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Arte contemporanea

Art for Change: l’arte di periferia sulla nuova piattaforma Myreload

art for change l'arte di periferia sulla nuova piattaforma myreload

La piattaforma Myreload

Dall’universo delle piattaforme online che offrono l’opportunità di guardare film e cortometraggi è emersa recentemente una nuova e interessante realtà per gli appassionati di corti.

Si chiama MYRELOAD ed è interamente dedicata ai migliori cortometraggi nazionali e internazionali degli ultimi anni, nata da un’idea di ShorTS International Film Festival e Sedicicorto Forlì International Film Festival in collaborazione con MYmovies, piattaforma di riferimento per chi ama il cinema di qualità e gli eventi culturali.

Grazie a questo nuovo progetto si possono visionare, tra più di una cinquantina di cortometraggi, storie, generi e culture che raccontano di importanti questioni sociali anche grazie a film pluripremiati in tutto il mondo.

art for change arte di periferia

Borgo Vecchio Factory, a Palermo

Tra queste storie vi è anche spazio naturalmente per l’arte, intesa qui come forma di riscatto sociale. E lo testimoniano i 4 episodi della serie “Art for Change”, realizzati dal regista Claudio Esposito e ambientati in quattro città: Palermo, Roma, Bari e Madrid.

Il corto ambientato a Palermo si svolge a Borgo Vecchio, uno dei quartieri in assoluto più dimenticati del capoluogo siciliano, come lo definisce Claudio Arestivo, presidente di Per Esempio Onlus, un’associazione che realizza progetti socio-educativi al fine di contrastare la dispersione scolastica e favorire l’inclusione sociale di giovani e minori a rischio emarginazione.

Un esempio in questo senso è proprio quello che si vede nel corto, Borgo vecchio Factory, dove grazie alla street art si offre ai bambini del posto un’occasione per stare insieme e scoprire e affinare il proprio talento artistico mediante laboratori di pittura creativa. Questi sono realizzati dalla onlus insieme a Salvatore Di Dio, fondatore del laboratorio di design PUSH, e alla collaborazione dello street artist Ema Jons.

borgo vecchio factory palermo

In tal modo i bambini che nel quartiere vivono grandi difficoltà riescono, mediante il disegno, a rappresentare un’idea e trovare un linguaggio nuovo per esprimersi: la conquista più grande di Borgo Vecchio, per dirla con le parole di Salvatore Di Dio.

Roma e il MAAM, il Museo dell’Altro e dell’Altrove di Metropoliz

Un altro episodio è quello che si svolge a Roma dove, situato nel quartiere Prenestina, nella periferia est della città, si trova il MAAM, acronimo di Museo dell’Altro e dell’Altrove di Metropoliz_città meticcia.

La storia che ha portato al MAAM parte più di vent’anni fa quando uno stabilimento di salami e insaccati della Fiorucci viene dismesso in concomitanza con l’istituzione della Cassa del Mezzogiorno. Un evento che porterà a spostare le fabbriche a sud della città, per ottenere finanziamenti pubblici, e lo stabilimento di cui sopra a essere abbandonato.

Fino a quando nel marzo del 2009 comincia ad essere occupato da famiglie in difficoltà di diversa etnia e cultura o da persone senza una casa, né lavoro. Piano piano questo solleverà l’attenzione altrui tra cui quella di alcuni artisti che decidono così di appoggiare la causa del diritto all’abitazione e, in seguito, di dare vita al progetto del MAAM, anche se prima ancora del Museo vi è stato il cinema.

maam museo dell'altro e dell'altrove roma

Nel 2011, infatti, è stato creato un cantiere cinematografico a tema lunare: Space Metropoliz. Successivamente ha preso corpo il Museo, che è – come fa notare il Direttore dello stesso, Giorgio De Finis – il primo museo abitato del pianeta terra.

La prima opera realizzata per la struttura è stata la “Stanza dei Giochi” grazie al contributo dell’artista Veronica Montanino, esibitasi alla Biennale di Venezia.

Questo testimonia una caratteristica peculiare del Museo e cioè che qui l’arte è collettiva: gli artisti, sia sconosciuti che noti, sono invitati a dare il loro contributo alla comunità locale in maniera gratuita e interagendo con lo spazio e i suoi abitanti.

A Bari l’Accademia del Cinema di Enziteto

Il racconto di Bari ha a che fare col quartiere San Pio, un tempo chiamato esclusivamente Enziteto, rinomato come un quartiere tra i più degradati della città e legato ad una triste vicenda di cronaca connessa alla morte di una bimba, avvenuta un po’ di anni fa: la piccola Eleonora alla quale è stata intitolata la piazzetta principale e la cui storia viene raccontata nel video.

accademia del cinema di enziteto bari

Anche in questo caso si cerca di raccontare una forma di riscatto attraverso l’arte e, in particolare, il cinema. Come è successo con l’Accademia del Cinema, un laboratorio di idee, esperienze di vita, di aggregazione sociale e culturale che ha generato una reale crescita nel difficilissimo contesto in cui opera.

Un punto aggregativo rivolto non solo ai ragazzi del quartiere ma anche ad altre persone di diversa estrazione sociale e culturale. Un modo per esprimersi, fare gruppo e sognare nuovi orizzonti grazie alla settima arte.

L’episodio spagnolo

La storia di Madrid ha a che fare col quartiere El Bruclìn, così ribattezzato dai suoi abitanti: un progetto collettivo che ha portato a dare nuova vita a una piazza abbandonata a Puerta Del Angel, a Madrid, portandola ad essere uno spazio urbano molto più usufruibile per tutti gli abitanti del quartiere.

el brooklyn de madrid

Come vedere i corti

Come poter visionare questi e altri corti? Basta iscriversi alla piattaforma MYRELOAD all’indirizzo www.mymovies.it/ondemand/myreload sottoscrivendo un abbonamento mensile di soli 3,00€ oppure un abbonamento annuale a 29,90€, e poter visionare un catalogo ricchissimo di opere in costante aggiornamento.

Buona visione!

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