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Le api e il loro mondo in mostra a Roma

le api e il loro mondo in mostra a roma

L’importanza delle api

Si parla tanto ultimamente delle api e della loro importanza, e a loro, a questi simpatici animaletti – anche se non tutti li amano per via del loro pungiglione – è stata dedicata una mostra a Roma.

Ma perché si dice che sono fondamentali per l’ecosistema ambientale? Le api infatti sono ritenute alleate preziose per la tutela della biodiversità e quindi per la salvaguardia dell’ambiente. Questo non solo perché producono quel nettare prezioso che è il miele, dai tanti benefici per la salute dell’uomo, ma anche per via dell’impollinazione.

E cioè quel processo tramite il quale il polline dei fiori – che è una delle sostanze più ricche che si trova in natura con elementi indispensabili alla vita sia vegetale, che animale e umana – viene trasportato da una pianta all’altra rendendo possibile la nascita di nuovi semi e frutti.

le api e la loro importanza

Melo in fiore. Foto Pixabay

Una piccola, grande magia dovuta di volta in volta alle api ma anche ad altri animali impollinatori come uccelli, pipistrelli, piccoli mammiferi, insieme all’acqua e al vento che trasportano il polline anche per migliaia di chilometri contribuendo alla riproduzione di fiori e frutti. Senza tutto ciò non potremmo cibarci di tutte quelle cose buone che la natura ci offre.

Per questo conviene far in modo che insetti come le api non si estinguano o diminuiscano, come sembra stia accadendo a causa dell’utilizzo massiccio dei pesticidi ma anche per via dei cambiamenti climatici.

Le caratteristiche delle api

Qui in Italia il genere di ape più diffusa è la mellifica liguistica, tra le più attive, prolifiche e adatte all’allevamento. Le api tendenzialmente vivono in società/caste, piuttosto popolose, costituite da 3 tipologie. Vediamo quali qui sotto.

le api e il loro mondo

Foto Pixabay

I fuchi

I ​maschi, detti fuchi, sono tozzi e pelosi e hanno la vita relativamente breve; sono presenti nelle regioni a clima mite e sono sempre in numero limitato (da poche centinaia a poche migliaia).

Il loro compito è di fecondare la regina ed essendo incapaci di succhiare il polline, per la particolare conformazione dell’apparato boccale e per la mancanza di organi atti alla raccolta, vengono nutriti dalle api operaie.

Le api operaie

Le api operaie, tutte femmine, rappresentano il gruppo più numeroso della colonia (varie decine di migliaia), sono più piccole e meno pelose dei maschi ed eseguono tutti i lavori indispensabili al mantenimento dell’alveare e alla vita della colonia (allevamento dei giovani, approvvigionamento del polline, del miele e dell’acqua).

le caratteristiche delle api

Foto Pixabay

Nell’epoca in cui l’attività dell’alveare è più intensa, un’operaia vive da 4 a 8 settimane, mentre nella stagione invernale la sua vita può prolungarsi da 5 a 7 mesi circa.

L’ape regina

La madre o ape regina è l’unica ape femmina della colonia in grado di fecondare e per questo provvede esclusivamente alla deposizione delle uova. Qualche giorno dopo  la nascita l’ape regina esce dall’alveare inseguita da un gran numero di maschi, di cui uno solo però riuscirà a raggiungerla e fecondarla.

Tornata all’alveare, la regina comincia a deporre le uova nelle celle esagonali dei favi; un’attività che continua per 4-5 anni, dunque per tutta la vita della regina, con periodi di attività più intensa nei mesi primaverili e di riposo in quelli invernali.

La regina depone, entro alveoli larghi 5 mm, uova fecondate da cui nasceranno sempre e solo le api femmine, quindi le operaie, mentre negli alveoli di maggiori dimensioni deporrà uova non fecondate che si svilupperanno per partenogenesi e dalle quali nasceranno sempre e solo maschi.

L’uovo fecondato destinato a dare una nuova regina invece viene deposto in un alveolo speciale molto ampio, detto cella reale.

la via delle api

Foto Pixabay

Quando la colonia diventa molto numerosa si verifica la sciamatura, che assicura la diffusione della società. Alla nascita di una nuova regina lo sciame primario guidato dalla regina anziana abbandona l’alveare per andare a fondare una nuova colonia. Il resto della colonia rimane invece al servizio della nuova regina che si assicura la supremazia uccidendo le future rivali quando sono ancora nella loro cella o al momento in cui escono. 

Le api nell’arte

L’importanza delle api è stata riconosciuta fin dall’antichità per via del miele, attestata anche in ambito artistico: le loro prime raffigurazioni risalgono agli antichi egizi fino a comparire negli stemmi araldici o in determinate sculture come avvenne nel Seicento, il secolo in cui Gian Lorenzo Bernini realizza la Fontana delle api, a Roma (1644).

le api nell'arte

Fontana delle Api realizzata da Gian Lorenzo Bernini nel 1644. Foto wikipedia.org

La via delle api, a Roma

E proprio a Roma è stata attivata la mostra “La via delle api” presso il Museo di Zoologia. Un’esposizione che vuol far conoscere più da vicino l’ape mellifera e la sua importanza, oltre a illustrare come le api arrivano a produrre miele, polline, pappa reale e propoli.

Un’occasione tra l’altro per scoprire lo stesso Museo, un’istituzione culturale intenta a promuovere e diffondere le conoscenze legate alla biologia e alla natura attraverso varie sezioni dedicate: la sala dedicata alla Barriera corallina, quella dedicata ai mammiferi, agli anfibi e rettili, alla balena, alle zone umide del Lazio e altre ancora. Tutte naturalmente da scoprire!

La mostra, dove e quando

La via delle api, 25 febbraio – 27 giugno 2021, Museo Civico di Zoologia, via Ulisse Aldrovandi 18, Roma. Biglietto intero: € 8,50, ridotto € 7. Maggiori info qui.

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