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Le meravigliose opere di Carlo Crivelli in mostra nelle Marche

le opere di carlo crivelli in mostra nelle marche

Una mostra marchigiana è dedicata alle opere di Carlo Crivelli, il pittore italiano tra i più rinomati del periodo quattrocentesco. Chi fu e cosa fece l’artista veneto? Scopriamolo insieme!

Carlo Crivelli, la biografia

Carlo Crivelli (Venezia, 1430 – Fermo o Ascoli, 1500 circa), figlio a sua volta di un pittore al pari del fratello Vittore, fu uno tra i più singolari artisti del Quattrocento.

La sua formazione artistica si svolse inizialmente a Padova nella bottega di Francesco Squarcione, pittore e maestro d’arte che ebbe tra i suoi allievi anche Andrea Mantegna, e a fianco di Giorgio Schiavone, pittore italiano di origine slava contemporaneo del Crivelli col quale tra l’altro legò particolarmente.

Nulla però si sa con molta certezza della vita di Carlo Crivelli dato che il primo documento che lo riguarda è del 1457 e si riferisce a un processo per adulterio a Venezia. Da tale atto emerge che il giovane Crivelli, innamoratosi di Tarsia, moglie del marinaio veneziano Francesco Cortese, ebbe una convivenza con lei che durò molti mesi. Pertanto fu condannato a sei mesi di carcere e a duecento lire di multa per adulterio e concubinaggio.

Dopo quest’esperienza Carlo Crivelli si trasferì nella città croata di Zara insieme ad alcuni dei giovani artisti dell’ambiente dello Squarcione, tra questi Giorgio Schiavone, e infine nelle Marche dove nel 1468 firma il polittico di Massa Fermana, sua prima importante opera datata ancora legata al mondo padovano.

san lorenzo raffigurato dal pittore carlo crivelli nel polittico di massa fermana

Carlo Crivelli, Polittico di Massa Fermana, particolare di San Lorenzo, tempera su tavola, 1468, Chiesa dei Santi Silvestro e Lorenzo, Massa Fermana, Fermo, Marche

Lo stile di Carlo Crivelli

Quasi certamente il Crivelli, pur viaggiando di frequente, non oltrepassò più di tanto i confini delle Marche svolgendo il suo lavoro artistico sempre più isolato e lontano dalla contemporanea pittura veneta, legato piuttosto a un linguaggio personale tendente al gotico, rispecchiando le richieste dei suoi committenti ed esprimendo il suo spirito fortemente drammatico, insieme ad una personalità pungente e al contempo estrosa.

Dalle opere di Carlo Crivelli emerge anche l’appartenenza al primo Rinascimento italiano, e questo connubio tra rinascimentale e gotico lo portò ad avere uno stile originale in cui la rigidità delle figure che dipinse, perlopiù santi e madonne, viene smorzata dalla delicatezza dei volti e dalla sublime eleganza dei vestiti e dei gioielli.

madonna col bambino tra le opere del pittore carlo crivelli

Carlo Crivelli, Madonna col Bambino, tempera e oro su tavola, 1480, Pinacoteca civica Francesco Podesti, Ancona

Carlo Crivelli, le opere

Tra le opere più alte dell’arte di Carlo Crivelli troviamo il polittico di Sant’Emidio nella cattedrale di Sant’Emidio ad Ascoli Piceno, che riflette insieme una raffinatissima eleganza e un’ossessiva espressività.

Da questa maniera il Crivelli non si staccò nei successivi polittici, giunti a noi smembrati a causa degli assalti alle opere dei “primitivi” da parte dei collezionisti ottocenteschi, abbastanza indifferenti a certi valori culturali: prima Napoleone, poi il cardinale, diplomatico e collezionista d’arte francese Joseph Fesch insieme agli antiquari d’Europa e d’America compirono un vero massacro dei polittici dell’artista veneto, i cui pannelli finirono nelle località più disparate, rendendo in seguito piuttosto difficoltosa la loro ricomposizione (fonte: enciclopedia Treccani online).

Di questi si ricordano il polittico di Montefiore dell’Aso (di cui alcune parti sono conservate anche nel museo di Bruxelles e nella National Gallery di Londra), di Santa Maria Maddalena (Rijksmuseum di Amsterdam), di San Sebastiano (Museo Poldi Pezzoli di Milano), Madonna della candeletta (Brera, Milano), San Giorgio (Museo Gardner di Boston), Annunciazione (National Gallery di Londra) e Incoronazione della Vergine (Brera, Milano).

Negli anni dell’anzianità l’attività pittorica di Carlo Crivelli sembrò abbandonarsi talvolta in un’eccessiva tendenza al preziosismo, ma sempre rivelando un’elevata qualità. 

particolare di san giorgio dipinto da carlo crivelli nel polittico di san giorgio

Carlo Crivelli, Polittico di San Giorgio, dettaglio di San Giorgio, tempera e oro su tavola, 1472, Metropolitan Museum of New York, NY

Carlo Crivelli, la mostra marchigiana

Carlo Crivelli fu un pittore inquieto e sperimentatore, pieno di grazia e genio, eppure sembrò non essere stato molto calcolato dagli storici del suo tempo, primo tra tutti Giorgio Vasari che di lui non ne fa nessuna menzione nel suo Vite dè più eccellenti architetti pittori e scultori italiani da Cimabue insino a’ tempi nostri, ma si rifece nei secoli successivi a cominciare dal Seicento con lo storico veneziano Carlo Ridolfi.

Un motivo in più per ri-scoprirlo lo offre la mostra “Carlo Crivelli. Le relazioni meravigliose”presso i Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi di Macerata. Una rassegna, con opere di Carlo Crivelli provenienti da musei italiani e non, che prosegue anche in altri otto comuni marchigiani che conservano opere dell’artista o a lui fortemente collegati in una serie di relazioni meravigliose, come da titolo, tra Crivelli e la bellezza del territorio marchigiano (di questa bellezza ne ho raccontato un po’ anche in in questo post).

madonna col bambino tra le opere più importanti del pittore carlo crivelli

Carlo Crivelli, Madonna col Bambino, tempera su tela, 1470, Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi, Macerata

La mostra, dove e quando

Carlo Crivelli. Le relazioni meravigliose, 7 ottobre 2022 – 23 febbraio 2023, Musei Civici Palazzo Buonaccorsi, Via Don Minzoni 24, Macerata. Maggiori informazioni le puoi trovare a questo link.

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