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Giorgio Vasari e la storia dell’arte

giorgio vasari e la storia dell'arte

Il toscano Giorgio Vasari è stato il primo a ricostruire la storia dell’arte italiana tramite le biografie artistiche per questo può essere a buon diritto considerato come il primo vero storico dell’arte dell’era moderna.

Nel 1550 infatti pubblicò il libro “Le vite de’ più eccellenti architetti, pittori, et scultori italiani, da Cimabue insino a’ tempi nostri” inaugurando così il genere enciclopedico con le biografie dedicate agli artisti del Rinascimento italiano.

Ma vediamo meglio chi è stato e cosa ha realizzato. Buon proseguimento di lettura!  

Giorgio Vasari, la biografia

Pittore, architetto e storico dell’arte, Giorgio Vasari (Arezzo 1511 – Firenze 1574) fu una figura rappresentativa per quel tipo di pittura definita “manierista“.

Il Vasari nacque ad Arezzo e a 16 anni a causa della peste rimase orfano  di padre ma grazie all’amicizia coi Medici, in particolare con i coetanei Alessandro e Ippolito de’ Medici, riuscì ad accedere alla Firenze nobile e così dopo aver iniziato il suo apprendistato con studi artistici e letterari nella città natia nel 1524, si trasferì a Firenze dove lavorò nelle botteghe di Andrea del Sarto e di Baccio Bandinelli. 

Fu una fortuna l’aver incontrato sulla propria strada l’altolocata famiglia dei Medici ma innegabili furono anche le sue capacità artistiche e imprenditoriali, che gli consentirono svariate e importanti commissioni.

ritratto di giorgio vasari il primo storico dell'arte

Jacopo Zucchi (attribuito), Ritratto di Giorgio Vasari, olio su tavola, 1571-74, Galleria degli Uffizi, Firenze

I viaggi artistici 

Durante il soggiorno romano, ma  anche dopo, si dedicò alla pittura e al contempo si avviò allo studio dell’architettura. Intraprese anche viaggi, su invito di Pietro Aretino, che lo portarono a conoscere gli affreschi di Giulio Romano a Mantova, quelli del Correggio a Parma e la pittura di Tiziano e altri maestri veneziani.

Protetto dal cardinale Alessandro Farnese, visse a Roma sino al 1553, in stretto sodalizio con i più illustri letterati e frequentando altri artisti, come Michelangelo dal quale fu esortato a dedicarsi con maggior impegno all’architettura.

Le opere di Giorgio Vasari

Tra i vari incarichi che Giorgio Vasari ricevette dai Medici vi sono la decorazione del Salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio e della cupola di Santa Maria del Fiore (conosciuta anche come Duomo di Firenze), e la realizzazione – in veste di architetto – degli Uffizi fiorentini con il Corridoio Vasariano che collega gli Uffizi a Palazzo Pitti e che rappresentò la via di fuga dei Medici quando furono banditi dalla città.

Ma lavorò anche a Roma, dove Pio V gli commissionò l’affresco di tre cappelle oltre al dipingere gli affreschi illustranti le scene della battaglia di Lepanto nella cappella regia in Vaticano.

Del Vasari, va detto, è stata molto apprezzata la sua opera di architetto, la sua pittura invece è stata talvolta considerata un prodotto minore del manierismo cinquecentesco.

dettaglio dell'affresco realizzato da giorgio vasari a palazzo vecchio di firenze

Affresco realizzato da Giorgio Vasari presso Palazzo Vecchio di Firenze raffigurante la Battagli a di Marciano della Chiana, 1563-1565

Giorgio Vasari e la storia dell’arte

Giorgio Vasari dunque ha alimentato la storia dell’arte nostrana per ciò che concerne il periodo rinascimentale essendo appassionato delle biografie degli artisti: ancora giovane, infatti, nel 1540 cominciò a raccogliere notizie sulla vita e le opere degli artisti e nel 1542, a Roma, organizzò il materiale per le “Vite dè più eccellenti architetti pittori e scultori italiani da Cimabue insino a’ tempi nostri”, pubblicate in prima edizione nel 1550 e in una seconda edizione, corretta e corredata di notizie per gli anni 1550-1567, nel 1568.

Un’idea, quella di ricostruire la storia dell’arte italiana per biografie, che rispondeva al modello umanistico del periodo. A tutt’oggi, comunque, le “Vite” restano il primo grande libro di storia dell’arte, e si fanno ammirare non solo per la ricchezza delle notizie ma anche per la loro stessa concezione evoluzionistica, che consentì di ridurre in uno schema unitario la storia dell’arte italiana, da Cimabue a Michelangelo, in modo alquanto rigoroso.

dipinto di giorgio vasari raffigurante sei poeti toscani tra cui dante alighieri

Giorgio Vasari, Sei poeti toscani, olio su tavola, 1544, Minneapolis Institute of Art, Minneapolis, USA

La casa museo di Giorgio Vasari, ad Arezzo

Per approfondire e scoprire meglio l’arte e la figura di Giorgio Vasari si può frequentare la sua casa di Arezzo trasformata in Museo, il Museo di Casa Vasari, “una casa principiata in Arezzo, con un sito da fare orti bellissimi nel borgo di san Vito, nella migliore aria della città”, parole utilizzate proprio dall’artista toscano per descrivere la sua casa, acquistata nel 1541.

Attualmente è possibile, tra l’altro, visitare al suo interno la mostra “Giorgio Vasari tra Venezia e Arezzo. La Speranza e altre storie del Soffitto di Palazzo Corner-Spinelli”, un’occasione unica nella quale si mette in mostra al pubblico, e per la prima volta, l’Allegoria della Speranza, uno degli scomparti del soffitto realizzato e dipinto dal Vasari nel 1542 a Venezia, andato disperso e poi per fortuna recuperato e ricostruito.

La mostra, dove e quando

Giorgio Vasari tra Venezia e Arezzo. La Speranza e altre storie del Soffitto di Palazzo Corner-Spinelli, 8 giugno – 9 settembre 2018, Museo di Casa Vasari, Via XX Settembre 55, Arezzo. Per orari e bigglietti ti consiglio di consultare il sito apposito.

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6 COMMENTS

  • Katja

    Il Vasari è stato tra i miei maggiori incubi durante l’università: uno di quei nomi che devi assolutamente studiare in tutte le salse e saperlo in tutte le lingue. Però non mi dispiacerebbe poter visitare la sua casa diventata museo: nei miei prossimi viaggi in Toscana avevo già segnato Arezzo!

    • Maria Curci
      AUTHOR

      Io invece non ho studiato storia dell’arte avendo scelto inizialmente altri percorsi, e ti devo dire la verità: ho scoperto come si pronuncia esattamente “Vasari” guardando un film su Michelangelo. Ero convinta l’accento andasse sulla prima A e non, invece, sulla seconda. Comunque si, le case dei grandi artisti specie se appartenuti ad epoche così lontane da noi ma, al contempo, così affascinanti sono sempre una grossa attrattiva.

  • Stefania

    Sai che nel Vasari si cita un altro grande artista di Caravaggio (che non è Michelangelo Merisi e non sono nemmeno io? 🤪)
    Si chiama Polidoro Caldara citato da V. come un grande, al pari di Michelangelo e Raffaello ma purtroppo dimenticato.
    Chissà se un nuovo Longhi sarà in grado di riportare in auge anche il lavoro di questo mio concittadino…

    • Maria Curci
      AUTHOR

      Sai che non lo conosco proprio? Devo andare a documentarmi allora! Beh dai, tra un po’ di anni magari si potrà dire che il comune di Caravaggio ha dato i natali a Polidoro Caldara ma anche a Stefania Bressani! Mi candido io tra le tue possibili biografe. Che ne dici? 😀

  • Stefania

    Assunta! hahhahhahahh

    • Maria Curci
      AUTHOR

      Evvaiiiii! :lol

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