Da qualche anno a Bari viene attivata Bibart – Biennale Internazionale d’Arte Contemporanea, un’interessante rassegna di arte contemporanea che accoglie appassionati e professionisti del settore. Gestito da Miguel Gomez, questo evento si distingue per la sua capacità di intrecciare il passato e il presente con opere che dialogano tra antico e moderno, sacro e profano.
Col post di oggi ti propongo un’intervista esclusiva a Miguel Gomez, dove il direttore della Bibart ci racconta il progetto e le novità dell’edizione in corso.
Scopri di più sulla Biennale e il suo impatto sulla scena artistica internazionale!
I luoghi di Bibart, la Biennale d’arte contemporanea di Bari
Tra i luoghi coinvolti figurano la Chiesa della Vallisa, la Chiesa di Santa Teresa dei Maschi, il Salone dell’Opera Pia del Carmine e il museo del succorpo della Cattedrale di Bari.
La Chiesa della Vallisa, risalente al periodo bizantino, e la Chiesa di Santa Teresa dei Maschi, in stile barocco, sono entrambe chiese sconsacrate che ospitano opere d’arte contemporanea creando un contrasto affascinante tra antico e moderno.
Il Salone dell’Opera Pia del Carmine è situato accanto alla Chiesa di Santa Maria del Carmine, definita come la chiesa più sfarzosa di Bari vecchia aggiungendo così un ulteriore fascino storico e artistico alla manifestazione.

Il manifesto di Bibart con la riproduzione della facciata esterna della chiesa della Vallisa
Gli artisti della terza edizione di Bibart
Alla terza edizione di Bibart – Biennale d’arte contemporanea Bari hanno partecipato ben 125 artisti da tutto il mondo, Italia inclusa. Un risultato sorprendente, come ha evidenziato il direttore artistico Miguel Gomez, considerando le difficoltà legate alla pandemia. Nonostante tutto questa edizione ha rappresentato un incoraggiamento significativo per il mondo dell’arte contemporanea.
Per saperne di più su questa straordinaria rassegna ho avuto il privilegio di intervistare proprio Miguel Gomez, un artista di grande spessore che ha avuto l’onore di incontrare due icone dell’arte del Novecento: Pablo Picasso e Salvador Dalì.
T’invito pertanto a leggere l’intervista esclusiva per scoprire il suo punto di vista sulla Biennale e sull’arte. Buona lettura!

Miguel Gomez. Foto tratta dalla pagina Facebook di Bibart Biennale d’arte contemporanea
L’intervista a Miguel Gomez, direttore artistico di Bibart
Com’è nato il progetto BIBART? Qual è stata l’idea scatenante?
L’idea nasce nel 2012 da un dialogo tra e me Saverio Fiore (di Vallisa Cultura). Volevamo creare un evento artistico ripetibile nel tempo e che avesse luoghi non comuni: abbiamo pensato alle chiese del borgo antico di Bari. Il dialogo si è poi allargato a Mons. Antonio Parisi, Presidente di Vallisa Cultura, così abbiamo unito le forze.
Io ho messo in campo le mie conoscenze artistiche nazionali ed internazionali e dopo due anni di lavoro siamo riusciti a trovare gli accordi giusti per i luoghi.
Si sono scelte le chiese della città vecchia perché, nei secoli, la Chiesa cattolica ha creato un profondo legame con la realtà locale. Bibart è una grande scommessa per i suoi contrasti, la contemporaneità delle opere e il palcoscenico storico delle chiese.

La mostra allestita all’interno dell’ex chiesa della Vallisa. Photo credit Art and Cult Blog
Qual è il tema portante dell’edizione di quest’anno?
Dopo due edizioni che hanno visto oltre 40.000 presenze di pubblico ci accingiamo oggi ad affrontare una nuova sfida, un messaggio di speranza dopo 15 mesi di pandemia, il ritorno ad una vita normale che vuole guardare il mondo in modo diverso, nuovo.
Per questo il tema per l’edizione 2021 è “La ragione: la possibilità della mente di mettere in relazione il ragionamento e l’irrazionalità“: la facoltà di pensare mettendo in rapporto i concetti e le loro enunciazioni, e insieme la facoltà che guida a discernere il vero e il falso, il giusto e l’ingiusto, il bene e il male, alla quale si attribuisce il governo o il controllo dell’istinto.

Una delle opere esposte nella Vallisa. Photo credit Art and Cult Blog
Ho letto dalla sua biografia che ha frequentato alcuni dei più grandi artisti del 900 come Picasso e Dalì. Com’è stato incontrarli, che impressione le hanno fatto?
Ho conosciuto questi artisti quando ero bambino, erano amici di mio padre anche lui artista nella Parigi di quegli anni, hanno lasciato una traccia indelebile e segnato la strada dell’arte che perseguo ancora oggi.
La figura che più mi ha affascinato è stata sicuramente quella di Salvador Dalì, la sua vita, vederlo nel suo atelier parigino è stato un amore fulminante. Dalì all’epoca mi regalò anche una delle sue tavolozze che custodisco gelosamente. Quello che ho imparato da questi grandi artisti, oltre all’amore per l’arte, è l’importanza del perseguire e ascoltare i propri sentimenti, elaborarli e dargli forma e colore senza mentire mai.

Le opere in mostra presso il Salone della Chiesa del Carmine di Bari. Photo credit Art and Cult blog
C’è qualche artista contemporaneo, tra quelli più famosi, che le piacerebbe riuscire a portare a Bari per inserirlo nella rassegna e fargli scoprire la città?
Abbiamo fatto una scelta importante per Bibart, questa scelta non prevede l’ospitalità dei grandi artisti che certamente non hanno bisogno del nostro sostegno, diversamente ci sono moltissimi bravi artisti in tutto il mondo che spesso non hanno le giuste vetrine, noi ci occupiamo di dare voce a questi artisti.
Crediamo che l’artista di oggi per dare un nuovo significato all’Arte debba staccarsi da tutto quello che è stato il passato, deve raccogliere una dimensione umana, e per umano intendiamo colui che va incontro all’altro uomo, colui che libera la sua anima e ne dà voce.
Opera d’arte nel senso più alto è la propria vita, è artista colui che cerca di comprendere, di capire, di agire, di tendere una mano, di gioire dei successi degli altri, di farsi voce contro le ingiustizie grazie alla sua capacità di osservazione, di saper raccontare con occhi profondi il bello ed il brutto.
Artista è anche colui che non sale un gradino per guardarti dall’alto ma che ti guarda negli occhi, è artista colui che trasmette la propria conoscenza, il suo bagaglio di bellezza, di emozioni con umiltà. Ci piace immaginare e crediamo che se un “artista” si sforzi di fare della sua vita un’opera d’arte allora saremo certi che potremo godere di quelle opere create da mano umana, e che potranno avvicinarci a Dio qualunque esso sia.

La mostra nel salone Opera Pia della Chiesa del Carmine, a Bari vecchia. Photo credit Art and Cult Blog
Bibart, ulteriori informazioni
L’edizione 2021 di Bibart – Biennale d’Arte Contemporanea si svolge dal 12 luglio al 29 agosto e a questo link puoi trovare il programma completo. Se ti trovi a gironzolare per Bari, per vacanza o perché ci risiedi, ti consiglio vivamente di partecipare, l’ingresso è gratuito (tranne per l’accesso al Museo del succorpo della Cattedrale, il cui costo è di soli € 3).



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