Jean Arp, tra i principali esponenti di quel particolare movimento artistico che fu il Dadaismo , è il protagonista della mostra allestita a Roma presso le Terme di Diocleziano. Un’ottima occasione per approfondire chi sia stato l’artista e in cosa si sia distinto il movimento di cui ha fatto parte. Lo scopriamo insieme?
Il movimento artistico del Dadaismo o arte Dada
Il Dadaismo o arte Dada è stato un movimento artistico che ha preso spunto dal termine francese dada (cavallo) appartenente al linguaggio infantile, scelto a caso in quanto privo di un serio significato. Ma qual è la storia che c’è dietro? T’invito a scoprirla continuando la lettura.
Il Dadaismo si originò non solo in ambito artistico ma anche in letteratura nel 1916. Esso prese piede simultaneamente a Zurigo, a New York e a Parigi, in piena guerra, come protesta degli artisti (Tristan Tzara, Jean Arp, Francis Picabia e altri) contro l’assurdità universale: si proponeva di combattere la società e la cultura borghese in particolare insieme all’arte tradizionale in nome dell’irrazionale, del caso e dell’intuizione.

Jean Arp, Oggetti posti secondo le leggi del caso
Le caratteristiche del Dadaismo
Dopo aver affermato, con un anticonformismo ai limiti dello scandalo, la volontà di rimettere in discussione tutte le forme d’arte (tramite la realizzazione dei cosiddetti papiers collés, oggetti assurdi), il Dadaismo come movimento artistico esaurì rapidamente lo slancio iniziale per poi confluire, dopo il 1920, nel Surrealismo in taluni casi o sfociare nell’azione rivoluzionaria in altri.
Tra i suoi più rappresentativi esponenti vanno nominati Max Ernst, Marcel Duchamp e soprattutto lo scultore Jean Arp, tra i fondatori del movimento dadaista insieme a Hugo Ball e Tristan Tzara, con le loro opere caratterizzate da forme rudimentali, colori sobri, pitture con applicate citazioni poetiche e con materie estranee (legno, polvere d’oro e d’argento).
L’arte dada di Jean Arp a Roma
Proprio al principale esponente del movimento artistico del Dadaismo qual è stato Jean Arp, tra i maggiori protagonisti della storia dell’arte novecentesca, è dedicata la grande mostra romana “Jean Arp”, allestita dall’architetto Francesco Venezia, in relazione al centenario del dadaismo e al cinquantenario della scomparsa dell’artista.
Una concomitanza di ricorrenze che ha indotto la Soprintendenza Speciale per il Colosseo, l’area archeologica centrale di Roma e il Museo Nazionale Romano a promuovere il progetto espositivo, la cui curatela è stata affidata ad Alberto Fiz.

Ritratto di Jean Arp (1926 circa). Courtesy Stiftung Arp e.V., Berlin/Rolandswerth
Teatro della rassegna le Grandi Aule delle Terme di Diocleziano, a Roma; una scelta motivata dal fatto che lo stesso Arp subì in vita il fascino delle testimonianze lasciate dall’antichità.
Almeno un’ottantina le opere in mostra tra sculture, rilievi, stampe e papier collé, utili per analizzare l’intera produzione del poeta, pittore e scultore francese, che si fece portavoce dello spirito del movimento DADA, un’esperienza che non fu “una farsa, ma una straordinaria ondata di contestazione degli artisti contro l’arte accademica e decorativa prodotta dalla società borghese tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo“.
Le Terme di Diocleziano
Una menzione di merito spetta anche alla location, le Terme di Diocleziano, a Roma: il più grandioso complesso termale mai costruito nel mondo romano, esteso su una superficie di oltre 13 ettari tra il Viminale e il Quirinale.
Il percorso di visita si snoda tra gli ambienti delle Terme e comprende il Museo Epigrafico, con i suoi tre piani dedicati alla comunicazione nel mondo romano, e il Museo Protostorico, con i materiali di epoca protostorica provenienti dal Lazio.
La mostra, dove e quando
Jean Arp, 30 settembre 2016 – 15 gennaio 2017, Museo Nazionale Romano – Terme di Diocleziano, Viale Enrico De Nicola 79, Roma.

Leave a Comment