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Eventi di Arte e Cultura

L’arte seicentesca di Elisabetta Sirani agli Uffizi

Col postblog di oggi andiamo alla scoperta della pittrice Elisabetta Sirani, un altro talento artistico femminile e un altro articolo per conoscere una donna dell’arte, una delle tante che ha dato prova nei secoli del proprio acume, destreggiandosi tra matite e pennelli, pur essendo poco rinomata agli occhi di chi non bazzica la storia dell’arte.

Elisabetta Sirani, la biografia

Elisabetta Sirani (Bologna 1638-1665) che fonti enciclopediche definiscono pittrice e acquafortista, è stata un talento di quelli scomparsi prematuramente: morì infatti alla giovane età di 27 anni secondo alcuni per avvelenamento, per altri per le complicanze dovute ad un’ulcera gastrica.

La pittrice Sirani fu figlia d’arte, il padre fu il primo assistente di Guido Reni, il bolognese Giovanni Andrea Sirani, artista e mercante d’arte, e proprio quando il genitore – che fu tra i suoi primi maestri e sostenitori – smise di dipingere a causa della gotta Elisabetta, a soli 24 anni, si mise a capo della sua bottega, oltre a insegnare successivamente all’Accademia d’arte di San Luca a Roma ed essere la prima artista donna in Europa a mettere su una scuola di pittura per fanciulle.

 
un probabile autoritratto della pittrice elisabetta sirani

Elisabetta Sirani, Allegoria della pittura, (autoritratto?), olio su tela, 1658,  The Pushkin State Museum of Fine Arts, Mosca

Questo aiutò indubbiamente Elisabetta a diventare un personaggio in voga tra la Bologna seicentesca di quel periodo tanto che già durante la sua breve vita le sue opere vennero esposte nelle maggiori collezioni d’arte europee.

Opere dalle quali emerge l’influenza di artisti come Guido Reni, i Carracci e Francesco Albani, e che esplicitano tutto il suo virtuosismo artistico, distinguendosi per la chiarezza della gamma cromatica e la scioltezza della pennellata.

La Sirani dipinse numerose pale d’altare per le chiese bolognesi (si ricorda su tutti il Battesimo di Cristo, del 1658, presso la chiesa di San Gerolamo della Certosa di Bologna) ma anche autoritratti e ritratti, sia delicati che forti, come quelli delle eroine prese in prestito dalla mitologia classica.

opera di eslisabetta sirani raffigurante il battesimo di cristo

Elisabetta Sirani, Battesimo di Cristo, 1658, Certosa di Bologna, chiesa di San Girolamo.

 

L’ascesa sociale e artistica

La sua bravura e il suo fascino furono tali che tra il tra il 1662 e il 1664 i suoi lavori godevano di ottima considerazione nei circoli di quelli che, come si suol dire, contano, quindi tra mercanti, professionisti e intellettuali, oltre che tra le élite aristocratiche, politiche ed ecclesiastiche della città. Un successo che non fu circoscritto solo all’area bolognese in quanto fu richiesta anche tra regnanti e diplomatici di tutta Italia e d’Europa.

Un’ascesa che poté riuscire a ottenere nonostante la sua appartenenza a quel genere che nella storia il più delle volte è partito col piede sbagliato, favorita in questo comunque dalla stessa società bolognese, che in quel periodo valorizzava la creatività, l’istruzione e le conquiste intellettuali femminili incoraggiandone attivamente il coinvolgimento nella vita pubblica e religiosa.

 
dipinto di elisabetta sirani raffigurante timoclea

Elisabetta Sirani, Timoclea uccide il capitano di Alessandro Magno, 1659, Museo Nazionale di Capodimonte, Napoli.

Le opere di Elisabetta Sirani in mostra agli Uffizi

L’arte della pittrice Elisabetta Sirani è esposta e celebrata dal 6 marzo nella sede fiorentina degli Uffizi grazie alla mostra “Dipingere e disegnare da gran maestro: il talento di Elisabetta Sirani”.

Un’esposizione dedicata si all’affascinante pittrice bolognese (secondo i suoi contemporanei la sua avvenenza ben si equiparava alle sue qualità artistiche) ma anche al giovane capitano della Fiorentina scomparso di recente anch’egli – come la pittrice – prematuramente, Davide Astori.

La mostra, dove e quando

Dipingere e disegnare da gran maestro: il talento di Elisabetta Sirani, 6 marzo – 10 giugno 2018, Sala Edoardo Detti e Sala del Camino, primo piano Galleria degli Uffizi, Piazzale degli Uffizi 6, Firenze. Puoi trovare informazioni sui biglietti a questo link. La mostra è anche visitabile online sul sito apposito.

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2 COMMENTS

  • Anonimo

    Ti ringrazio tanto per avermela fatta conoscere!Eè una gioia leggere i tuoi splendidi scritti
    Grazie!
    Adriana

  • Maria Curci

    Grazie a te, Adriana!

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