Amedeo Lia e la passione per l’arte
A La Spezia, in Liguria, è presente il Museo Civico dedicato ad uno dei migliori cultori della bellezza dell’arte qual è stato Amedeo Lia, deceduto nel 2012 a La Spezia. Pugliese (era originario di Presicce, in provincia di Lecce), ex ufficiale della Marina, è stato anche ingegnere e imprenditore ma soprattutto un rinomato collezionista nostrano.
Una passione per l’arte che cominciò a coltivare già nel secondo dopoguerra acquistando i primi manufatti artistici fino ad arrivare, nel corso degli anni, a collezionare più di un migliaio di opere in base ai periodi storici e alle tipologie d’arte tra le quali si annoverano opere di Pietro Lorenzetti, del Canaletto, di Tiziano, del Tintoretto.

Sebastiano del Piombo, Nascita di Adone
Il Museo Civico Amedeo Lia
La collezione artistica di Amedeo Lia è ritenuta dai critici del settore tra le più ricche a livello europeo e tra le più importanti riguardo il periodo tra il Duecento e il Quattrocento.
Non è un caso che a La Spezia, la città dove Lia si trasferì nel 1949 fondando l’azienda IFEN (Industria Forniture Elettriche Navali), è stato istituito nel 1996 in suo onore il Museo Civico Amedeo Lia una struttura da lui stesso incentivata in quanto come ebbe a dire in un’intervista “Non volevo correre il rischio che, dopo di me, la mia collezione potesse essere dispersa, spezzettata. Così mi presentai in municipio e proposi quanto segue: io vi cedo tutto, purché realizziate una sede espositiva di mio gradimento entro un anno e mezzo da oggi» (fonte: mondimedievali.net – La memoria dimenticata, Marco Brando, Amedeo Lia).

Tintoretto, Compianto sul corpo di Cristo, 1555-56
La mostra al Museo Lia
Oggi il Museo Civico Amedeo Lia, a vent’anni da questo dono nei confronti della città ligure, ha deciso di onorare la memoria del suo mecenate mediante la mostra “L’elogio della Bellezza, 20 capolavori, 20 musei per i 20 anni del Lia” aggiungendo alle varie opere già presenti nel museo, situato nel centro storico di La Spezia, altri venti capolavori: uno per ogni anno del ventennale, ognuno di essi offerto per questo “omaggio collettivo” da un diverso museo che con il Museo Lia ha avuto rapporti scientifici e di scambio.
In questi venti anni infatti sono stati molti i musei – anche e soprattutto i maggiori musei internazionali – a rivolgersi al museo Lia per prestiti di opere di rilievo, a confermare l’abilità del collezionista, spesso assistito da esperti da lui attentamente individuati, nel cogliere il meglio, i capolavori autentici, nel mercato del grande e grandissimo antiquariato.

Dosso Dossi, Diana e Callisto, 1529-30
Un vero e proprio elogio alla bellezza con opere di grandi maestri come El Greco, Dosso Dossi, Annibale Carracci, Bramantino, Gian Lorenzo Bernini, Beato Angelico, Guercino, ma anche alcuni straordinari reperti archeologici e altro ancora.
Risultato dei prestiti degli altri musei ai quali si affiancano le opere facenti parte la Collezione Lia, che vanno dall’epoca classica fino al XVIII secolo e che comprendono dipinti, miniature, sculture in bronzo, rame, avorio, legno, vetri, maioliche, oggetti d’arte che documentano il gusto e la cultura dell’arte in Italia e in Europa.
La mostra, dove e quando
L’elogio della Bellezza. 20 capolavori, 20 musei per i 20 anni del Lia, 24 marzo – 25 giugno 2017, Museo Civico Amedeo Lia, Via Del Prione 234, La Spezia.

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