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Turismo Culturale

Scoprire Giovinazzo, cosa vedere nella bella località pugliese

scoprire giovinazzo cosa vedere nella bella località pugliese

Vedere Giovinazzo e i suoi principali siti culturali era nei miei piani da quest’estate ma sono riuscita a metterlo in pratica solo a fine ottobre.

Poco male! L’autunno ritengo sia il periodo migliore per scoprire la Puglia perché non si è condizionati dal sole esplosivo dell’estate e dal viavai incessante di turisti che pure permane anche in questo periodo ma con molta meno frenesia….e meno sudore!

Giovinazzo, la città e le sue origini

Giovinazzo è un altro bellissimo borgo marinaro pugliese ricco di storia e tradizioni, affacciato sulla scogliera adriatica e a poca distanza da Bari (ci si arriva in venti minuti col treno).

Non a caso viene scelta spesso come location per spot pubblicitari (hai presente la pubblicità estiva del cornetto Algida oppure quella, più recente, dei prodotti per dentiere della marca Kukident? Bè, entrambe hanno come sfondo Giovinazzo e il suo porto).

La città ha un’origine antichissima attestata, come nel caso della vicina Bisceglie che ho visitato in precedenza, dal Dolmen a testimoniare che i primi insediamenti risalgono all’età del Bronzo.

vista panoramica di giovinazzo

Veduta panoramica della città di Giovinazzo dal porto. Photo credit Art and Cult Blog

A raccontare la storia di Giovinazzo sono anche i suoi tre nomi: Natiolum nel periodo romano, Juvenatium nel periodo medievale e Giovinazzo nell’era moderna.

Sulle sue origini s’è discusso molto, alla fine è stato accertato che esistesse fin dal II millennio a.C. Tra l’altro leggenda vuole che sia stata fondata da Perseo, figlio di Giove, che in uno dei suoi tanti viaggi per mare sbarcò in Puglia e fondò per l’appunto Jovis Natio dedicandola al padre Giove.

Cosa vedere nel centro storico di Giovinazzo

Visitare Giovinazzo nel suo cuore pulsante – il centro storico – tra vicoli, archi, maschere apotropaiche, viuzze talmente strette da essere paragonabili a quelle delle calle veneziane, chiese, campanili, palazzi storici col vicino e panoramico porticciolo a fare da sfondo è un’esperienza che consiglio di fare se si vuole scoprire un’affascinante località della Puglia ancora poco bazzicata.

Tutti i centri storici sono particolari e caratteristici oltre ad essere i veri custodi della storia e delle tradizioni di una città. Quello di Giovinazzo spicca per la molteplicità di elementi che vi si incontrano durante il cammino, ti racconto cosa vedere in particolare.

il centro storico di giovinazzo tra i luoghi da vedere

Nel centro storico di Giovinazzo. Photo credit Art and Cult Blog

L’arco Traiano

Cominciamo dagli archi: il primo che si palesa è l’arco Traiano, un arco trecentesco posto sotto l’archivolto situato tra piazza Umberto, dove si trova il Palazzo municipale, e piazza Costantinopoli, dov’era la più antica porta di accesso al borgo.

L’arco è così chiamato per via delle quattro pietre miliari che fungono da colonne e che provenivano dalla Via Traiana, realizzata a suo tempo dall’imperatore romano Nerva Traiano (98- 117 a.C.) contribuendo a rinforzare le mura cittadine preesistenti.

Un’iscrizione in latino spicca sul lato sinistro dell’arco, la stessa che si leggeva un tempo sulle pietre miliari.

l'arco traiano nel centro storico di giovinazzo

L’Arco Traiano nel centro storico di Giovinazzo. Photo credit Art and Cult Blog

Le maschere apotropaiche

Passeggiando per le piccole e strette strade di pietra ci s’imbatte in abitazioni dotate di piccole scalinate adornate di piante, edicole votive e maschere apotropaiche, tipiche della cultura antropologica del Sud Italia.

Facce mostruose che si trovano spesso sugli stipiti delle porte o portoni per allontanare gli spiriti maligni e le energie negative. Nel centro storico di Giovinazzo ve n’è una che rimane impressa: ha le sembianze leonine e gli occhi che sembrano emanare riflessi rossi.

maschera apotropaica

Una delle tante maschere apotropaiche presenti nel centro storico giovinazzese. Photo credit Art and Cult Blog

Le chiese

La cattedrale di Santa Maria Assunta

Al profano si unisce il sacro data la quantità di chiese che caratterizzano il borgo antico. Tra tutte svetta con i suoi campanili la Cattedrale, o Duomo, dedicata a Santa Maria Assunta che sorge in riva al mare e nelle immediate vicinanze del porto, a mò di protezione della popolazione locale e in special modo dei naviganti.

Questa chiesa nasce sullo stile della Basilica di San Nicola di Bari. Fu realizzata nel XII secolo durante la dominazione normanna e in origine era in stile romanico, ampiamente visibile dall’esterno insieme allo stile gotico. Al suo interno invece a prevalere è il gusto barocco dovuto ai vari rimaneggiamenti che vi sono stati nel corso dei secoli, in particolar modo nel Settecento, che hanno portato a lasciare poco o nulla del passato medievale.

la catterdale di santa maria assunta a giovinazzo

La facciata esterna della Cattedrale di Giovinazzo. Photo credit Art and Cult Blog

All’interno la Cattedrale si presenta suddivisa in tre navate con altrettante cappelle laterali e un ampio altare maggiore dove spiccano i dipinti dedicati a Maria Assunta e altri santi ad opera di Carlo Rosa, pittore giovinazzese vissuto nel Seicento artefice anche delle tele raffigurate sul soffitto della Basilica barese.

Situata su uno degli altari laterali vi è una pala settecentesca che ospita un antico crocifisso ligneo, da qui il nome di “altare del Crocifisso”. Esso raffigura la Maddalena e San Giovanni, opera dell’artista giovinazzese Saverio de Musso (1681-1763); qui  secondo la tradizione s’è raccolto in preghiera anche San Giuseppe da Copertino.

altare maggiore della cattedrale di giovinazzo

L’altare maggiore con alle spalle i dipinti di Carlo Rosa. Photo credit Art and Cult Blog

Questo crocifisso sembra essere miracoloso tanto che non pochi fedeli ritengono di aver visto, impresso sul costato del Cristo Crocifisso, il volto della Sindone specie quando la luminosità della luce è particolarmente alta, verso mezzogiorno.

Si dice in effetti che abbia procurato anche miracoli, per questo in passato è stato oggetto di analisi da parte di una delegazione di sindonologi inviati dal Vaticano.

altare del crocifisso della cattedrale di giovinazzo

L’altare del Crocifisso con la pala settecentesca e l’antico Crocifisso ligneo. Photo credit Art and Cult Blog

Un altro elemento che spicca osservando l’interno della Cattedrale di Santa Maria Assunta è il pavimento dove si può notare, nelle vicinanze dell’organo contraddistinto da un trionfale baldacchino sormontato da angeli in volo, una lastra tombale raffigurante un nobiluomo locale, Enrico Zurlo. Un suo parente, Francesco Zurlo, fu giudice alla Disfida di Barletta (13 febbraio 1503).

La Chiesa di San Giovanni Battista

Inizialmente la Cattedrale era situata a fianco di uno dei palazzi storici giovinazzesi, Palazzo Severo-Vernice già palazzo Chiurlia. Qui sorge la Chiesa di S. Giovanni Battista chiamata dal popolo Chiesa di S. Francesco perché pratica il culto verso San Francesco da Paola.

La chiesa attualmente mostra i rifacimenti del 1849 ma era molto antica e nell’anno mille fu Ecclesia matrix ovvero Cattedrale con il nome di S. Maria dell’Episcopio (prima che fosse costruita quella attuale dedicata a S. Maria Assunta). 

Il suo campanile reca una mezzaluna invece che una croce, a ricordare gli assedi dei saraceni subiti dal vicino convento dalle suore.

La Chiesa di San Domenico

Altre due chiese da citare sono senza dubbio la Chiesa di San Domenico situata di fronte alla piazza principale di Giovinazzo, piazza Vittorio Emanuele II dove tra l’altro si erge la scenografica Fontana dei Tritoni.

chiesa di san domenico a giovinazzo in puglia

La Chiesa di San Domenico. Photo credit Art and Cult Blog

Un maestoso edificio architettonico edificato nei primi anni del Settecento con annesso convento. Qui è conservata la cinquecentesca pala del San Felice in cattedra, originariamente parte di un trittico realizzato da Lorenzo Lotto.

La Chiesa di Sant’Agostino

E poi la Chiesa di Sant’Agostino che s’incrocia appena usciti dalla stazione e che spicca per il colore rosato che adorna la facciata esterna e per la cupola, la quarta più grande d’Italia dopo quella di S. Pietro a Roma, S. Andrea della Valle a Roma, e del Duomo di Firenze.

chiesa di sant'agostino a giovinazzo

La Chiesa di Sant’Agostino. Photo credit Art and Cult Blog

Il porto

Per concludere questa bella carrellata di cosa vedere a Giovinazzo non può mancare l’incantevole antico porto delimitato da un mare dalle acque limpide. Qui si può cogliere l’occasione di scattare suggestive foto grazie a un’installazione rappresentata da una finestra dalle persiane di un bel colore verde, come quelle che si ammirano sui balconi giovinazzesi, spalancata sull’ambiente marinaro circostante.

torrione aragonese e porto tra le cose da vedere a giovinazzo

Il Torrione Aragonese e il porto di Giovinazzo. Photo credit Art and Cult Blog

Il lungomare e la passerella sul mare

Impossibile non usufruire poi di una bella passeggiata sul lungomare dove, nella direzione del Molo di Levante, ci si ritrova su una passerella sospesa di legno dalla quale ammirare la vista sulla scogliera.

Sia dal lungomare che dal porto spicca anche la vista del Torrione Aragonese, che i giovinazzesi chiamano scherzosamente anche Tamburo per la sua forma tondeggiante.

la passerella sul mare a giovinazzo

La passerella sul mare. Photo credit Art and Cult Blog

Ulteriori informazioni

Se vorrai scoprire cosa vedere a Giovinazzo usufruendo di una visita guidata non posso non consigliarti l’ottima Nunzia Stufano (nunziastufano@gmail.com), etnoantropologa ed esperta di storia locale nonché guida del comune di Giovinazzo. Senza di lei mi sarei persa gran parte delle cose qui raccontate!

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