Ho già scritto di musei da visitare a Bari ma con questo articolo voglio elencarti tutti i luoghi del centro storico della mia città in cui è possibile scoprire i siti archeologici di Bari, in una sorta di caccia al tesoro.
Anche perché per dirla con le parole della Direttrice del Centro Operativo per l’Archeologia di Bari, Francesca Radina, Bari vecchia è una “vera miniera di informazioni e conoscenze, silenziosa ed esistente, in gran parte ancora da scoprire”. Pertanto ti elenco tutti i siti da poter visitare per conoscere la Bari archeologica.
Lo scavo di Piazza del Ferrarese
Il primo dei siti archeologici che puoi subito cogliere è all’ingresso della piazza che porta al centro storico di Bari, Piazza del Ferrarese. Qui appena dopo lo Spazio Murat e prima di iniziare il tratto di strada verso la muraglia vi è uno scavo che rivela la via Traiana, un’area recintata che lascia intravedere una parte della pavimentazione antica della piazza quando la strada attraversava l’antica porta urbica che chiudeva a sud la città.

Lo scavo in Piazza del Ferrarese. Photo credit Art and Cult Blog
Il Museo Archeologico di Santa Scolastica e l’area di San Pietro
Proseguendo verso la zona della Muraglia, detta anche via Venezia, che rivela l’antica cinta muraria di Bari si può arrivare fino alla fine della cinta per visitare il Museo Archeologico di Santa Scolastica, ubicato in Via Venezia 73.
Il museo conserva tracce risalenti alla preistoria e protostoria della città fino ad arrivare al periodo medievale. Da un portone in legno dell’edificio si accede poi all’esterno dove vi è l’altra importante tappa: l’area archeologica di San Pietro, da anni oggetto di studi e scavi. Sia di quest’area che del Museo puoi approfondire nel post che gli ho dedicato dove ti racconto tutto quello che puoi scoprire durante il percorso di visita.

Il Museo Archeologico di Santa Scolastica. Photo credit Art and Cult Blog
La Chiesa di Santa Maria del Buonconsiglio
Un’altra tappa che ti consiglio per scoprire un altro importante, e ancora poco conosciuto, sito archeologico di Bari è la Chiesa di Santa Maria del Buonconsiglio, nelle immediate vicinanze del Museo di Santa Scolastica.
La Chiesa di Santa Maria del Buonconsiglio, o quel che ne resta, si trova nella piazzetta omonima. Qui si trovano i resti della chiesetta che è suddivisa in tre navate da due serie di quattro colonne in marmo pregiato, risalente all’età paleocristiana e romana, adornate da capitelli vegetali.
Il pavimento della Chiesa appartiene al periodo XI-XII secolo e dai restauri che si sono susseguiti nel corso del tempo sull’edificio, tutti gestiti dalla Soprintendenza ai Beni Ambientali, Architettonici, Archivistici e Storici della Puglia, è stato possibile notare almeno tre livelli di pavimentazione.
Il primo pavimento della chiesa risale alla fase più antica, compresa nel periodo tra IX e X secolo, dove sono stati scovati seppur in modo frammentario rivestimenti in opus sectile. La seconda fase di vita dell’edificio invece si attesta nel periodo tra l’XI e il XII secolo rivelando una pavimentazione molto più ampia e articolata mentre la terza fase, più recente, va ascritta all’epoca tra il XVII-XVIII secolo (fonte: Gelao C, Studi in onore di Michele D’Elia: archeologia, arte, restauro e tutela, archivistica, pp 79-80).

I resti della Chiesa di Santa Maria del Buon Consiglio. Photo credit Art and Cult Blog
Un aneddoto sulla chiesa riguarda il suo nome perché inizialmente pare si chiamasse Chiesa di Santa Maria del Popolo in quanto si presuppone che fungesse anche da luogo di assemblea dei cittadini, ma assunse la definitiva denominazione di Santa Maria del Buon Consiglio in seguito ad una zuffa tra alcuni cittadini baresi e ufficiali bizantini che si arrogavano il diritto di accompagnare nella Chiesa le spose il giorno delle loro nozze.
Risolta la questione, il “mal consiglio” della lite si trasformò nel buon consiglio della pace raggiunta. Da qui di conseguenza il nome di Chiesa di Santa Maria del Buon Consiglio. (fonte: Andreassi G., Radina F., Archeologia di una città: Bari dalle origini al X secolo, pp 551-558).
Palazzo Simi
Anche Palazzo Simi rientra nella lista dei luoghi da visitare se vuoi scoprire la Bari archeologica. Questo palazzo è situato in un’altra zona della città vecchia che è strada Lamberti, già strada Simi, nelle vicinanze della Soprintendenza Archivistica per la Puglia.
Si tratta di un edificio costruito nel Cinquecento sulle fondamenta di un altro risalente al X secolo e che ad oggi è la sede del Centro operativo per l’Archeologia della Puglia.
Gli scavi all’interno del palazzo hanno portato alla luce la Bari sotterranea, tra stratificazioni e strutture che dall’età antica si sono sedimentate nel sottosuolo della città vecchia. Te ne racconto in questo post.

All’interno del Museo del Succorpo della Cattedrale di Bari. Photo credit Art and Cult Blog
Il Museo del Succorpo
Dopo Palazzo Simi ti consiglio di prendere la strada che porta alla Cattedrale di San Sabino e di entrare nella Cattedrale. Qui scendi la scalinata posta a destra: ti troverai il Museo del Succorpo, un altro dei luoghi sotterranei che rivela i tesori della Bari più antica e segreta in un luogo nascosto e silenzioso.
Il Castello Svevo
Un’ultima tappa da consigliarti è sicuramente il Castello Svevo, nelle vicinanze della sopra citata Cattedrale, dove tra le varie sale visitabili rientra anche la Sala archeologica o Sala Sveva oltre ai reperti presenti nelle altre sale, come la collezione archeologica delle ceramiche dette del “butto” perché provenienti dallo scavo dell’immondezzaio del Castello, detto appunto butto, databili fra il XV ed il XVIII secolo.
Questi sono i siti per scoprire i tesori archeologici di Bari che ti consiglio vivamente di visitare se vuoi scoprire la parte antica della città e i reperti che sono stati trovati finora. Hai avuto modo di visitarne già qualcuno?

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