Gli Acquaviva d’Aragona
Giangirolamo Acquaviva d’Aragona, al centro dell’articolo di oggi, fu conte di Conversano, in Puglia, nonché abitante del Castello di Conversano, edificato in epoca normanna. Ma vediamo brevemente insieme la sua discendenza.
L’antica casata napoletana degli Acquaviva d’Aragona ebbe in Rinaldo Acquaviva il probabile capostipite, il quale ricevette da Enrico VI di Svevia grandi feudi (1195).
Tra i membri illustri troviamo anche Giulio Antonio che partecipò alla prima congiura dei baroni contro Ferdinando d’Aragona ma poi, da lui perdonato, ottenne il privilegio di aggiungere il cognome d’Aragona a quello di Acquaviva.
Andrea Matteo III, feudatario e umanista (1458 – Conversano 1529), fu uno dei più potenti signori dell’Italia meridionale: partecipò alla congiura dei baroni (1485) e durante le lotte per il predominio sul regno di Napoli parteggiò alternativamente per i francesi e gli spagnoli, uomo coltissimo, riunì ad Atri una ricca biblioteca.
Giovan Girolamo II (1600 – 1665), il nostro protagonista, fu al servizio degli spagnoli, difese Manfredonia dai turchi e combatté nel Milanese e nello Stato dei Presidi.
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Giovan Girolamo II Acquaviva d’Aragona |
Giangirolamo II Acquaviva d’Aragona, breve biografia
Gian Girolamo II, soprannominato anche il “Guercio delle Puglie” (o Guelfo di Puglia) a causa dello strabismo ad un occhio, ereditò dai genitori Giulio e Caterina titoli e terre: fu conte di Conversano e duca di Noci, ereditati dal padre, poté fregiarsi anche del titolo di duca di Nardò, feudo ereditato nel 1636, in seguito alla morte della madre.
Si distinse per meriti militari (al servizio degli Spagnoli, e poi difendendo nel 1617 Manfredonia dai Turchi, con una guarnigione di soli trecento uomini), ma anche per un carattere non proprio moderato (si dice, infatti, che possa aver esercitato un potere assoluto e che fosse un personaggio crudele e sanguinario).
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Castello di Conversano, Puglia |
La passione del conte per l’arte
Fu comunque un abile politico e un ottimo soldato ma anche – a differenza degli altri nobili napoletani che vissero il suo tempo – raffinato collezionista e promotore delle arti.
Una passione, quella per l’arte, attestata dal ritrovamento dell’inventario dei beni dello stesso conte risalente al 1666, nel castello di Conversano. Elemento che offre, peraltro, interessanti informazioni sugli ambienti di corte e sulla loro decorazione.
La collezione di quadri, per esempio, rivela informazioni dettagliate sullo sfarzo che caratterizzava gli appartamenti nobiliari che Giangirolamo condivideva con la moglie Isabella Filomarino, oltre a permettere una chiara ricostruzione dell’atmosfera seicentesca che si respirava nel castello conversanese.
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Artemisia Gentileschi, Caritas romana, XVII secolo |
La collezione di Giangirolamo
Interessanti i quadri della collezione del conte, compresi i soggetti che essi rappresentano. Numerosi quelli a sfondo religioso raffiguranti la crocifissione di Gesù, la morte sul sepolcro e la sua resurrezione, ma anche vari dipinti ispirati al Vecchio Testamento.
Ma pure ritratti di famiglia, dei re di Spagna (Filippo IV e Marianna d’Austria), di alcuni altri importanti personaggi dell’epoca (Giovanni d’Austria, il conte di Monterrey), di personaggi storici (come Cleopatra e Cicerone), della mitologia classica (Venere e Cupido) e poi dipinti di artisti come Artemisia Gentileschi (Caritas romana), di Paolo Domenico Finoglio (tele ispirate al romanzo epico “Gerusalemme liberata” di Torquato Tasso) e altri ancora, oltre a quadri di paesaggi e di scene di caccia.
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Paolo Domenico Finoglio, Clorinda si scontra con Tancredi, 1640 circa, Castello di Conversano, Ciclo della Gerusalemme Liberata. |
La mostra Artemisia e i pittori del conte
Un prezioso documento, dunque, questo inventario seicentesco che è possibile ammirare in una teca nell’ambito della mostra “Artemisia e i pittori del conte. La collezione di Giangirolamo II Acquaviva d’Aragona a Conversano” allestita presso il Castello di Conversano, in provincia di Bari, sede, a suo tempo, della corte di Giangirolamo e che ora al secondo piano ospita la Pinacoteca Comunale di Conversano.
La mostra, dove e quando
Artemisia e i pittori del conte, 14 aprile – 30 settembre 2018, Castello di Conversano (Piazza della Conciliazione) e Chiesa di San Giuseppe (via San Giuseppe), Conversano.

2 COMMENTS
Giulia Malano
5 anni agoMolto interessante!!
https://julesonthemoon.blogspot.com/
Maria Curci
5 anni agoGrazie mille!