L’Arena di Verona, la storia
La storia dell’Arena di Verona risale alla prima metà del I secolo d.C., durante gli ultimi anni di regno dell’imperatore Augusto. L’Arena risulta essere il terzo anfiteatro romano per grandezza nel nostro paese, uno dei simboli della città veneta assieme all’altrettanto noto balcone di Giulietta.
Inizialmente, al pari dell’altro più grande anfiteatro che è il Colosseo di Roma, anche l’Arena di Verona offriva al popolo svaghi e spettacoli come le lotte tra i gladiatori, dal 1600 fu anche sede di giochi equestri, tornei e spettacoli come la caccia dei tori.
Fu dal 1800 che iniziò ad ospitare una serie di opere liriche, prima fra tutte per la Santa Alleanza (ossia i sovrani, i dignitari e i diplomatici che ripristinarono l’Ancien Régime in Europa dopo la caduta di Napoleone) con le musiche di Gioacchino Rossini.
Nel 1913 all’Arena veronese ebbe inizio, con la rappresentazione dell’Aida, la prima vera stagione lirica estiva che da quel momento cominciò ad essere svolta annualmente, ad eccezione degli anni di guerra. Questo ha fatto si che essa diventasse il più grande teatro lirico al mondo oltre che ricevere la designazione da parte dell’UNESCO di capitale della musica e della poesia, e dal 2001 è stata annoverata tra le città il cui valore artistico è patrimonio dell’umanità.
La mostra sull’Arena di Verona
L’Arena di Verona la si può vedere dal vivo se si ha occasione di assistere a qualche concerto allestito al suo interno oppure la si può visitare in questi giorni nell’ambito della mostra “Arena di Verona – un secolo di Immagini e Suggestioni” che porta il visitatore a scoprire un secolo di storia della stagione lirica dell’Arena, comprese le spettacolari scenografie e regie, i direttori d’orchestra e i grandi interpreti, giovani promesse e grandi ballerini, che si sono esibiti su un palcoscenico di tale tenore.
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La mostra di fotografie dell’Arena di Verona è allestita nella magnifica cornice di Palazzo Forti dove si trova AMO, il Museo della Fondazione Arena di Verona e dove mediante più di una trentina di stanze si viene introdotti ad una delle Arti che rende Verona famosa nel mondo, proprio l’opera.
Attraverso percorsi storici, documentali e multimediali il museo AMO svela il processo creativo che porta alla messa in scena di un’opera. Libretti, fotografie, lettere, partiture, bozzetti, figurini, scenografie discoprono il suggestivo lavoro delle personalità che ruotano attorno alla genesi dell’opera.
Palazzo Forti, a Verona
Dal canto suo Palazzo Forti, che ospitò personaggi come Napoleone Bonaparte e il Feldmaresciallo Radetzky, costituisce la galleria d’arte moderna e contemporanea di Verona.
La sede è nel cuore della città, nell’antico palazzo che fu la dimora veronese di Ezzelino da Romano, il fiero e crudele tiranno che a metà del Duecento creò nel nord est un potente ed esteso stato ghibellino.
In seguito il palazzo, che ancora conserva parte delle strutture medievali, passò alla famiglia Emilei trasformandosi in un palazzo nobiliare con tanto di saloni riccamente decorati, corridoi e ambienti di servizio. Dopo ulteriori interventi esso acquisì l’attuale aspetto fino ad arrivare all’ultimo proprietario, Achille Forti, appassionato collezionista d’arte, che volle lasciare il palazzo alla città per farne un luogo dedicato all’arte moderna.
La mostra, dove e quando
Arena di Verona – un Secolo di Immagini e Suggestioni, Palazzo Forti, via Massalongo 7, Verona.

2 COMMENTS
Katja
4 anni agoPurtroppo ad oggi l’AMO è chiuso per lavori da più di un anno! L’avevi visitato un paio d’anni fa ed era una piccola chicca. Spero venga riaperto al più presto!
Maria Curci
4 anni ago AUTHORSi, è vero Katia! Grazie per la segnalazione <3, spero anch'io riapra al più presto! Non è mai bello che un luogo culturale possa rimanere chiuso a lungo.