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Fotografia

La Sardegna di Lisetta Carmi in mostra a Nuoro

la sardegna di lisetta carmi in mostra a nuoro

La fotografa Lisetta Carmi s’è rivelata una cittadina del mondo che ha saputo con i suoi scatti cogliere i momenti cruciali dei suoi viaggi, spesso professionali, ma anche delle sue esperienze quotidiane. Tanti gli spaccati di vita che sono emersi e che t’invito vivamente a scoprire.

Lisetta Carmi, la biografia

Lisetta Carmi, nata Annalisa Carmi nel 1924 a Genova, essendo di origine ebraica si ritrovò a far i conti da giovanissima con le leggi razziali: nel 1938 viene espulsa dal liceo dove stava frequentando il terzo ginnasio, ma non mette fine alla sua passione per il pianoforte il cui studio inizia nel 1934 e che cerca in ogni modo di portare avanti, tanto da riuscire a sostenere gli esami nel 1938 al Conservatorio di Genova.

Con lo scoppio della seconda guerra mondiale però è costretta con la famiglia a lasciare Genova e l’Italia per trasferirsi per tutta la durata del periodo bellico in Svizzera. Qui, a Zurigo, la giovane Lisetta continua a dedicarsi al pianoforte e agli studi di letteratura che prese da un altro rifugiato italiano, il poeta e letterato Franco Fortini.

la fotografa lisetta carmi con aria assorta

Lisetta Carmi, photo credit Toni Thorimbert da tonithorimbert.blogspot. com

In seguito alla fine della guerra ritorna da sola in Italia (1945-46) e riprende gli studi dell’amato pianoforte fino a diplomarsi al Conservatorio di Milano. Al contempo si dedica ad un’intensa lettura su tutte le drammatiche testimonianze di coloro che avevano vissuto e combattuto la guerra, tra i campi di sterminio e le imprese partigiane; tra questi resoconti vi è quello di Primo Levi in “Se questo è un uomo”.

Una vita camaleontica

La Carmi rivela una personalità poliedrica e camaleontica se badiamo alla sua vita professionale e personale: dapprima pianista con una carriera concertistica non certo di basso profilo, insegnante di pianoforte – professione che riprenderà un bel po’ di anni dopo – e poi fotografa fino agli inizi degli anni Ottanta, un lavoro che la porterà a produrre un vastissimo repertorio di immagini.

Dopo quest’ultima esperienza si dedicherà alla meditazione in seguito all’incontro con il guru indiano Babaji Herakhan Baba grazie al quale creerà un ashram a Cisternino, in Puglia, vivendoci per un ventennio. Attualmente vive lontano dalle scene, libera e coltivatrice da sempre delle proprie passioni.

portuale ricoperto di polvere

Ph. @Lisetta Carmi, Portuale di Genova ricoperto dalle polveri di fosfati

Lisetta Carmi, i reportage fotografici

Lisetta Carmi in versione fotografa ha dato in pasto al mondo reportage di notevole portata sociale e culturale:

  • L’Italsider, realizzato nel 1962 nei cantieri e nelle acciaierie per documentare il lavoro e lo sfruttamento degli operai,
  • Genova Porto del 1964 a testimoniare la difficile e intensa attività dei lavoratori portuali,
  • Erotismo e autoritarismo a Staglieno (1966) sul cimitero monumentale di Genova che ben si presta ad un’indagine socio-antropologica.

Davanti al suo obiettivo ci sono finiti anche parecchi artisti e intellettuali oltre a tanta altra gente, sia quella comune che quella normalmente considerata “non comune” come i transessuali.

Fu la prima infatti a immortalare la comunità LGBTQ i cui risultati sono ripresi nel libro “Travestiti”, ora diventato un pezzo cult ma che all’epoca in cui uscì, 1972, fece come si può ben immaginare molto scalpore.

un travestito mentra abbraccia un uomo

Ph. @Lisetta Carmi, I travestiti

Molti al contempo i reportage fotografici durante i viaggi da un Paese all’altro: Irlanda, Afghanistan, America Latina, India, Palestina, Israele, l’Oriente e naturalmente l’Italia.

Lisetta Carmi e la Sardegna

Realizzato in una regione del nostro paese, la Sardegna, è il reportage del 1962 con centinaia di foto in bianco e nero che Lisetta Carmi scatterà sull’isola durante i suoi numerosi soggiorni, tra il 1962 e il 1976, immortalando le trasformazioni dell’isola e della sua gente: il ruolo delle donne, quello dei bambini, lo sfruttamento sul lavoro, i cambiamenti portati dalla modernità nella vita sociale isolana ma anche i paesaggi dell’entroterra sardo.

bambino sardo fotografato da lisetta carmi

Ph. @Lisetta Carmi, Nuoro, funerali del carabiniere, 1962.

Opere che sono al centro della mostra “Lisetta Carmi. Voci allegre nel buio. Fotografie in Sardegna 1962-1976” in esposizione al museo MAN di Nuoro, in Sardegna. Scatti inediti non solo in bianco e nero ma anche a colori, come quelli che raffigurano i panorami sardi tra laghi, fiumi e boschi colti in tutta la loro dimensione arcana ed evocativa.

A far parte della rassegna anche le altre foto realizzate dalla Carmi, tra cui quelle sul porto di Genova e sui travestiti. 

una stradina della sardegna

Ph. @Lisetta Carmi, Orgosolo, 1962.

La mostra attualmente non è accessibile essendo il museo temporaneamente chiuso per la questione Covid, ma ci si augura possa ri-aprire al più presto. Ad ogni modo vi è tempo per visitare la rassegna dedicata a questa grande e rivoluzionaria donna fino a giugno!

La mostra, dove e quando

Lisetta Carmi. Voci allegre nel buio. Fotografie in Sardegna 1962-1976, 19 gennaio – 13 giugno 2021, MAN_Museo d’Arte Provincia di Nuoro, via Sebastiano Satta 27, Nuoro, Sardegna. Biglietto intero € 5, ridotto € 3. Per ulteriori informazioni t’invito a visitare il sito.

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