in particolare in Puglia, Basilicata e Sicilia. In passato era particolarmente abbondante nella zona di Bisceglie. Non a caso il suo stemma è rappresentato da una quercia.
L’altra ipotesi fa risalire il nome al latino vigiliae, ossia “sentinella”. Una tesi appoggiata da chi ritiene che in epoca romana ci fossero posti di controllo o di guardia sulla via Traiana, per difendere la costa dalle invasioni dei pirati.

Una stradina del centro storico di Bisceglie. Photo credit Art and Cult Blog
Cosa vedere nel centro storico di Bisceglie
Il comune di Bisceglie, come tutti i centri costieri baresi, ha due anime: quella medievale, in prossimità del mare con vie strette e tortuose, e quella moderna situata fra il mare e la ferrovia costiera, con vie larghe e diritte.
Per scoprire la sua parte medievale basta andare nel centro storico, a pochi passi dalla stazione. Qui ci sono i monumenti che ne raccontano la storia tra palazzi, chiese, castelli e torri. Ecco cosa puoi vedere nel centro storico di Bisceglie.
I palazzi
Tra i palazzi appartenuti ai casati nobiliari della città troviamo Palazzo Tupputi, di architettura rinascimentale, fu fatto costruire verso la seconda metà del XVI secolo con molta probabilità dai conti Frisari, originari di Salerno, che lo vendettero in seguito ai marchesi Tupputi, di Piacenza, dai quali deriva il nome. Ora è sede di eventi e mostre e di un laboratorio urbano creativo.
Altri storici palazzi sono Palazzo Manes, fatto edificare nel 1776 da Biagio Manes, un capitano spagnolo che si trasferì a Bisceglie verso il 1760. Palazzo Berarducci, risalente al Seicento, Palazzo Ammazzalorsa nelle vicinanze del porto e, soprattutto, il Palazzo di Lucrezia Borgia vicino alla Chiesa di Sant’Adoeno, una dimora quattrocentesca con la tipica facciata a punta di diamante.
Si tratta del palazzo più antico della città e s’ispira alla figura di Lucrezia Borgia perché è stata la dimora biscegliese della leggendaria e chiacchierata figlia di papa Alessandro VI, anche se non si sa con certezza se vi abbia effettivamente soggiornato.

Il Palazzo di Lucrezia Borgia. Photo credit Art and Cult Blog
La Borgia diventò duchessa di Bisceglie nel 1498, quando andò in sposa ad Alfonso d’Aragona, duca di Bisceglie. A lei sono ispirati dei dolci tipici biscegliesi: i sospiri e la “duchessa”, simile al panettone.
Le chiese
A fianco ai palazzi vi sono anche le chiese. Su tutte svetta la Cattedrale di San Pietro apostolo, edificata secondo lo stile romanico pugliese fra il 1073 e il 1295 e nella cui cripta sono conservate le reliquie dei tre santi patroni di Bisceglie: San Mauro, San Sergio e San Pantaleone.
Dopo la cattedrale la Chiesa più antica di Bisceglie è la Chiesa di Sant’Adoeno, databile al 1074, di origine francese visto che Sant’Adoeno è stato un vescovo di Rouen molto venerato dai Normanni che la fecero costruire dedicandola al loro santo protettore.

La Cattedrale di Bisceglie. Photo credit Art and Cult Blog
La Torre Maestra e i musei
Un’altra tappa che racconta la storia biscegliese è la Torre Maestra, alta 27 metri è detta anche Torre Normanna perché fu iniziata nel 1060 sotto il periodo del conte normanno Pietro I ma poi fu completata nel periodo svevo. Da questa torre risuona ogni giorno alle 8 e alle 12 del mattino il suono di una sirena ad annunciare l’ora ai marinai nel vicino mercato del pesce, e che ai tempi della seconda guerra mondiale serviva da allarme antiaereo. Al suo interno è allestito il Museo Etnografico.
Tra gli altri musei da menzionare il Museo Diocesano, a fianco alla Cattedrale, fu istituito nel 1980 ed è situato nel Palazzo Episcopale. Vi è ospitata la pinacoteca con dipinti del XVI – XVII secolo e possiede una raccolta di gioielli e abiti femminili del periodo tra la metà del XIX ed i primi decenni del XX secolo.

La Torre Maestra. Photo credit Art and Cult Blog
Il porto
Bisceglie è una città marinara e di conseguenza non può mancare il porto con la caratteristica ambientazione. Da qui si può osservare un’opera d’arte contemporanea quale il murale dell’artista Daniele Geniale esposto su un palazzo. L’opera si chiama “Umani in cima” e fa riferimento a coloro che s’impegnano per ottenere un titolo di studio e poter così salire qualche gradino in più nella società.
L’opera è promossa dal Cpia Bat “Gino Strada”, un centro provinciale per l’istruzione degli adulti, a cui è stata tra l’altro dedicata.

Il murale realizzato da Daniele Geniale nelle vicinanze del porto. Photo credit Art and Cult Blog
Le Vecchie Segherie Mastrototaro
Dulcis in fundo non ti posso non menzionare l’altra imperdibile tappa biscegliese: le Segherie Mastrototaro per raggiungere le quali occorre scendere una scalinata di 42 gradini sui quali sono impressi i versi de “L’Infinito” di Giacomo Leopardi, seppure un po’ sbiaditi dal tempo.
Le Vecchie Segherie Mastrototaro è uno spazio culturale ricavato da una fabbrica dei Mastrototaro, una famiglia locale piuttosto nota. In questo luogo venivano lavorati i tronchi di pioppo dai quali si ricavavano cassette per la frutta da esportare in tutto il mondo. Ora è diventato uno spazio espositivo e di coworking dove fermarsi per una pausa letteraria o un aperitivo culturale.

All’interno delle Vecchie Segherie Mastrototaro. Photo credit Art and Cult Blog
Le mie impressioni
Bisceglie è una città piuttosto carina che consiglio di visitare, un piccolo gioiellino che però m’è sembrato molto poco valorizzato con siti culturali nella maggior parte dei casi chiusi al pubblico.
E per una città a vocazione turistica qual è sicuramente Bisceglie ritengo sia un’occasione un bel po’ sprecata! Conto di ritornarci, prima o poi, per poter scoprire meglio i patrimoni culturali biscegliesi augurandomi possano essere nel frattempo maggiormente messi a disposizione sia della cittadinanza che del popolo turistico.

2 COMMENTS
Laura
2 settimane agoGrazie per il bellissimo racconto. Mi viene sempre più voglia di visitare la Puglia.
Una cosa mi lascia allibita: i siti di interesse culturale chiusi o poco valorizzati. Succede anche a Ischia e temo in tutto il Sud.
Maria
2 settimane ago AUTHORSi, è sempre poco piacevole notare quanto poco, o per niente, valorizzati siano talvolta i beni culturali a discapito non solo di chi va lì appositamente per scoprirli ma anche per la comunità stessa che ci vive.
Beh, Laura inutile dirti che t’aspetto sempre. E pure io in effetti ho tanta voglia di visitare Napoli e i suoi dintorni! Speriamo quanto prima.