Le opere di Edgar Degas sono in mostra per la prima volta a Napoli, città alla quale fu molto legato. Un legame che se a prima vista può sembrare inconsueto dato il carattere piuttosto morigerato del pittore, in contrasto con l’estrema vivacità della città, in realtà approfondendo si scopre che tanto insolito non è. E il perché t’invito a scoprirlo qui sotto insieme alla biografia dell’artista.
Edgar Degas, la biografia
Il pittore francese Hilaire Germain Edgar Degas (Parigi 1834 – 1917) aveva sangue italiano nelle vene grazie al nonno paterno, René Hilaire Degas. Un aristocratico fuggito da Parigi in seguito ai tumulti che scoppiarono con la Rivoluzione francese e per i quali rischiava di essere ghigliottinato perché malvisto dalla fazione repubblicana.
Per tali motivi il nonno del pittore si rifugiò in Italia, proprio a Napoli, nel Regno delle Due Sicilie, chiedendo asilo in qualità di rifugiato politico. Qui fondò un istituto bancario di successo diventando, a suo tempo, anche banchiere personale di Gioacchino Murat.
Fece talmente fortuna da riuscire ad acquistare un intero palazzo, dotato di cento stanze, nel centro storico di Napoli: Palazzo Pignatelli di Monteleone presso il quale nacquero i suoi sette figli – tra cui Auguste, padre di Edgar Degas – dopo aver sposato la napoletana di origine genovese Aurora Teresa Freppa.

Edgar Degas, Ritratto di Hilaire De Gas, olio su tela, 1857, Musée d’Orsay, Parigi
Edgar Degas nacque invece a Parigi dove il padre si trasferì per dirigere la filiale parigina della banca paterna e dove si sposò con un’altra esponente della borghesia francese, tra l’altro di origine creola.
Dopo aver iniziato gli studi di diritto alla Sorbona senza però appassionarvisi il futuro pittore s’approccia all’arte iscrivendosi alla Scuola nazionale superiore di belle arti dove studia sotto la guida di Louis Lamothe, allievo di Ingres, considerato uno dei maggiori esponenti della pittura romantica e di cui Degas subisce l’influenza.
La passione per l’arte in realtà non era sopraggiunta a caso essendo suo padre Auguste un raffinato uomo di cultura, amante dell’arte e dei musei, come il Louvre di cui fu un assiduo frequentatore.
Lo stesso che suo figlio Edgar prese a frequentare quando decise di voler diventare un artista trascorrendovi interi pomeriggi a studiare le opere dei maestri del Rinascimento italiano.

Edgar Degas, Autoritratto, olio su tela, 1863, Museo Gulbenkian, Lisbona
Edgar Degas, le opere
Degas viaggia spesso in Italia per apprendere l’arte, sostando naturalmente anche a Napoli per far visita al nonno. Era convinto che si dovesse apprendere soprattutto dai maestri del passato piuttosto che da quelli del presente. Tornato in patria finisce di dipingere alcuni ritratti di famiglia, tra cui quello della Famiglia Bellelli ispirato ai suoi zii e considerato tra i capolavori della sua giovinezza, dove si nota l’influenza del suo maestro Ingres ma anche una certa originalità.
Dipinge, in seguito, quadri come Semiramide alla costruzione di Babilonia e la Figlia di Jefte in cui accosta al tema storico e all’esecuzione classica le osservazioni tratte dalla vita quotidiana facendo emergere dai soggetti dipinti una vivacità che lo fa accostare a Eugène Delacroix.
L’incontro con gli Impressionisti
Partecipa alla guerra franco prussiana del 1870 e fa la conoscenza del capitano Henri Rouart attraverso il quale entra in contatto con artisti come Edouard Manet, Berthe Morisot, Mallarmé e Valéry.
Insieme agli Impressionisti partecipa, inviando un gran numero di quadri, alle esposizioni del 1874, del 1876, 1877 e del 1879.
Ma nel gruppo degli impressionisti Degas rimase un estraneo, sia per la sua natura solitaria, sia perché i suoi interessi pittorici più che all’osservazione della natura, al lavoro en plein-air, tendevano allo studio della figura umana e dei vari aspetti della vita a lui contemporanea.

Edgar Degas, La Famiglia Bellelli, olio su tela, 1858-67, Museo d’Orsay, Parigi
Tra dipinti e sculture
Edgar Degas si mise a dipingere quasi esclusivamente ritratti e scene di genere che si fanno notare per le loro alte qualità pittoriche: come in Ritratto di giovane donna (1867), Bouderie (1872), L’Assenzio (1877), le Stiratrici (1882).
Attratto dal teatro e dai concerti raffigurò in numerose tele gli atteggiamenti delle ballerine dell’Opéra di Parigi: M.lle Fiocre nel balletto La Source (1868), il Balletto di Roberto il Diavolo (1872), La lezione di danza (1872). Trasse ispirazione anche dalle corse dei cavalli e dal circo, come si evince dall’opera Miss La la al circo Fernando.
Una particolare caratteristica di Edgar Degas è la ricerca di originalità nel concepire e poi comporre il quadro, ma anche il desiderio di mantenersi legato alla tradizione nell’esecuzione trascurando le nuove tecniche.

Edgar Degas, La Scuola di danza, olio su tela, 1873-1875, Musée d’Orsay, Parigi
Verso la fine della vita la sua vista s’indebolì, perciò fu costretto a rinunciare alla pittura e si dedicò, piuttosto, alla scultura.
Tra le sue opere figurano non solo dipinti su tela ma anche pastelli con cui realizzò molti nudi femminili, trattati con grande libertà di espressione e composizione, conservati al gabinetto dei disegni del Louvre e alla National Gallery di Londra.
Degas può essere considerato tra i più grandi innovatori del suo tempo per la forte influenza esercitata sulla pittura, in particolare sulle opere di Toulouse-Lautrec, Pierre Bonnard, Édouard Vuillard e Suzanne Valadon, che fu sua modella.

Edgar Degas, L’orchestra dell’Opéra, olio su tela, 1868 circa, Museo d’Orsay, Parigi
Le opere di Edgar Degas a Napoli
L’arte di Edgar Degas viene omaggiata per la prima volta a Napoli nella recente mostra che è stata da poco inaugurata presso il Complesso Monumentale di San Domenico Maggiore: “Degas il ritorno a Napoli”.
Un modo per sottolineare il forte legame che c’era tra il pittore e la principale città campana grazie al nonno Hilaire Degas che qui vi morì, come pure il padre Auguste.
L’esposizione raduna quasi 200 opere del pittore ma anche fotografie (fu infatti, tra le altre cose, appassionato di fotografia), acqueforti, xilografie e statuette in bronzo.
La mostra, dove e quando
Degas, il ritorno a Napoli, 14 gennaio – 10 aprile 2023, Complesso Monumentale San Domenico Maggiore, Vico San Domenico Maggiore 18, Napoli. Per informazioni su biglietti e orari ti consiglio di visitare questo link.

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