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Eventi di Arte e Cultura

Orientalismo, un viaggio dall’Egitto a Costantinopoli

orientalismo un viaggio dall'egitto a costantinopoli

Una mostra a Milano pone l’accento sull’influenza che l’Oriente e la sua cultura, col termine “orientalismo”, ha avuto in arte.

L’Oriente nella cultura europea

Il termine Orientalismo, secondo il saggio del 1978 di Edward Said  – “Orientalismo. L’immagine europea dell’Oriente” – sta a indicare il modo in cui la cultura europea è venuta a conoscenza dell’Oriente, identificandolo prima di tutto come un luogo in cui risiedeva l’altro, il “diverso”.

L’Oriente ha sempre occupato un posto speciale nella cultura, e quindi anche nell’arte, europea: una storia che parte dal XVIII secolo in seguito alla pubblicazione in Francia delle Mille e una notte e arriva fino ad oggi.

L’Oriente quindi inteso non solo come fonte di studi scientifici o meta di viaggi, ma anche evocato come luogo di suggestive rovine, meraviglie ed esotiche bizzarrie. Fino ad assumere importanza di vero movimento artistico e letterario in epoca romantica, in particolare dopo le campagne napoleoniche in Egitto e in Siria (1798-99), con Eugene Delacroix tra i massimi esponenti.

dipinto di eugene delacroix ispirato all'orientalismo

Eugene Delacroix, Fantasia araba, Musée Fabre Montpellier

Orientalismo, la mostra a Milano

Un clima culturale che si sviluppò anche in Italia con una generazione di pittori attivi nella seconda metà dell’Ottocento, protagonisti della mostra “Orientalismo. In viaggio dall’Egitto a Costantinopoli“, ospitata a partire dal 24 marzo presso il Gam Manzoni di Milano  nell’ambito della quale verranno presentate 30 opere realizzate, tra la metà del XIX e l’inizio del XX secolo, da artisti come Alberto Pasini, Gerolamo Induno, Domenico Morelli, Pompeo Mariani, Fausto Zonaro.

Il percorso espositivo, suddiviso in quattro sezioni, propone paesaggi e scene di genere di quei pittori, Alberto Pasini e Fausto Zonaro, che intrapresero lunghi viaggi in terre lontane, ma anche soggetti d’invenzione realizzati da artisti come Gerolamo Induno e Domenico Morelli ispirati in questo senso dalla letteratura e dalla musica del tempo, come nel caso di Giuseppe Verdi la cui Aida – eseguita per la prima in Egitto nel 1871 – contribuì fortemente allo sviluppo dell’orientalismo nell’arte.

orientalismo in arte

Domenico Morelli, Thalita cumi

Le sezioni della mostra

La prima sezione della mostra analizza la donna in costumi orientali attraverso significativi dipinti del bolognese Fabio Fabbi (Danzatrice, Odalisca) e di suo fratello Alberto (Harem), di Gerolamo Induno (Favorita) e di Domenico Morelli (Una strada a Costantinopoli).

Nella seconda sezione predominano i lavori di Alberto Pasini che attesta la sua attività di artista in viaggio, sempre attento alle novità della pittura a lui contemporanea.

Le prime esperienze orientali di Pasini risalgono alla metà degli anni cinquanta dell’Ottocento quando, su commissione del governo francese, si recò in Egitto, Arabia Saudita, Iran, Turchia e Siria per documentare la missione coloniale. Le suggestioni raccolte contribuirono alla realizzazione di un cospicuo numero di vedute, spesso popolate da figure abbigliate con i caratteristici costumi locali.

dipinto favorita di gerolamo induno ispirato all'oriente

Gerolamo Induno, Preferita

La terza sezione, Cartoline da Costantinopoli, si focalizza su una delle città predilette dagli orientalisti italiani: le opere più significative sono quelle del pittore veneto Fausto Zonaro il quale, trasferitosi a Istanbul nel 1891, seppe guadagnarsi in breve tempo una fama eccezionale nel panorama artistico turco tanto da meritarsi nel 1896 la nomina ufficiale di pittore di corte.

dipinto morettine fabbricanti di tappeti di leonardo bazzaro

Leonardo Bazzaro, Morettine fabbricanti di tappeti, GAM, Milano.

Ultima sezione L’Oriente mistico: non solo soggetti di genere o ritratti di sensuali odalische, l’immaginario figurativo orientalista si ritrova anche in grandi scene bibliche rivolte a un pubblico più colto o alle commissioni ecclesiastiche. Come i molti dipinti del napoletano Domenico Morelli di cui si espone uno dei suoi capolavori a soggetto veterotestamentario: La figlia di Jorio (o Thalita cumi) del 1874, a lungo ritenuto disperso.

 
 

La mostra, dove e quando

Orientalismo. In viaggio dall’Egitto a Costantinopoli, 24 marzo – 25 giugno 2017, GAMM Manzoni, Via A. Manzoni 45, Milano.

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