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Arte contemporanea

Il mondo sognante di Federico Fellini in mostra a Parma per il suo anniversario

il mondo sognante di federico fellini in mostra a parma per il suo anniversario

Un altro anniversario culturale di questo 2023, di quelli importanti, è quello dedicato al regista simbolo di un’epoca del cinema italiano, Federico Fellini, del quale ricorre a ottobre di quest’anno il trentennale della morte e per questo gli è stata dedicata una mostra. Scopriamone insieme vita e visioni!

Federico Fellini, la biografia

Federico Fellini (Rimini, 1920 – Roma, 1993) cominciò ad avvicinarsi al cinema già da adolescente: durante gli anni del liceo si prestò a lavorare come disegnatore per il gestore di un cinema della sua città, Rimini, che gli commissionava di volta in volta delle caricature da realizzare per pubblicizzare la proiezione del film in programma.

Una passione che lo porterà in seguito a far nascere la trama dei suoi film dapprima con matita e colori e poi con penna e taccuino per mettere nero su bianco idee, immaginazioni e visioni che man mano gli verranno in mente.

federico fellini da giovane

Federico Felliini da giovane. Fonte foto Wikipedia

Il periodo romano

Dopo questa iniziò un’esperienza di collaborazione con giornali e riviste dell’epoca tra cui La Domenica del Corriere. Tra il 1938 e il 1939 si trasferisce a Roma per studiare Giurisprudenza, ma in realtà la sua attrazione era il mondo dello spettacolo.

Così iniziò a collaborare a soggetti e sceneggiature di film, in particolare a partire dal 1945 dopo l’incontro con Roberto Rossellini (regista di film capolavoro come Roma, città aperta e Paisà). Cominciò a lavorare sia come sceneggiatore che come aiuto regista per grandi nomi del cinema italiano come, oltre allo stesso Rossellini, Alberto Lattuada e Pietro Germi.

il regista federico fellini protagonista della mostra a parma in occasione del suo anniversario

Il regista Federico Fellini. Fonte foto Wikipedia

Le prime esperienze alla regia

Il primo film come regista fu Luci del varietà (del 1950), prodotto in cooperazione con Lattuada, che ebbe parte prevalente nella regia. Completamente da solo invece Federico Fellini diresse nel 1951 Lo sceicco bianco, acuta e divertente satira del mondo dei fumetti, che tuttavia ebbe inizialmente scarso successo.

Il nome del regista si rivelò clamorosamente con I vitelloni del 1953, film da cui emerge l’eco della giovinezza riminese di Fellini e diventato un film di culto nella storia del cinema, non solo a livello nazionale ma anche internazionale tant’è che Stanley Kubrick rivelò di averlo tra i suoi film preferiti in assoluto.

L’anno successivo fu la volta di La strada, film di alto impegno che consacrò anche la protagonista Giulietta Masina, sua moglie dal 1943.

Minor successo riscosse Il bidone del 1955, storia avventurosa e pittoresca di un gruppo di truffatori, mentre Le notti di Cabiria (1956), ancora con la Masina come interprete, affrontò l’ambiente della piccola prostituzione con una singolare prospettiva umana e psicologica portandolo dritto all’Oscar.

Dopo La Dolce Vita del 1959, vasto affresco di costume, si guardò al regista come uno dei capiscuola del cinema più moderno anche fuori dall’Italia. La sua fama venne confermata da Otto e mezzo (del 1962) e dal successivo Giulietta degli spiriti in cui la forte vocazione per il magico e il fantastico diedero la misura del talento del regista, appassionato com’era di magia ed esoterismo tanto da aver un sensitivo consigliere, Gustavo Rol.

Un altro dei film cult di Federico Fellini è Amarcord, ampio tratteggio di un’epoca, la malinconica esaltazione del passato, ambientato a Rimini ai tempi del fascismo.

la locandina del film cult di federico fellini la dolce vita

La locandina del film “La Dolce Vita”

L’amore per le donne

Affascinato dall’universo femminile, il regista ha spesso lasciato trasparire nei suoi film tutto il suo amore e la sua passione per le donne come nel film La Città delle donne(1980), che riporta alla mente Otto e mezzo dove il personaggio maschile entra nel misterioso e proibito territorio dell’universo femminile, incontrando avventure e pericoli di ogni genere.

L’intera opera di Federico Fellini si avvale di una chiave autobiografica che emerge dai soggetti dei suoi film in cui peraltro il regista dimostra di saper trovare un perfetto equilibrio tra simbolismo e realismo, con uno studio accurato di caratteri e la costruzione di raffinate atmosfere ambientali.

Ma emerge anche un intento morale il cui scopo è migliorare i reciproci rapporti umani mediante una ricerca istintiva di calore, comprensione e sentimento che domina quasi tutti i suoi personaggi, immersi in una desolata solitudine interiore.

due delle donne amate da federico fellini anita ekgerg e giulietta masina

Anita Ekberg e Giulietta Masina. Fonte foto Artemagazine

Federico Fellini, la mostra alla Fondazione Magnani Rocca

Dedicata a Federico Fellini, tra i registi più iconici del secolo scorso, è la mostra “Fellini. Cinema è sogno” in occasione del suo anniversario presso la Fondazione Magnani Rocca di Parma, un percorso a ritroso nella carriera del regista, vincitore di cinque premi Oscar, tra costumi di scena, fotografie d’epoca, disegni e locandine dei film. E anche quadri, come quello di Felice CasoratiLe due sorelle” che compare in una scenda del film La dolce vita.

La mostra, dove e quando

Fellini. Cinema è sogno, 18 marzo – 2 luglio 2023, Fondazione Magnani Rocca, via Fondazione Magnani Rocca 4, Mamiani di Traversetolo, Parma. Biglietto intero € 14, ridotto € 12. Ulteriori informazioni le puoi trovare a questo link.

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