Tra gli anniversari culturali più importanti di questo 2022 vi è anche la ricorrenza dedicata ai ben noti bronzi di Riace la cui scoperta avvenne tra il 16 e il 21 agosto 1972 e che per quest’occasione sono i protagonisti di una mostra fotografica al Museo Archeologico di Reggio Calabria.
I bronzi di Riace, la storia dietro la scoperta
Le due statue furono rinvenute in seguito al Ferragosto del 1972 nelle acque al largo di Riace, un paesino in provincia di Reggio Calabria a circa 7 km dalla costa ionica e situato ad un’altitudine di 350 metri sul livello del mare adagiato alle estreme pendici del massiccio montuoso rappresentato dalle Serre calabresi.
Nelle acque di fronte la stazione balneare di Riace Marina furono trovate per puro caso due statue bronzee raffiguranti due guerrieri greci nudi. A realizzare la fantastica scoperta fu il giovane fotografo Stefano Mariottini, appassionato di immersioni subacquee, che in quella calda giornata di agosto decise di tuffarsi a 8 metri di profondità al largo della costa ionica senza immaginare a quale incredibile novità sarebbe andato incontro.
Quello che al primo colpo gli parve il braccio di un cadavere si rivelò invece il braccio di uno dei due uomini bronzei rappresentati in tutta la loro virilità e straordinariamente ancora ben conservati nonostante lo scorrere dei secoli.

I bronzi di Riace. Foto tratta dal sito I Bronzi di Riace
Opere scultoree risalenti all’antica Grecia che si sono rivelate dotate di rara potenza e straordinaria raffinatezza d’esecuzione, come rivela il sapiente gioco cromatico dei denti argentati, delle cornee degli occhi realizzate in avorio e delle labbra e dei capezzoli in rame. Indicate convenzionalmente con le lettere A e B, sono entrambe alte intorno ai 2 metri e pesano 160 kg.
Dalle indagini compiute finora è emerso che le statue sono molto probabilmente di fattura greca, risalenti alla metà del V sec. a.C. e realizzate ad Argo, un’antica città della Grecia nel Peloponneso.
I misteri dei bronzi
I nomi dei due guerrieri sarebbero, secondo alcuni studi archeologici compiuti in merito, Tideo (bronzo A) e Anfiarao (B) e facevano parte di un complesso monumentale per celebrare le gesta dei “Sette contro Tebe” di cui racconta il poeta greco Eschilo nella tragedia omonima.
Si tratterebbe pertanto di due dei sette guerrieri (Adràsto, Tidèo, Capanèo, Ippomedónte, Partenopèo, Anfiarào e Polinìce) che al comando delle proprie truppe dettero l’assalto alle sette porte della città di Tebe morendo tutti, tranne Adrasto il re di Argo (fonte: online.scuola.zanichelli.it).

Uno scorcio panoramico della città di Riace. Foto di Marcuscalabresus da wikipedia.org
Come sono arrivate queste due statue dalle nostre parti? Risposte certe non ce ne sono, si suppone che possano essere arrivate in Italia e abbandonate sulla costa ionica laddove vi è una scogliera semicircolare sommersa nota come Porto Forticchio accertata come il porto dell’antica città greca di Kaulon (fonte https://associazioneolimpia-it.webnode.it/informazioni-turistiche/itinerari/riace/).
Si ritiene che le statue fossero all’interno di una nave oneraria romana proveniente dalla Grecia e diretta a Roma e che a causa di una tempesta siano state abbandonate per alleggerire il carico.
Due opere che a distanza di cinquant’anni dal loro rinvenimento risultano ancora avvolte nel mistero e che continuano a catalizzare l’attenzione contribuendo ad alimentare la fama di questo borgo marinaro le cui origini pare siano greco-bizantine.

Un dettaglio circa uno dei 2 bronzi
La mostra sui bronzi di Riace per il loro anniversario
I bronzi di Riace si possono ammirare al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria dove sono normalmente conservati e dove è stata inaugurata di recente la mostra fotografica “Eroi venuti dal mare”, curata dal direttore dello stesso museo, Carmelo Malacrino, e dal fotografo Luigi Spina per l’anniversario dedicato al ritrovamento delle due sculture.
La rassegna infatti rientra nel programma di eventi dedicati al cinquantennale della scoperta, Bronzi50 1972-2022, e che sarà possibile visitare fino ad ottobre.
La mostra, dove e quando
Eroi venuti dal mare, 10 agosto – 23 ottobre 2022, Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, Piazza De Nava 26, Reggio Calabria. Per maggiori informazioni ti consiglio di dare un’occhiata a questa sezione del sito museale.

2 COMMENTS
Katia
1 anno agoTu non sai da quanto tempo vorrei andare a conoscere di persona i Bronzi di Riace! Adoro da sempre l’arte, la cultura e la storia dell’antica Grecia e ne sono attratta. Prima o poi visiterò il Museo Archeologico di Reggio Calabria perché ne ho sentito parlare bene.
I misteri sono tanti e credo che si facessero ricerche archeologiche in mare, si troverebbe davvero tanto: sulle coste calabresi (così come in tutto il Mar Mediterraneo) è successo di tutto!
La settimana prossima parto per la Calabria ma non credo che riuscirò a spingermi fino a Reggio Calabria.
Maria
1 anno ago AUTHORHai ragione, eccome! Lo credo anch’io che laggiù in fondo al mare ci siano ancora tanti di quei tesori nascosti che aspettano di vedere la luce.
Beh, allora aspetto di leggere i tuoi post dedicati alla Calabria!