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Le nature morte di Renato Guttuso nella sua Palermo

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Renato Guttuso è stato probabilmente tra i maggiori artisti della prima metà del Novecento che meglio hanno espresso quest’epoca nella sua drammaticità, politicità e sicilianità.

Scopriamolo meglio qui sotto, grazie ad una mostra dedicata alle sue nature morte nella natia Palermo.

Renato Guttuso, biografia breve

L’arte di Renato Guttuso (Bagheria, Palermo 1912 – Roma 1987) fu inizialmente ispirata ai temi legati alla natura e si andò delineando negli anni dal 1935 al 1937, gli stessi durante i quali soggiornò a Milano, dopo Roma.

Gli intenti antifascisti del pittore cominciano man mano a rivelarsi col drammatico, picassiano e allucinante dipinto Fuga dall’Etna (1939) seguito dalla materia densa e corposa del Ritratto di Mimise col cappello rosso (1941).

Le opere di quegli anni vanno di pari passo con le manifestazioni della “Scuola Romana” e di “Corrente”, gruppo fondato da una generazione di artisti che rigettava senza alcuna esitazione il regime fascista di Mussolini e a cui l’artista aderì nel 1940-1942 offrendo una delle sue opere più significative, la Crocifissione (1941): “Crocifissione”, rivelò a suo tempo, “rappresenta tutti coloro che subiscono oltraggio, carcere, supplizio per le loro idee”.

 
renato guttuso biografia breve
Renato Guttuso, Fuga dall’Etna, olio su tela, 1940, Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma

 

Renato Guttuso e la Resistenza

Iscritto al Partito Comunista locale, durante la seconda guerra mondiale operò nella Resistenza e proprio in questo periodo realizzò la serie di potenti disegni a penna e inchiostri colorati del Gott mit uns (1943-45), un libro edito da Sellerio contenente disegni e acquerelli che sono una struggente testimonianza artistica della lotta partigiana.

renato guttuso e la resistenza

Uno dei dipinti di Renato Guttuso presenti nel libro Gott mit Uns

 

Il pittore era peraltro attento alle tematiche sociali e per questo spesso tendeva a ritrarre scene di vita rurale contraddistinte da colori molto forti e contrastanti, al pari della sua terra, perché il suo scopo era soprattutto quello di manifestare, tramite la pittura, la realtà nuda e cruda.

Un’esigenza nata da un’attenta osservazione della realtà che lo circondava, soprattutto quella della sua Sicilia, la Sicilia dei campi e dunque della vita faticosa della povera gente, quella stessa che nonostante le difficoltà riesce a preservare intatta la propria dignità.

Questa adesione al realismo lo portò sovente a dipingere attingendo temi dalla vita politica e sociale del tempo, come nel caso di Giornale murale (1968), ispirato alle insurrezioni parigine del marzo 1968, I funerali di Togliatti (1972) e La Vucciria (1974) raffigurante l’omonimo mercato popolare di Palermo.

 
 
 
renato guttuso biografia
Renato Guttuso, La Vucciria, 1974, Palazzo Chiaramonte-Steri, Palermo

 

Renato Guttuso, la mostra palermitana

A Renato Guttuso è dedicata, proprio nella sua Palermo, la mostra “Guttuso. La forza delle cose” allestita dal 22 dicembre negli spazi di Villa Zito, in collaborazione con i Musei Civici di Pavia e gli Archivi Guttuso, dopo essere stata ospitata a Pavia presso le Scuderie del Castello Visconteo.

La rassegna presenta le opere di Guttuso degli anni Trenta e Quaranta che testimoniano la drammaticità della condizione umana imposta dalla dittatura e dalla guerra.

 
 
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Renato Guttuso, Bucranio, mandibola di pescecane e drappo nero contro il cielo, olio su tela, 1984, Archivi Guttuso, Roma

Sono presenti anche dipinti realizzati tra la fine degli anni Settanta e gli inizi degli Ottanta, in tutto 47 nature morte che Guttuso dipinse nell’arco della sua vita, opere provenienti da importanti sedi espositive come il Mart di Trento e Rovereto, i Musei Civici di Udine, il Museo Guttuso, la Fondazione Magnani Rocca e altre ancora, e poi fotografie e frammenti video che raccontano la vita sia intima che pubblica dell’artista, protagonista della pittura neorealista italiana.


La mostra, dove e quando

Guttuso. La forza delle cose, 22 dicembre 2016 – 26 marzo 2017, Pinacoteca Villa Zito, Via della Libertà 52, Palermo. Qui informazioni su orari e biglietti.

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2 COMMENTS

  • Adriana Pitacco

    Le tue parole sono un dono prezioso per chi ama l'arte
    La lettura dei tuoi post è un momento intenso che cattura ogni mio sguardo…
    scorrono parole in perfetta armonia con il mio desiderio di scoprire e di vivere questa meravigliosa Dea: l'arte, essenza divina

  • Maria Curci

    Adriana sei sempre molto cara e fin troppo prodiga di complimenti! Grazie mille!

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