Il disegnatore italiano Guido Crepax è stato, insieme ad altri come Andrea Pazienza e Hugo Pratt, tra i fumettisti più influenti del secolo scorso. Ne ripercorro qui brevemente le tappe salienti della sua storia in merito ad una mostra valdostana che gli è stata tributata.
T’invito dunque a scoprirne di più proseguendo la lettura!
Guido Crepax, la biografia
Guido Crepas, più conosciuto come Guido Crepax (Milano 1933 – 31 luglio 2003), figlio del violoncellista della Scala Gilberto Crepas, nonostante una laurea in architettura iniziò la sua carriera nella grafica pubblicitaria, nel 1953, e in questo contesto vinse nel 1957 il premio Palma d’oro.
Qualche anno più tardi, nel 1965, cominciano ad apparire sulla rivista Linus, tra le più apprezzate e interessanti nell’Italia di quel periodo, i suoi primi fumetti col personaggio di Valentina, a incarnare una donna nevrotica e salottiera, ossessionata da sogni sado-erotici e con un passato travagliato in cui fa capolino il dramma dell’anoressia.

Guido Crepax fotografato da Joe Zattere (Fumetti d’italia), 1993. Photo credit Joe Zattere, fonte Wikipedia
Crepax mutua il proprio linguaggio da quello cinematografico, attento in particolare alla lezione di Bergman. Varie infatti risultano le trasposizioni sui suoi fumetti delle storie o dei personaggi più celebri raccontati nei romanzi o nei film, dal libertino veneziano più famoso di tutti i tempi, Antonio Casanova, al personaggio di Emmanuelle di Emanuelle Arsan passando per i protagonisti dello scandaloso romanzo di Pauline Rèage Histore d’O compresa la Justine del marchese de Sade.
Ma vi sono anche Dr Jekyll e Mr Hide di Robert Louis Stevenson, Il processo di Franz Kafka, Salomè, l’omerico Ulisse, i shakespeariani Giulietta e Romeo e pure I Promessi Sposi con la monaca di Monza tra i protagonisti delle sue illustrazioni.
Il suo stile inconfondibile, che ha spezzato i rigidi schemi della pagina del fumetto, si avvale di suggestioni e primi piani che hanno ispirato anche i registi cinematografici.
Guido Crepax e il personaggio di Valentina
Senza dubbio tra le protagoniste dell’universo femminile del Crepax Valentina è colei che è rimasta più impressa nell’immaginario collettivo.
Di professione fotografa, ha anche un cognome (Rosselli) e una data di nascita (25 dicembre 1942). Questo personaggio trae ispirazione sia dalla moglie dello stesso disegnatore – Luisa Mandelli – per via del caschetto nero ma anche di altre similitudini tra cui quelle caratteriali, sia dalla diva del cinema muto Louise Brooks per l’aspetto fisico e per l’indole ribelle.
Una donna dalle mille sfumature: erotica e sensuale certamente, ma anche colta, malinconica, inquieta, raffinata, irriverente, intuitiva, curiosa, libera, in perenne bilico tra sogno e realtà. Figlia di un’epoca e di una generazione in fermento: quella a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta.
Guido Crepax, la mostra in Valle d’Aosta
Guido Crepax e la sua conturbante eroina sono i protagonisti a cui è ispirata la mostra “Guido Crepax. I mille volti di Valentina” presso il Centro Saint-Bénin in Valle d’Aosta.
Realizzata in collaborazione con l’Archivio Crepax, l’esposizione mette in mostra oltre alle tavole originali del fumettista anche documenti d’archivio inediti, abiti, oggetti di design, copertine di dischi e molto altro, a riflettere quella commistura di stili, interessi e passioni che traspaiono dalle pagine di Valentina, degni del fermento creativo di quel periodo ma anche rivelatori dei gusti del suo “papà”.
E a concludere la mostra anche un colpo di teatro: la ricostruzione, sull’altare della chiesa sconsacrata, dello studio di Crepax, Viaggiatore immobile, con il suo tavolo da lavoro e la cassa del violoncello del padre musicista, presente in molte immagini dei suoi fumetti. Oltre ad un video che consente di ripercorrere il percorso creativo del grande autore.
La mostra, dove e quando
Guido Crepax. I mille volti di Valentina, 11 giugno – 31 ottobre 2021, Centro Saint Benin, via Bonifacio Festaz 27, Aosta. Per info e prenotazioni: u-mostre@regione.vda.it; telefono 0165.272687

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