Search here...
TOP
Arte contemporanea

Il regista western Sergio Leone in mostra a Roma

il regista western sergio leone in mostra a roma

C’era una volta il West, Per un pugno di dollari, C’era una volta in America sono tutti titoli che raccontano la storia epica di un regista, Sergio Leone, che tutti apprezzano e imitano a cominciare da Quentin Tarantino. In occasione dei trent’anni dalla sua scomparsa il Museo dell’Ara Pacis di Roma, la sua Roma, ha deciso di tributargli la mostra “C’era una volta Sergio Leone“.

Questo m’ha spinta ad approfondire il personaggio Sergio Leone. Lo scopriamo insieme?

Sergio Leone, la biografia del regista

Sergio Leone (1929-1989) è stato figlio d’arte: il padre Vincenzo Leone è stato anch’egli un regista, in tal caso dell’epoca d’oro del cinema muto dove fu conosciuto con lo pseudonimo di Roberto Roberti, mentre la madre Edvige Valcarenghi fu un’attrice nota col nome di Bice Valerian.

Con queste premesse era fuor di dubbio che Leone junior s’immergesse fin da subito nel magico mondo del cinema dove cominciò a lavorare a diciotto anni. Il primo importante lavoro Sergio Leone lo ottenne grazie a Vittorio De Sica e al suo leggendario “Ladri di biciclette”, considerato un classico del cinema e uno dei massimi capolavori del neorealismo cinematografico italiano.

Leone vi partecipò come assistente volontario effettuando anche una comparsata nel film (recitò la parte di uno dei preti tedeschi sorpresi dalla pioggia).

un giovane sergio leone nel film ladri di biciclette di vittorio de sica

Un giovane Sergio Leone (il primo a sinistra) nel film “Ladri di biciclette”. Fonte: Wikipedia

In seguito lavorò come assistente di Mario Bonnard – che gli fece provare il debutto nella regia sul set di Gli ultimi giorni di Pompei – ma anche di Luigi Comencini, Steno, William Wyler, Robert Wise e Fred Zinnemann.

Sergio Leone e il western all’italiana

Sergio Leone esordì ufficialmente come regista col film Il colosso di Rodi (1961) cui seguì Per un pugno di dollari (1964) firmato con lo pseudonimo di Bob Robertson, in omaggio al padre, lanciando la moda del western all’italiana.

Per essere una moda non fu però di quelle fatue e passeggere poiché con questo genere il regista romano introdusse anche delle grosse novità: un crudo realismo (gli eroi dei suoi film non sono i classici eroi western americani: hanno barbe incolte e un aspetto tutt’altro che impeccabile), la suspence con scene dense di silenzio ma anche di incalzanti primi piani sostenuti da musiche adeguate, pregevoli opere del maestro Ennio Morricone, sapientemente capaci di generare situazioni di crescente attesa e tensione.

clint eastwood in uno dei film western del regista sergio leone

Clint Eastwood in una scena del film “Per qualche dollaro in più”. Fonte Wikipedia

Il film ottenne un successo straordinario ma fu anche accusato di plagio, infatti il regista giapponese Akira Kurosawa accusò Leone di imitare il suo “La sfida del Samurai” ottenendo come risarcimento i diritti esclusivi di distribuzione del film western in Giappone, Corea del Sud e Formosa.

Nonostante ciò seguirono, uno dietro l’altro, Per qualche dollaro in più (1965), Il buono, il brutto e il cattivo (1966), C’era una volta il West (1968) e Giù la testa (1971).

Gli ultimi anni di carriera

Negli anni Settanta Sergio Leone si dedicò alla produzione (tra cui figurano un paio di film di Carlo Verdone), nel 1983 abbandonò il western per dirigere un kolossal sulla vita di alcuni gangster americani degli anni Trenta, C’era una volta in America, un film che è la sintesi delle sue riflessioni sul “grande Paese”, da molti considerato il suo vero capolavoro.

Sul finire degli anni Ottanta, mentre era alle prese con un laborioso progetto incentrato su un episodio della seconda guerra mondiale (la battaglia di Leningrado), fu stroncato da un attacco cardiaco.

claudia cardinale nel film di sergio leone c'era una volta il west

Claudia Cardinale in una scena del film “C’era una volta il West”. Fonte Wikipedia

C’era una volta Sergio Leone, la mostra a Roma

Dedicata al regista Sergio Leone è la mostra documentaria “C’era una volta Sergio Leone” presso il Museo dell’Ara Pacis di Roma, un omaggio ri-evocativo a trent’anni dalla sua scomparsa e a novanta dalla nascita.

La mostra di Roma segue quella parigina alla Cinémathèque Française perché dopotutto Sergio Leone ha lasciato ai posteri un’eredità importante a livello internazionale: non solo il suo marchio di fabbrica, quello del western all’italiana, ma anche un nuovo linguaggio cinematografico che oggi, a distanza di anni, gli studenti di cinema di tutto il mondo vengono invitati a studiare e approfondire. Senza contare i vari artisti del cinema contemporaneo, da Scorsese a Tarantino, che non dimenticano mai il loro debito nei suoi confronti.

sergio leone sul set del film c'era una volta in america

Sergio Leone sul set del film “C’era una volta in America”. Fonte Wikipedia

La passione per i classici e l’arte

Sergio Leone sarebbe potuto essere un ottimo insegnante poiché è ricordato come un altrettanto ottimo narratore orale, sul modello omerico: molto più che scriverli i suoi film amava raccontarli.

E a riguardo del modello omerico, è risaputo che fosse un appassionato dei classici del passato. I personaggi del West, sosteneva, furono introdotti già da Omero: Ettore, Achille e Agamennone non sono altro che gli sceriffi, i pistoleri e i fuorilegge dell’antichità disse in proposito.

Ma i film di Leone rivelano anche una passione per l’architettura e l’arte, come quella di De Chirico – che si evince da certe  scenografie e da certe inquadrature – di Goya (di cui era un collezionista di stampe all’acquaforte), Hopper e altri.

Indubbiamente un formidabile esteta, al di là delle apparenze!

La mostra, dove e quando

C’era una volta Sergio Leone, 17 dicembre 2019 – 3 maggio 2020, Museo dell’Ara Pacis, lungotevere in Augusta (angolo via Tomacelli), Roma. Biglietto intero € 11, ridotto € 9. Per maggiori informazioni ti consiglio di visitare il sito apposito.

Art and Cult Blog
TAGS:

«

»

2 COMMENTS

  • Ilaria Fenato

    Bellissimo articolo dedicato ad un grande artista. Non sapevo della mostra e sono felice di sapere che ci sarà per un bel po’ ancora, così potrò andare a vederla! *_* Non vedo l’ora! Non sono un’appassionata di western ma ne ho guardati molti, sia di Leone che di altri che rendevano omaggio alle opere del maestro 😊

    • Maria Curci
      AUTHOR

      Grazie Ilaria! Mi fa molto piacere il tuo gradimento e sono contenta di averti fatto sapere della mostra. 🙂

Leave a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *