Al Museo Diocesano di Napoli è stata attivata una mostra dedicata a Leonardo da Vinci e al Salvator Mundi, opera che si suppone possa essere attribuita a lui o a quelli della sua bottega.
Un’ottima occasione per dedicare un articolo al grande Leonardo da Vinci, tra i big della storia dell’arte e artefice di quel ritratto enigmatico conosciuto come La Gioconda oltre che di tante altre genialità non solo in arte ma anche in ambiti differenti, come l’ingegneria e la scienza!
Che ne dici di approfondirne insieme?
Leonardo da Vinci, un genio del Rinascimento
Leonardo da Vinci (Anchiano, 15 aprile 1452 – Maniero di Clos-Lucé, Amboise, maggio 1519) pittore, architetto, scultore, teorico dell’arte, scienziato, ingegnere, è stato l’inventore di una pittura nuova, ricercatore in ogni campo della natura e della scienza, prosatore originalissimo, Leonardo espresse appieno lo spirito della sua epoca: il Rinascimento.
Una genialità riconosciuta e apprezzata già a suo tempo se si considerano le varie corti rinascimentali che richiesero i suoi servigi, da quella milanese di Ludovico Sforza a quella di Cesare Borgia, comprese le corti francesi di Luigi XII e Francesco I.

Leonardo da Vinci, Autoritratto, sanguigna, 1510-1515 circa, Biblioteca Reale, Torino
Leonardo da Vinci, le opere
La vita di Leonardo da Vinci fu eccezionale e parecchio intensa, seppure alla fine ci rimangono di lui pochi dipinti e una massa di scritti e disegni, compresi quaderni smembrati sparsi nei musei di tutto il mondo.
A questi si sono poi aggiunti dal 1967 due volumi (di seicento fogli) rinvenuti nella Biblioteca Reale di Madrid e dai quali si è potuto poi iniziare lo studio sull’artista toscano.
La pittura di Leonardo toccò le vette più alte col Cenacolo, dipinto conservato a Milano presso il Museo del Cenacolo Vinciano, in Piazza Santa Maria delle Grazie, nel quale viene denotata un’armonia tra personaggi e oggetti che non sembra avere precedenti nella storia dell’arte, motivo per cui quest’opera risulta una perfetta composizione rinascimentale.
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Leonardo da Vinci, Ultima Cena (o Il Cenacolo), 1495-98, Santa Maria delle Grazie, Milano
Lo sfumato leonardesco
La pratica pittorica presupponeva per Leonardo da Vinci un’appassionata e infaticabile ricerca scientifica: le sue opere, in particolare i disegni, rivelano l’inesauribile ricerca del pensatore, che con una spontaneità a dir poco impressionante, e una minuzia sottilissima, annotava le sue osservazioni di meccanica, i suoi studi di anatomia, le varie impressioni che una figura o un luogo suscitavano nella sua mente di osservatore acutissimo.
Leonardo è stato anche l’inventore del cosiddetto “sfumato leonardesco“: una tecnica basata sulle sfumature, con un gioco di ombre e di luci tale da creare quell’atmosfera da sogno dalla quale sembrano emergere le figure dei suoi dipinti, quasi correlate ad una misteriosa energia spirituale.

Leonardo da Vinci, La Gioconda, olio su tavola, 1503-1506 circa, Museo del Louvre, Parigi.
Per questo la concezione del mondo di Leonardo potrebbe essere definita “umanesimo scientifico” perché nel pensiero di Leonardo da Vinci la realtà si rapporta alla scienza, come del resto l’arte, che ha la funzione di intermediaria tra la natura e l’uomo.
Il Salvator Mundi di Leonardo da Vinci in mostra a Napoli
A distanza di tempo, circa trentaquattro anni, dall’ultima epocale mostra su Leonardo, la città di Napoli ri(torna) a dar lustro al genio vinciano e alla sua bottega.
Lo fa attraverso una mostra dedicata a Leonardo da Vinci e al Salvator Mundi: “Leonardo a Donnaregina. I Salvator Mundi per Napoli” presso il Museo Diocesano, una rassegna ideata dal Prof. Carlo Pedretti, studioso della vita e delle opere di Leonardo nonché Direttore dell’Armand Hammer Center for Leonardo Studies presso l’Università della California, in collaborazione con l’Arcidiocesi di Napoli e il Museo Diocesano.

Leonardo da Vinci, Salvator Mundi, 1499 circa
Un’esposizione dove sono presenti alcuni dei capolavori di Leonardo da Vinci, come la famosissima e discussa opera del Cristo Benedicente, attribuita a lui e conosciuta anche con il nome Salvator Mundi, per la prima volta esposta in Italia.
Un’altra delle opere di Leonardo avvolta dal mistero visto che ci si interroga se sia stata effettivamente realizzata da lui o dai suoi allievi. Si ritiene che Leonardo abbia realizzato questo dipinto per un committente privato poco prima di lasciare Milano a seguito della caduta degli Sforza.
In mostra anche altri lavori di bottega, compresi quelli di alcuni suoi allievi, come la tavola col Cristo fanciullo del Salaì e, in visione speciale, anche preziosi fondi grafici come il Codice Corazza, della Biblioteca Nazionale di Napoli, e il Codice Fridericiano, custodito a Napoli presso la Biblioteca di Area Umanistica dell’Università Federico II.
La mostra, dove e quando
Leonardo a Donnaregina. I Salvator Mundi per Napoli presso il Museo Diocesano, 12 gennaio – 30 marzo 2017, Museo Diocesano Donnaregina, Complesso Diocesano Donnaregina, Largo Donnaregina, Napoli. Per ulteriori info ti consiglio di visitare il sito.



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