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Il riposo di Raffaele Belliazzi alla Pinacoteca di Bari

il riposo di raffaele belliazzi alla pinacoteca di bari

Una mostra presso la Pinacoteca Giaquinto di Bari si sofferma sulla scultura Il riposo di Raffaele Belliazzi, scultore ottocentesco, rivisitata dall’artista contemporaneo Giuseppe Caccavale.

Il riposo di Raffaele Belliazzi

La scultura in questione, Il riposo, conservata presso la Pinacoteca barese, è stata realizzata da Raffaele Belliazzi nel 1875. L’opera raffigura un pastorello in abiti tradizionali adagiato su un letto realizzato in terracotta mentre si gode un momento di tranquillità dal lavoro. Vi è anche la versione in marmo, custodita presso la Civica Pinacoteca di Ascoli Piceno, nelle Marche.

Questa scultura è considerata un pregevole esempio di quella corrente nota come Verismo, che ebbe origine nel Sud Italia tra il 1875 e il 1895 per merito di scrittori siciliani come Giovanni Verga e Luigi Capuana. Per prendere piede in seguito anche a Nord, specie a Milano che divenne il centro culturale nel quale finirono per confluire intellettuali da diverse regioni della penisola.

il riposo opera dello scultore raffaele belliazzi

Raffaele Belliazzi, Il riposo, terracotta su base lignea originale, 1875, Pinacoteca Metropolitana Corrado Giaquinto, Bari. Photo credit Art and Cult Blog

Raffaele Belliazzi, lo scultore verista

Lo scultore Raffaele Belliazzi (1835-1917), napoletano, è considerato come uno dei principali esponenti del Verismo meridionale, e questo lo si può evincere dalle sue stesse opere a cominciare da quella esposta nella Pinacoteca Corrado Giaquinto di Bari dove si nota la grande cura riservata ai dettagli.

Un risultato che presuppone l’attenta osservazione di immagini e scene della vita quotidiana, tale da far emergere un realismo molto forte.

Raffaele Belliazzi amava ispirarsi alle scene di vita popolare così come amava la pittura, al punto da volerla imitare nelle sue opere superando i limiti della scultura stessa.

Per questo, per creare le sue opere l’artista napoletano preferiva lavorare con la terracotta o il gesso, materiali che per la loro duttilità restituivano qualcosa di simile alla pittura anche in scultura.

Ma chi fu esattamente Raffaele Belliazzi? T’invito a scoprirlo insieme!

Raffaele Belliazzi, la biografia

Raffaele Belliazzi (1835-1917) fu uno scultore attivo a Napoli, dove nacque e morì. Imparò i rudimenti del mestiere prima nella bottega del padre e poi in quella dello scultore suo concittadino Tommaso Solari. In seguito si avvicinò, nello stile, agli scultori veristi Stanislao Lista e Alfonso Balzico.

Fu, come già detto, tra i principali esponenti del Verismo del Sud Italia nella seconda metà dell’Ottocento e del primo Novecento. I suoi soggetti erano tratti dalle scene di vita quotidiana della Napoli popolare, dunque donne e uomini che lavorano e scugnizzi napoletani.

Negli anni Ottanta dell’Ottocento raggiunse ancor di più la notorietà per aver realizzato su commissione la statua raffigurante re Carlo III di Borbone (personaggio del quale ne ho scritto in questo post) sulla facciata del Palazzo Reale di Napoli.

Raffaele Belliazzi ottenne diversi apprezzamenti e riconoscimenti per la sua attività di scultore tra cui il titolo di Cavaliere della Corona d’Italia da parte del governo italiano e la medaglia d’oro all’Esposizione Universale di Parigi del 1879.

scultura di raffaele belliazzi raffigurante carlo III di borbone sul palazzo reale di napoli

Raffaele Belliazzi, Carlo III di Borbone, Palazzo Reale di Napoli, Photo credit Raffaele Esposito Wikipedia

Raffaele Belliazzi, la mostra a Bari

A Raffaele Belliazzi e alla sua opera scultorea “Il riposo” è dedicata la mostra “1875 2005 2023 Il riposo Raffaele Belliazzi Giuseppe Caccavale”, che sarà inaugurata il 10 novembre presso la Pinacoteca Metropolitana Corrado Giaquinto di Bari.

La mostra riunisce per la prima volta tutti i lavori che l’artista contemporaneo Giuseppe Caccavale (Afragola, 1960), conterraneo del Belliazzi, ha realizzato in merito all’opera “Il riposo” tra dipinti a pastello e a fresco, disegni e video.

Un percorso artistico che ha implicato diverse tappe, tra cui una alla Fondazione Querini Stampalia nel 2006. Le tre date alle quali il titolo della mostra fa riferimento (1875, 2005, 2023) si riferiscono all’anno di realizzazione della scultura da parte di Raffaele Belliazzi (1875), all’anno in cui è stato realizzato il primo studio dell’opera di Belliazzi da parte di Giuseppe Caccavale (2005) e infine all’anno dell’attuale rassegna (2023).

Una buona occasione per mettere a confronto, e scoprire meglio, due artisti di epoche diverse quali Raffale Belliazzi e Giuseppe Caccavale!

La mostra, dove e quando

1875 2005 2023 Il riposo Raffaele Belliazzi Giuseppe Caccavale, 11 novembre 2023 – 14 gennaio 2024, Pinacoteca Metropolitana Corrado Giaquinto, via Spalato 19, Lungomare Nazario Sauro, Bari. Biglietto intero € 5, ridotto € 2. Per maggiori informazioni ti consiglio di visitare il sito della struttura museale.

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