Ispirata alla primavera è il lavoro di una fotografa e artista creativa, Erika Zolli, che mi ha fatto giungere per mail un suo progetto chiamato “Contemplatio“: nove immagini di fiori immortalati durante l’Equinozio di questa attuale primavera, avvenuto il 20 marzo 2021. Ho deciso per questo di farle un’ “intervista artistica” per scoprire meglio il mondo della fotografia creativa, detta anche Fine Art.
Le foto di primavera di Erika Zolli
Se mi si chiede qual è la stagione che preferisco generalmente rispondo che mi piacciono un po’ tutte: il crepuscolare autunno che è la stagione in cui sono nata, il freddo inverno che ci porta in dote il Natale e le giornate che cominciano ad allungarsi a passo di gallina, l’assonnata primavera che lascia ri-fiorire la natura fino al tripudio di luce della bella estate.
Ammetto però che la primavera ha la sua attrattiva; cosa c’è di più bello del vedere la natura ri-tornare a nuova vita tra alberi che rinverdiscono e fiori che cominciano a sbocciare in tutta la loro candida magnificenza?

Calicantus. Photo credit Erika Zolli
Incentrato su questa stagione è il lavoro fotografico realizzato dall’artista Erika Zolli che mi scrive attraverso il suo comunicato:
“Abbiamo bisogno della natura perché ci mostri la via per uscire dalla prigione del pensiero concettuale. Attraverso l’osservazione di un fiore possiamo sentire la sua quiete e, così facendo, la stessa quiete sorge dentro di noi” .
Se ha stuzzicato anche a te un po’ di curiosità, ti consiglio di scoprire meglio quest’artista attraverso l’intervista che ho voluto realizzare e che t’invito a leggere!

Edgeworthia-chrysantha. Photo credit Erika Zolli
L’intervista alla fotografa Erika Zolli
Ciao Erika, benvenuta! Leggo nella tua biografia che sei una fotografa creativa specializzata in Fine Art (tradotto fotografia d’arte). Per i profani della materia, tra cui la sottoscritta, ci spieghi cosa s’intende esattamente per fotografia creativa e fine art?
Ciao Maria, innanzitutto ti ringrazio di questa intervista. Fine-Art è un termine che si usa per indicare qualcosa che è realizzato per puro fine estetico ed estatico. Nel Fine-Art la fotografia è considerata una vera e propria arte. Si parla spesso di fotografia in senso lato, senza tener conto dello scopo di un’immagine.
Ad esempio un fotografo commerciale utilizza le tecniche di illuminazione per dare al soggetto immortalato un aspetto il più realistico possibile, mentre un fotografo di Fine-Art può giocare con l’effetto “mosso” per trasmettere un’emozione. Non si tratta di descrivere la realtà ma di emozionare colui che osserva attraverso l’immagine, e la creatività in questo scenario assume un ruolo chiave.

Photo credit Erika Zolli
Mi hai contattata per propormi il tuo lavoro “Contemplatio” che, devo dirti, m’ha subito colpita, sarà che mi piacciono i fiori e tutto ciò che sa di natura, per giunta siamo in primavera quindi tutto molto azzeccato. Ma a te com’è nato il progetto?
L’idea del progetto “Contemplatio” è nata in concomitanza con un trasferimento che ho fatto di recente. Da una grande città mi sono trasferita a vivere per qualche mese in un contesto dove la natura troneggia e dove l’orologio biologico è in perfetta armonia con l’ambiente circostante, cosa spesso difficile vivendo in città. Qui ho voluto creare questo progetto che è un vero e proprio elogio alla contemplazione della Natura.
Nove immagini che immortalano nove fiori durante il giorno dell’Equinozio di primavera, il 20 marzo 2021. Ho scelto di scattare le fotografie in questa data in quanto l’equinozio ha un importante significato a livello simbolico: in questo giorno il maschile e il femminile sono in totale equilibrio, dando così all’essere umano la massima possibilità di trascendere i propri limiti.

Rosea Camelia. Photo credit Erika Zolli
Diversamente dagli esseri umani, le piante non sono divise in due. Non vivono attraverso le immagini mentali di sé e in questo modo non hanno bisogno di preoccuparsi tentando di proteggere e di rinforzare quelle immagini.
Focalizzandoci sui suoni e le visioni della natura ci immergiamo completamente nell’ascolto e nella visione, percependo una sacralità che non può essere compresa dal pensiero.
La natura esiste nella quiete che c’è prima del sorgere del pensiero. Il fiore è inconsapevole della propria bellezza e sacralità perché non si pensa.

Forsythia. Photo credit Erika Zolli
Ho notato che sei specializzata in ritratti (e autoritratti) che sanno molto di onirico e surreale. In alcuni ho colto qualcosa che mi ha riportato alla fotografa Flora Borsi della quale ne avevo parlato qui. Cosa ti ispira di più quando devi fotografare?
Generalmente parto sempre da un concetto base da cui sviluppare un progetto fotografico. Inizio a informarmi ricercando testi e soprattutto significati simbolici collegati alla tematica da cui ho deciso di partire. Una volta raccolto il materiale, inizio a dare forma alle immagini che voglio creare, immaginando tutti i dettagli: dai colori alle geometrie, fino alla tipologia di luce che dovrà essere presente nelle foto che scatterò.

Photo credit Erika Zolli
Nel caso di “Contemplatio” invece ho utilizzato un altro tipo di approccio: non ho messo in scena nulla, ma mi sono lasciata avvolgere da quello che era spontaneamente di fronte a me, immortalandolo nella sua naturalezza.
Pensi che nella fotografia, come nella vita, ci voglia più talento o più studio?
Sono sempre stata dell’idea che il lavoro duro appaga. Avere solo talento spesso non porta da nessuna parte se non è accompagnato da un lavoro di perseveranza.

Head in the clouds. Photo credit Erika Zolli
Progetti in itinere?
Attualmente sto lavorando a una serie di ritratti di uomini e donne ispirandomi a dettagli di famosi monumenti dell’architettura gotica.
Grazie del tuo tempo!
Grazie a te!

2 COMMENTS
Keep Calm & Drink Coffee
3 anni agoLe immagini dei fiori sono davvero bellissime, ma ancor di più mi sono innamorata degli scatti creativi.
Tanti complimenti davvero all’Arte di Erika!
Maria Curci
3 anni ago AUTHORNotevole, vero? Sono contenta che l’arte fotografica di Erika trovi il tuo apprezzamento!