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Eventi di Arte e Cultura

Le opere di Pierre-Auguste Renoir in mostra a Rovigo

Le opere del grande pittore Pierre-Auguste Renoir, considerato come uno degli esponenti di punta di quell’altrettanto grande corrente che fu l’Impressionismo, sono visitabili in una mostra veneta il cui spunto è preso dal soggiorno che fece nel nostro Paese.

Non una semplice vacanza ma qualcosa che cambiò la sua vita, e naturalmente la sua arte, portandola al di là di quelle che erano state fino ad allora le sue attrazioni e le sue convinzioni. Ma vediamo meglio di cosa si tratta prendendo spunto dalla biografia del pittore francese.

Pierre-Auguste Renoir, la biografia

Pierre-August Renoir (Limoges 1841 – Cagnes-sur-Mer, Costa Azzurra, 1919) iniziò la sua attività artistica lavorando come apprendista presso una fabbrica di porcellane a Parigi, città dove il padre, un umile sarto, decise di trasferirsi con la famiglia poco dopo la sua nascita.

Lavorò per qualche tempo anche col fratello incisore decorando ventagli e arredi sacri. Furono gli anni in cui visitò spesso il Louvre, cominciando a studiare appassionatamente le opere classiche.

Nel 1862 entrò finalmente alla Scuola di Belle Arti dove, nell’atelier del pittore Marc Charles Gabriel Gleyre, conosce Claude Monet, Alfred Sisley e Jean Frédéric Bazille.

la colazione dei canottieri tra le opere più note di pierre-auguste renoir

Pierre-Auguste Renoir, La colazione dei canottieri, olio su tela, 1880-81, Philips Collection, Washington, USA

Il periodo impressionista

Con loro, che già erano orientati verso una pittura impressionista, si recò spesso a dipingere en plein-air nella Foresta di Fontainebleau.

Se dalle opere degli inizi viene fuori l’influenza di Courbet (come si evince dalle opere Diana cacciatrice del 1867, La bagnante e il cane grifone del 1870), di Delacroix (Donna d’Algeri, 1872) e di Corot, l’amicizia con gli Impressionisti lo portò a una pittura in cui, abolite le ombre, le figure sono plasmate da colori pregni di luce, come rivelano dipinti come Il palco (1874) e La colazione dei canottieri (1881) e soprattutto il celebre Ballo al Moulin de la Galette (1876), gli esempi più significativi di questa fase impressionista di Renoir, che nel 1874 partecipò con 7 tele alla prima mostra degli Impressionisti nello studio del fotografo Felix Nadar.

Cominciò in questi anni a essere apprezzato dopo che il Salon, nel 1864-66-67, aveva rifiutato di esporre opere sue e degli altri impressionisti.

ballo al moulin de la galette tra le opere più imortanti del pittore pierre-auguste renoir

Pierre-Auguste Renoir, Ballo al Moulin de la Galette, olio su tela, 1876, Museo d’Orsay, Parigi

Il viaggio in Italia

Dopo il soggiorno algerino (1879) qualcosa comincia a cambiare, e questo si verifica in particolare col viaggio in Italia avvenuto nel 1881, dove sentì nascere la vocazione per una pittura di più alto impegno.

Attraverso Venezia, dove Pierre-Auguste Renoir realizzò opere come Piazza San Marco a Venezia e Gondole sul Canal Grande (1881), Roma, Napoli e Palermo il soggiorno italiano gli offrì profonde suggestioni insieme alla visione di capolavori come quelli di Raffaello, Tiziano e dei pittori pompeiani.

Gli spunti che ricevette dal viaggio in Italia, da Nord a Sud, furono ampi: per esempio la lettura del “Libro dell’arte” scritto dal pittore rinascimentale Cennino Cennini (di cui Renoir scrisse la prefazione all’edizione francese, del 1911, suo unico scritto teorico) lo portò a considerare con interesse i pittori fiorentini, i fiamminghi e l’arte di Jean-Auguste-Dominique Ingres.

Fu ben colpito dal Sud Italia, dalla sua calda luce mediterranea così come dall’isola di Capri e dalle antiche preziosità custodite nel Museo archeologico napoletano.

E anche se nel 1882 aveva inviato 25 tele alla settima esposizione degli impressionisti, tuttavia il periodo di fascinazione impressionista si concluse definitivamente nel 1883 con l’affacciarsi di nuovi interessi che lo stavano sempre più attirando tra cui le opere dei grandi pittori italiani e la monumentalità delle sculture “umane”.

la baigneuse blonde tra le opere del pittore pierre-auguste renoir

Pierre-Auguste Renoir, La Baigneuse blonde, olio su tela, 1882, Pinacoteca Agnelli, Torino

La nuova fase dell’arte di Renoir

Come accadeva ad altri artisti contemporanei anche a lui la pittura impressionista cominciava ad apparire sempre più precaria: la luce non doveva più essere considerata un fine ma doveva essere collegata al disegno e alla composizione.

Questa considerazione lo portò a una policromia meno vivace e a un maggiore interesse verso la figura umana, che gli impressionisti avevano invece trascurato.

Le opere più rilevanti di questo periodo definito aigre, aspro, in cui Renoir si allontanò da Monet per accostarsi piuttosto a Manet sono: Le bagnanti (Les grandes baigneuses, 1884-87), I bambini Bérard a Wargemont (1884), Gli ombrelli (1886), La pastorella.

L’attività artistica divenne intanto frenetica e il riconoscimento da parte del pubblico toccò il culmine con il Salon d’Automne del 1904, che gli dedicò un’intera sala.

Nonostante la grave forma di reumatismo articolare che lo colpì, e che dal 1912 gli avrebbe paralizzato le gambe, dal 1901 si recò spesso sulla Costa Azzurra per continuare a dipingere senza sosta, giungendo al punto di farsi legare il pennello alla mano deformata. Da questo e dalle stesse opere dell’ultimo periodo emerge uno spirito combattivo e un amore per la vita oltre che una passione sincera e viscerale per l’arte mai espressa prima con tanta efficacia.

gli ombrelli opera di renoir

Pierre-Auguste Renoir, Gli ombrelli, olio su tela, 1881-1886, National Gallery, Londra

Pierre-Auguste Renoir e le opere in mostra

Un omaggio al pittore Pierre-Auguste Renoir e alla notevole influenza che il  soggiorno italiano ebbe sulla sua arte è la mostra “Renoir. L’alba di un nuovo classicismo” presso il Palazzo Roverella di Rovigo.

Il focus della rassegna viene concentrato in particolare sulle opere realizzate dall’artista nella seconda fase della sua vita, quella che lo vede ormai distante dalle rive impressioniste e più vicino ad “un nuovo classicismo” come sottolinea il titolo della stessa mostra rodigina, dove le opere del pittore francese vengono messe a confronto con quelle delle correnti d’avanguardia che prenderanno corpo nel primo Novecento mediante artisti come Carlo Carrà, Giorgio de Chirico e tutti gli altri.

La mostra, dove e quando

Renoir. L’alba di un nuovo classicismo, 25 febbraio – 25 giugno 2023, Palazzo Roverella, Via Laurenti 8/10, Rovigo. Biglietto intero € 12, ridotto € 9. Per maggiori informazioni su orari e visita ti consiglio questo link.

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