Henri de Toulouse-Lautrec, al centro di una mostra siciliana, è stato tra i personaggi artistici più emblematici di quell’epoca frizzante passata alla storia come Belle Epoque. Proseguendo la lettura ti offro l’opportunità di scoprirlo meglio!
Henri de Toulouse-Lautrec, breve biografia
Henri Marie Raymond de Toulouse-Lautrec-Monfa, più semplicemente conosciuto come Henri de Toulouse-Lautrec (Albi 1864 – Castello di Malromé, Gironda, 1901), apparteneva a una nobile famiglia di origini antichissime.
Già di debole costituzione fin dalla nascita a causa di una patologia congenita alle ossa (i genitori erano cugini e dunque consanguinei), in seguito a due dolorose cadute durante l’adolescenza rimase per sempre deforme.
Pur soffrendo della condizione di nano seppe reagire ai problemi di salute con singolare senso dell’umorismo, e dalla menomazione fisica ebbe incentivo la vocazione artistica (cominciò infatti a dedicarsi alla pittura nel periodo della convalescenza), per la quale si staccò dall’ambiente convenzionale della nobiltà francese, anche se non venne mai meno in lui la coscienza delle origini aristocratiche.

Henri de Toulouse-Lautrec, Autoritratto a 16 anni, 1880, Musée Toulouse-Lautrec, Palais de la Berbie, Albi, Francia.
La vita a Parigi
Trasferitosi a Parigi nel 1881, de Toulouse-Lautrec oltre a completare una già notevole cultura umanistica entrò in contatto con gli ambienti artistici e, molto più degli insegnamenti del pittore provinciale René Princeteau o degli accademici Léon Bonnat e Fernand Cormon, presso i quali svolse il suo tirocinio, influirono su di lui gli stimoli forniti da altre ben più vive personalità come Degas, Van Gogh, Emile Bernard.
Sostanzialmente estraneo allo spirito dell’Impressionismo, Henri de Toulouse-Lautrec condivideva con Degas l’interesse prevalente per la cultura umana (“non esiste che la figura” ebbe a dire) e con Van Gogh la ricerca di una rappresentazione reale degli aspetti più autentici della vita contemporanea.
Guardando la realtà senza mediazioni culturali mirò a quella essenzialità di segno e colore che finì per contraddistinguere il suo originale realismo.
Come altri contemporanei subì il fascino delle stampe giapponesi, che gli offrirono vividi spunti per la sua attività di grafico. Così intorno al 1890 il suo stile era ormai formato.

Henri de Touòouse-Lautrec, Ballo al Moulin Rouge, olio su tela, 1889-90, Museum of Art, Philadelphia, USA
La Belle Époque
Henri de Toulouse-Lautrec divenne un personaggio tipico degli ambienti più bizzarri ed equivoci della Belle Epoque parigina, dove anche la sua deformità era accolta con naturalezza e simpatia: fu un frequentatore assiduo dei teatri, del circo, dei cabaret, dei caffè-concerto, dei bordelli, e tutta la vita qui vissuta – compresi i personaggi di questi ambienti – venne ricreata dalla sua matita e dal suo pennello in un’analisi spietata, senza falsi moralismi e senza compiacimenti volgari, anzi con partecipazione umana anche nelle scene più crude, narrate con un linguaggio asciutto ed essenziale.
Così perfino i momenti della vita del bordello di rue des Moulins, ripresi con impietosa acutezza, non scadono mai a livello di caricatura o di bozzettismo spicciolo.
Per il Moulin Rouge, poi, l’artista iniziò la sua straordinaria attività di grafico e cartellonista, rivoluzionando in una serie di manifesti famosi la tecnica della litografia e portando il genere dell’affiche (manifesto) a vera autonomia artistica.
Questi manifesti possono essere annoverati tra i risultati più alti dell’opera di Toulouse-Lautrec, conclusa dalla morte immatura, a soli 37 anni, per stravizi e abuso di alcol.

Henri de Toulouse-Lautrec, Jane Avril, stampa, 1893, Nelson-Atkins Museum of Art, Kansas City, USA
Henri de Toulouse-Lautrec in mostra a Catania
Manifesti, disegni, litografie e acquerelli realizzati da Henri de Toulouse-Lautrec esplicativi del periodo della Belle Époque, insieme a fotografie, video e arredi dell’epoca sono in mostra a Catania dal 7 febbraio, presso il Palazzo della Cultura che ha ospitato di recente una rassegna dedicata ad un altro grande artista quale Escher, nell’ambito del progetto espositivo “Toulouse-Lautrec. La Villa Lumière”.
Tra le opere più celebri presenti in mostra la litografia a colori Jane Avril del 1893, manifesti pubblicitari come Aristide Bruant nel suo cabaret del 1893 e La passeggera della cabina 54 del 1895, illustrazioni per giornali – La Revue Blanche del 1895 – diventati l’emblema di un’epoca, quella vissuta dal visconte Henri de Toulouse – Lautrec.
La mostra, dove e quando
Toulouse Lautrec. La Villa Lumière, 7 febbraio – 3 giugno 2018, Palazzo della Cultura, Via Vittorio Emanuele 121, Catania. Biglietto intero 13 €, ridotto 11 €.

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