Cosa visitare a Taranto in un giorno era un dubbio che avevo voglia di soddisfare quanto prima. Infatti esplorare questa città, tra le più rinomate della mia regione, è una di quelle esperienze che mi ero ripromessa di fare quanto prima, non appena la situazione Covid fosse migliorata.
L’occasione l’ho colta lo scorso settembre in un sabato fin troppo assolato per essere il primo sabato d’autunno. Ma si sa qui in Puglia gli autunni sono quasi sempre miti e gentili, specie agli inizi quando l’estate ci lascia e la nuova stagione sembra non volerla far rimpiangere troppo.
La città di Taranto in quel momento l’ho trovata a tratti quasi surreale perché m’è sembrata un po’ vuota, a parte i turisti naturalmente. Ero in compagnia di un’altra viaggiatrice pugliese, appassionata d’arte e cultura, e abbiamo scherzato sul fatto che con quel caldo probabilmente i tarantini si erano riversati sulle splendide spiagge della costa.

Una veduta del Castello Aragonese. Photo credit Art and Cult Blog
Taranto, cosa vedere in un giorno
Cosa visitare a Taranto in un giorno? Lasciami innanzitutto dire che vedere questa città è davvero un’esperienza incantevole da perdersi tra cielo, mare, arte e cultura.
Si comincia da due siti culturali imprescindibili: il Museo Archeologico MArTa e il Castello Aragonese.
Il museo MArTa e il Castello Aragonese
Taranto ha una storia risalente al 700 a.C. quando fu fondata dagli Spartani la colonia Taras (da qui il nome Taranto), ma la città non fu solo colonia spartana.
Grazie alla sua posizione geografica e a un territorio piuttosto fertile divenne un’attrattiva per altri popoli, tra questi i greci, diventando uno dei più ricchi e importanti centri della Magna Grecia.

Alcuni dei reperti archeologici del museo MArTA. Photo credit Art and Cult Blog
La sua è quindi una ricca storia testimoniata dagli innumerevoli reperti archeologici che nella maggior parte sono custoditi nel Museo Archeologico MArTa, uno dei più rilevanti a livello nazionale e nel Sud Italia.
L’altra tappa imperdibile è il Castello Aragonese, una fortezza di origine bizantina situata sull’angolo più estremo dell’isola sulla quale si trova la zona antica. Qui fu imprigionato Alexandre Dumas che trovò l’ispirazione per scrivere “Il Conte di Montecristo”.
Il ponte girevole
Il Castello si trova nei pressi del Ponte girevole, detto anche Ponte di san Francesco da Paola (considerato il protettore delle genti di mare), che unisce la Taranto vecchia alla Taranto nuova. É detto ponte girevole per la possibilità di aprirsi quando passano le imbarcazioni ed è un altro luogo simbolo della città.
Il primo ponte fu costruito nel 1887 per poi essere demolito e ricostruito nel 1958, ad inaugurarlo l’allora Presidente della Repubblica Giovanni Bronchi, il 9 marzo 1958. Perfino D’Annunzio lo ammirò al punto da declamarlo nelle sue Laudi del Cielo, del Mare, della Terra e degli Eroi.

Il Ponte girevole. Photo credit Art and Cult Blog
Palazzo di Città e la targa dedicata a Giovanni Paisiello
Uscita dal Castello sono stata attratta dall’edificio di fronte con quattro bandiere e un orologio in cima: Palazzo di Città, la residenza comunale. Questo palazzo fu costruito tra il 1864 ed il 1869 soppiantando la Residenza del Capitano.
Il Palazzo è anche contraddistinto da una targa che mi sono avvicinata a leggere scoprendo che è dedicata a Giovanni Paisiello, il compositore tarantino che fu tra i più degni rappresentanti della scuola musicale napoletana e dell’opera buffa, una figura centrale dell’opera italiana tanto da essere chiamato alla corte sia di Napoleone che dell’imperatrice russa Caterina II.

Photo credit Art and Cult Blog
A Paisiello è dedicata anche una statua che ho colto sulla via del ritorno quando stavo per ritornare in stazione, e nella Taranto vecchia c’è la casa dove nacque.
Le colonne doriche, ultimi resti del Tempio di Poseidone
Accanto a Palazzo di Città si trovano le famose colonne doriche, altro pezzo cult di Taranto. Si tratta di due colonne, protette da una recinzione, che sono i resti di un tempio greco detto Tempio Dorico o Tempio di Poseidone.
Facendo una ricerca ho scoperto che con tutta probabilità il tempio non era effettivamente dedicato a Poseidone, ma si è giusto supposto che essendo il patrono di Taranto, ai tempi della Magna Grecia, Poseidone – il dio del mare – non potevano che consacrare a lui il principale luogo di culto.

Le colonne doriche. Photo credit Art and Cult Blog
Questo tempio è situato in piazza Castello ed è il più antico della Magna Grecia oltre che l’unico luogo di culto greco ancora visitabile nella Taranto vecchia.
Città vecchia e città nuova
Oltre alla città vecchia, che non ho fatto in tempo a visitare con dovizia, da vedere è anche la città nuova con i suoi moderni edifici, i giardini, le vie pedonali, i negozi e i locali gastronomici. Qui è anche ubicato il Museo Archeologico MArTA.
Il lungomare di Taranto
Ma Taranto è anche chiamata la Città dei Due Mari perché bagnata dal Mar Piccolo e dal Mar Grande, e non si può non ammirare tutto quel mare dal magnifico lungomare cittadino.

Una veduta del lungomare. Photo credit Art and Cult Blog
Il monumento ai marinai
Da qui passeggiando su Corso Due Mari ci si imbatte nell’imponente Monumento al Marinaio, una scultura in bronzo alta 7 metri e raffigurante due marinai che col berretto in mano sembrano voler salutare le navi in partenza o accoglierne con gioia il ritorno in porto.
La scultura riporta una targa sul piedistallo: “Ai marinai delle forze navali italiane. L’Amm. D’Armata A. Iachino – II Guerra Mondiale 1940-43” probabilmente in ricordo dei marinai che perirono in quell’evento tragico della seconda guerra mondiale che fu la notte di Taranto.

Il monumento dedicato ai marinai. Photo credit Art and Cult Blog
Le ringhiere e le sirene del lungomare tarantino
Un’altra particolarità che salta all’occhio su Corso Due Mari sono le ringhiere: al centro hanno una stella a 5 punte e lo stemma della Marina dei Savoia per simboleggiare il legame fra Taranto e i tanti militari che giungono in città da ogni parte d’Italia.
Affacciandoti da una di queste ringhiere per godere il panorama sottostante noterai anche qui qualche scultura, si tratta delle sirene realizzate dall’artista contemporaneo Francesco Trani disseminate qua e là.

Una delle sirene che si scorgono a Taranto. Photo credit Art and Cult Blog
Taranto in effetti è la città delle sirene, le bellezze marine che secondo una leggenda ai tempi della Magna Grecia rimasero affascinate dalla città e decisero di costruire il loro castello fatato tra le sue acque.
La Rotonda, il Palazzo del Governo e il porto
Proseguendo ci si ritrova sulla Rotonda Marinai d’Italia, una panoramica terrazza semicircolare situata di fronte al Palazzo del Governo costruito sulle rovine di un teatro e inaugurato il 7 settembre 1934 da Benito Mussolini.
Concludo con un altro luogo caratteristico di questa città pugliese: il porto, fin dall’antichità fulcro di commerci e traffici marittimi.

Il Palazzo del Governo. Photo credit Art and Cult Blog
Le mie impressioni su Taranto
Questa è solo una piccola parte di quello che è visitabile a Taranto, per cui mi sono ripromessa di ritornarci per poter scoprire tutto quello che non ho avuto modo di vedere in questa prima occasione a causa del tempo a disposizione.
È emersa l’immagine di una città realmente attraente nonostante spesso Taranto venga associata alla triste vicenda dell’Ilva ma è sbagliato perché la città e i tarantini sono molto di più di questo e meritano tutta la valorizzazione possibile!
E tu che ne pensi, hai avuto modo di visitarla? Fammi sapere magari anche le tue impressioni! 🙂

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