Hugo Pratt, la biografia
Oggi la scena è tutta per un personaggio del mondo dei fumetti, di quelli che hanno fatto storia, ovvero Corto Maltese, l’alter ego di Hugo Pratt, il disegnatore italiano che dopo aver passato l’infanzia a Venezia e l’adolescenza in Africa, si trasferì in Argentina dove sviluppò la sua attività di disegnatore di fumetti.
Tornato in Italia nel 1965 collaborò con il Corriere dei Piccoli e nel 1967 nacque il personaggio leggendario di Corto Maltese, avventuriero solitario, metà eroe metà vagabondo, diventato noto grazie alla rivista francese Pif.
Le sue avventure pubblicate poi dal 1972 in una serie interminabile su Linus hanno dato fama internazionale al suo creatore, che ha potuto così collaborare con importanti riviste e giornali non solo francesi e italiani ma anche belgi e americani, oltre a pubblicare numerosi libri.
Hugo Pratt è stata una personalità abbastanza duttile: giramondo e dunque conoscitore di uomini e popoli, disegnatore ma anche attore e chitarrista, ha offerto alcune delle più belle pagine di intrecci tra finzione e storia del ‘900 in una visione da romantico avventuriero mai scontato.
Veneziano per parte di madre e con origini inglesi per via paterna, nato su una spiaggia di Rimini nel 1927, girovago e giramondo, ha saputo coniugare e restituire al lettore-sognatore l’importanza del mare, il gioco degli specchi, il tema dell’immaginario e della realtà, le atmosfere tipiche della letteratura picaresca.
Hugo Pratt e Corto Maltese in mostra
A Bologna presso Palazzo Pepoli del Museo della Storia di Bologna la rassegna espositiva, realizzata da Genius Bononiae, “Hugo Pratt e Corto Maltese. Cinquant’anni di viaggi nel mito” lo celebra in occasione dei cinquant’anni di Corto Maltese.
Più di quattrocento opere esposte e dedicate a Corto Maltese, avventuriero, corsaro, esploratore e cacciatore di tesori, che con le sue avventure ha stregato intere generazioni di giovani e continua a farlo tuttora.
Corto Maltese, la storia
Nato il 10 luglio 1887 a La Valletta da un marinaio inglese e da una zingara andalusa Corto Maltese è una sorta di antieroe, un moderno Ulisse in grado di farci viaggiare nei luoghi più affascinanti e di farci riscoprire alcuni dei principali episodi e protagonisti della storia del Novecento.
Corto studia alla scuola ebraica, prima a Malta e poi in Spagna, grazie ad un rabbino che conosceva sua madre per poi seguire le orme paterne e diventare anche lui un marinaio. Fino a quando un episodio chiave (la difesa del giornalista americano John Reed) lo porta ad essere allontanato dal corpo della marina dove rivestiva il grado di secondo ufficiale precludendoli la possibilità di continuare a navigare.
Da qui la decisione di darsi alla pirateria tra i caldi mari del Sud, nell’Oceano Pacifico, dove incontra vari personaggi, sia illustri che non. Una vita, quella di Corto, ispirata dai romanzi d’avventura come quelli di Dumas, Conrad, Melville e molti altri.
Lo stesso Pratt preferiva chiamare la sua opera ”letteratura disegnata” piuttosto che “fumetto”, le innumerevoli referenze letterarie e storiche presenti nell’opera, infatti, i personaggi realmente esistiti che compaiono nelle varie vicende e la profondità dei discorsi ne fanno un’opera che ha interessato sia adulti che adolescenti.
Gli altri fumetti di Hugo Pratt
Oltre a Corto Maltese, nell’ambito della mostra, si è dato spazio anche ad altri personaggi e storie dei fumetti disegnati da Hugo Pratt, come Anna della Giungla (1959), Ernie Pike (1961), La giustizia di Wathee del Sg.t Kirk (1955), e ancora le incredibili tavole e acquerelli degli Scorpioni del Deserto che conducono il visitatore-viaggiatore nell’Etiopia del 1941-1942.
Né mancano i numerosi rimandi letterari che animano le storie di Pratt: da Jack London a Joseph Conrad, dalla poetica di W. Yeats e A. Rimbaud alla poesia di Borges, in un dialogo serrato con i segni lasciati dai maestri del fumetto americano come Milton Caniff e Héctor Oesterheld.
La mostra, dove e quando
Hugo Pratt e Corto Maltese. Cinquant’anni di viaggi nel mito, 4 novembre 2016 – 19 marzo 2017, Palazzo Pepoli – Museo della Storia di Bologna, via Castiglione 8, Bologna. Maggiori informazioni su orari e biglietti qui.

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