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Il mito del condottiero Annibale Barca rivive a Barletta

il mito del condottiero annibale barca rivive a barletta

Il personaggio di cui parlerò oggi è Annibale Barca, il condottiero cartaginese che tanto ce l’aveva con Roma e i romani, protagonista della mostra ambientata a Barletta, in Puglia.

Un’ottima occasione per rinfrescarci la memoria su uno dei grandi protagonisti delle guerre puniche. Chi è stato questo famigerato Annibale, che ha osato oltrepassare le Alpi con un’armata di elefanti anziché di cavalli da guerra? Scopriamolo insieme qui sotto. Buon proseguimento di lettura!

Annibale Barca, la biografia

Il condottieto cartaginese Annibale Barca, nato nel 247 a.C. da Amilcare Barca, il generalissimo di Cartagine soprannominato Fulmine, non fece altro che ricalcare le orme del padre che lo allevò fin da subito nell’odio verso i Romani.

Padre che seguì fin dall’età di nove anni nelle campagne di Spagna e alla sua morte – avvenuta nel 229 a.C.  – cedette il comando ad Asdrubale, cognato d Annibale. Ma quando questi fu improvvisamente assassinato, Annibale venne proclamato a ventisei anni capo supremo dell’esercito e destinato al comando dal senato cartaginese, nonostante non tutti lo approvassero.

annibale barca condottiero cartaginese

Un busto di marmo raffigurante presumibilmente Annibale.  Fonte: Wikipedia.org

 

L’occasione fu propizia per attuare il suo piano di guerra contro Roma e non venire meno al giuramento fatto al padre: portare in salvo Cartagine e destinarla alla gloria imperitura togliendo davanti tutto ciò che poteva essere d’ostacolo. E Roma, in questo senso, era la sola città dell’Occidente che potesse minacciare il dominio di Cartagine.

Un piano che l’intelligente e spregiudicato Annibale Barca poté mettere in pratica grazie ad un esercito agguerrito e alla disponibilità di larghi mezzi finanziari forniti dalle miniere di metalli preziosi e dalle risorse delle regioni spagnole.

La spedizione fu preparata con cura: dapprima il condottiero completò l’occupazione della Spagna, favorito in questo dal matrimonio con una principessa di Castulone, città di una ricca regione argentifera spagnola; dopodiché cercò il casus belli con l’assedio di Sagunto, alleata dei Romani, con la conseguente distruzione della città nonostante le energiche diffide di Roma.

stampa ottocentesca raffigurante il condottiero cartaginese annibale barca

Stampa ottocentesca di autore sconosciuto raffigurante Annibale che sfugge al Temporeggiatore, ingannandolo sulla reale entità delle proprie forze, applicando nella notte delle torce accese sulle corna dei buoi. Fonte: wikipedia. org

 

La guerra tra Roma e Cartagine 

Il rifiuto di Cartagine di liberare Sagunto scatenò la guerra, proprio ciò che Annibale voleva. Così partì da Cartagena nell’aprile del 218 a.C. e con un esercito di 35 – 40 mila uomini, valicati i Pirenei e le Alpi batté i Romani al Ticino e alla Trebbia (218) e, attraverso l’Appennino, nonostante una faticosa marcia che gli provocò la perdita di un occhio, riportò due strepitose vittorie al Trasimeno (217) e a Canne (216).

Sembrava ormai che avesse stroncato la potenza di Roma tanto che anche molte città dell’Italia meridionale, tra cui Capua, passarono dalla sua parte facilitandogli l’obiettivo di costruzione di uno stato vassallo di Cartagine in Campania o nella Magna Grecia.

dipinto raffigurante il condottiero annibale barca che giura odio contro i romani

Claudio Francesco Beaumont, Annibale giura odio ai Romani, olio su tela, Collections du Musée des Beaux-Arts de Chambéry, Francia

 

Ma trovò nell’incrollabile resistenza dei Romani ostacoli insormontabili per una vittoria definitiva tanto che dal 211 a.C. cominciò, prima lentamente poi sempre più rapidamente, il declino della sua fortuna al punto che parecchie città furono rioccupate dai Romani.

Fuggito a Cartagine, intraprese con l’appoggio del suo esercito e del popolo una riforma in senso democratico del governo, facendosi promotore della riorganizzazione delle finanze e dell’economia ma anche di nuove alleanze contro Roma, l’acerrima nemica.

In seguito denunciato dai suoi stessi oppositori politici ai Romani lasciò Cartagine cominciando una lunga peregrinazione nelle terre d’Oriente fino al suo avvelenamento, provocato da lui stesso pur di non cadere nelle mani dei nemici (183 a.C.).

 
dipinto di goya annibale vincitore contempla l'italia dalle alpi

Francisco Goya, Annibale vincitore contempla per la prima volta l’Italia dalle Alpi, olio su tela, 1771, Fondazione Selgas Fagalde, Spagna

 

Le curiosità su Annibale 

Il condottiero Annibale Barca è stato certamente uno dei più grandi generali della storia: perfezionò il sistema, già in uso presso i sovrani ellenistici, di operare nelle battaglie contemporaneamente con la fanteria e la cavalleria, così da sconfiggere più facilmente il nemico.

Alle qualità di tattico e stratega erano associate quelle di astuto comandante tanto che seppe sempre procacciarsi dagli eserciti mercenari ed eterogenei fedeltà e devozione. Sapeva insomma come tendere perfettamente le imboscate a proprio favore.

Né gli mancarono qualità politiche e diplomatiche come testimoniato dalla complessa e continua attività di organizzazione di un fronte di guerra contro Roma. E poi, elemento non certo secondario, fu un uomo acculturato e conoscitore di varie lingue, specie quella greca, che gli servì per ottimizzare l’obiettivo di sottrarre Cartagine al dominio dei Romani, che perseguì fino all’ultimo come ragione di vita.

Annibale Barca, la mostra barlettana

In concomitanza con l’anniversario della battaglia di Canne (216 a.C. – 2016), è allestita da agosto, presso il Castello di Barletta, la mostra “Annibale. Un viaggio” allo scopo di rievocare, nei suggestivi ambienti sotterranei dell’imponente Castello, la vita e la straordinaria impresa di Annibale Barca.

Un viaggio per immagini attraverso i luoghi percorsi dal generale nella mia Puglia per raccontare la sua grande personalità e la sua, altrettanto grande, cultura. 

La mostra, dove e quando

Annibale. Un viaggio, 2 agosto 2016 – 22 gennaio 2017, Castello Svevo, Piazza Castello, Barletta.

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