La Sardegna è conosciuta come meta balneare tra le più visitate in Italia e nel mondo ma per gli amanti del turismo culturale e fuori dalle rotte di massa si rivela altrettanto apprezzata per via della sua storia millenaria attestata dai nuraghi, tra i simboli di questa isola speciale, ma anche dai suoi costumi tradizionali e da tutto il folklore che la caratterizza.
I costumi tradizionali sardi
I costumi tradizionali della Sardegna sono tra gli elementi più tipici del folklore isolano, rivelano le influenze del passato tra i popoli che l’hanno invasa e le epoche che l’hanno attraversata. Ogni comunità ha il suo vestito tradizionale ma il modello di base è comune in tutta la regione.
Questi abiti della tradizione possono essere ammirati in determinate occasioni come le feste popolari e quelle religiose ma anche nei musei etnografici sardi dove sono esposti in importanti raccolte.

Alcuni dei costumi tradizionali sardi in esposizione al Museo MEOC. Foto di Daniele Pipitone
La mostra al Museo MEOC
Uno di questi musei ad esporre gli abiti della tradizione sarda è il Museo Etnografico Oliva Carta Cannas (MEOC) di Aggius, in provincia di Sassari, che dal 3 giugno ospita la mostra di arte contemporanea: “Sul filo del tempo – Il costume sardo nell’arte di oggi”.
In esposizione 11 opere, in parte inedite, di artisti che hanno fatto della Sardegna la loro casa e terra d’ispirazione: Mara Damiani, Ledian Agolli, Andrea Mignogna, Sara Bachmann – Le amiche di Freya, Laura Batzu, Cenzo Cocca, Gianni Polinas, Simone Sanna, Valentina Musiu – Valegnameria, Vanni Rocca, Moné – Monika Takacs.

Il Museo MEOC visto dall’esterno. Foto di Daniele Pipitone
L’intervista a Daniele Pipitone, curatore della mostra
La rassegna è curata da Daniele Pipitone, autore del travel blog Un sardo in giro in cui racconta la sua regione tra mete insolite, borghi, musei ma anche mostre da scoprire.
Per questo ho colto l’occasione di intervistarlo per scoprire di più sulla mostra ma anche sulla sua bella regione, facente parte anch’essa del Meridione d’Italia. Buona lettura!
La mostra s’ispira al costume tradizionale della Sardegna. Qual è la sua particolarità?
Il costume tradizionale della Sardegna ha diverse particolarità. Caratterizzato da più parti, spesso è decorato da un insieme di ricami ricchi di dettagli, da gioielli o da pesanti bottoni in argento appesi alle maniche. Colpiscono i colori, spesso sgargianti e i loro accostamenti. In realtà più che parlare di costume sardo si dovrebbe parlare “dei” costumi della Sardegna perché ogni paese ha il suo abito tradizionale diverso dagli altri.
Come è avvenuta la ricerca degli artisti da far esporre nella rassegna?
La scelta fa parte della riscoperta di una mia passione nell’arte, di una ricerca recente e di un gusto personale. In realtà sono diversi gli artisti che raffigurano i costumi tradizionali sardi e le donne e gli uomini che li indossano, ma mi sono concentrato su quelli che secondo me propongono soluzioni artistiche nuove. Viaggiando qua e là per la Sardegna ma anche tramite l’uso dei social in questi anni ho potuto scoprire che diversi artisti continuano a ispirarsi alla tradizione sarda.

Il panorama della Valle della Luna, a Santa Teresa di Gallura, in provincia di Sassari. Foto di Daniele Pipitone
Se si potesse descrivere l’arte sarda quale sarebbe la definizione più azzeccata?
Beh, è difficile dirlo in poche parole. L’arte contemporanea sarda ha numerosi rappresentanti di qualità, diversi sperimentatori che indagano tecniche, materiali e temi differenti riuscendo a dialogare anche con chi sta fuori dall’isola. Senza dubbio è un’arte variegata e incontra per questo motivo settori di pubblico differenti. Così come diversi sono i temi che l’ispirano: non solo la tradizione ma anche tematiche attuali come i cambiamenti sociali, l’ecologia, i diritti umani, le città e le guerre.
Mi è stato chiesto se è difficile raccontare il Sud Italia. Da meridionale quale sono ho risposto che non lo è affatto…a parte riuscire a trovare eventi culturali sempre interessanti però di luoghi ce ne sono da vedere e raccontare e questo non può essere certo una difficoltà. Che ne pensi in riferimento alla Sardegna?
Anch’io non trovo questa difficoltà, semmai la difficoltà è fare capire l’importanza della comunicazione online e in particolare del blogging che qui in Sardegna tarda ancora a diffondersi. Quando ero a Roma ricevevo spesso inviti a eventi e presentazioni stampa, qui invece noi blogger non veniamo ancora coinvolti. Il mio blog nasce proprio per rispondere ad una carenza di informazioni online per chi viene a scoprire la Sardegna. Abbiamo un paesaggio incredibile, spiagge meravigliose, un entroterra ricco di storia e tradizioni, tutto un racconto personale che solo i blogger a mio parere riescono a trasmettere.
Ulteriori informazioni
La mostra “Sul filo del tempo” dedicata ai costumi tradizionali della Sardegna è visitabile fino al 3 luglio. Per maggiori informazioni ti consiglio di contattare il museo.

2 COMMENTS
Katia
1 anno agoConoscevo il Museo del Costume di Nuoro ma mi devo segnare anche questo!
Adoro i costumi tradizionali sardi perché sono davvero complessi, pieni di dettagli e bellissimi. La Sardegna ha tradizioni importanti e ben venga che se ne parli: mi spiace che ancora si fatichi a parlarne.
Bella intervista davvero
Maria
1 anno ago AUTHORSi, la Sardegna ha qualcosa di magico e ancestrale molto più, probabilmente, che nel resto d’Italia. E in effetti va ancora conosciuta ed esplorata al meglio.