il mare è spesso protagonista nell’arte, come nella recente mostra a Palazzo Cucchiari nella città di Carrara, in Toscana. D’altronde siamo nella stagione perfetta per parlare di mare, ossia l’estate, che è sicuramente associabile al sole e al mare. Un motivo in più per indagare l’importanza che il mare ha sempre avuto nell’arte!
Il mare e l’arte
La storia dell’arte è ricca di rappresentazioni del mare, dipinto nelle sue differenti sfaccettature: quieto, burrascoso, fluttuoso, con la luce del tramonto, in notturna o alle prime luci del giorno. Con la sua bellezza senza tempo il mare è da sempre una musa ispiratrice che desta fascino ma anche serenità o turbamento, a seconda dei sentimenti e dei pensieri umani.
Al mare sono stati dedicati racconti, poesie, opere pittoriche come opere filmiche, canzoni naturalmente ma anche musei e pure pinacoteche (ho scoperto scrivendo questo articolo che nelle Marche esiste la Pinacoteca del Mare, collocata all’interno di Palazzo Piacentini, a San Benedetto del Tronto).

William Turner, Il naufragio, olio su tela, 1805, Tate Britain, Londra
I pittori del mare
Diversi sono stati gli artisti che in ogni epoca del mare ne hanno sempre subìto il fascino, tanto da rimanerne abbagliati e riuscire a provocare lo stesso stupore osservando le loro opere con il mare dipinto su tela o impresso in una xilografia.
A cominciare dal pittore inglese William Turner che sembrava ne fosse ossessionato, tale infatti è stata la frequenza con la quale ha spesso e volentieri dipinto il mare. Una probabile ripercussione del suo continuo viaggiare per le coste inglesi ed europee associata alla passione per la pesca. Leggenda vuole che Turner si sia fatto addirittura legare all’albero di una barca durante una tempesta per meglio osservare l’impeto delle acque marine e riuscire a imprimerlo su tela.
Claude Monet raffigura proprio il mare in quello che diventerà uno dei suoi più celebri capolavori, quell’Impression soleil levant che segnerà l’ascesa del movimento Impressionista.

Vincent Van Gogh, Il mare a Les Saintes Maries, colore ad olio, 1888, Van Gogh Museum, Amsterdam
Vincent Van Gogh lo dipinse a Saintes Maries de la Mer, un piccolo borgo di pescatori nel sud della Francia, dove aveva trovato casa nel 1888 con l’idea di fondare un circolo di artisti. Dopo aver desiderato per molto tempo di vedere il Mediterraneo, finalmente Van Gogh trovò grazie al mare quel po’ di serenità e di luce che gli occorreva per dipingere, tanto da arrivare a scrivere “Il cuore di un uomo è molto simile al mare, ha le sue tempeste, le sue maree e nelle sue profondità ha anche le sue perle”.
Il giapponese Hokusai lo rappresenta tramite un’onda gigantesca, La grande onda di Kanagawa, su una stampa xilografica in stile ukiyo-e ormai diventata celebre.
Anche l’artista rinascimentale Sandro Botticelli non si sottrasse al fascino del mare raffigurandolo nella sua Nascita di Venere quasi increspato dai soffi di Zefiro a dare il la alla nascita della bellissima Venere, elemento indicativo della forza generatrice della natura.

Katsushika Hokusai, La grande onda di Kanagawa, xilografia in stile ukiyo-e, 1830-1831 circa
La Rotonda dei bagni Palmieri è invece considerato uno dei massimi capolavori ottocenteschi dell’arte dei Macchiaioli, opera del pittore toscano Giovanni Fattori che ritrae un gruppo di sette donne pronte a rilassarsi in spiaggia, sul lungomare di Livorno. Una scena tratta dalla vita quotidiana, come da tradizione per i macchiaioli.
Il mare: mito storia natura, la mostra
Quelli citati sopra sono solo alcuni degli artisti che si sono prodigati nel rappresentare il mare nell’arte in tutta la sua bellezza, una innegabile malia che continua imperterrito ad esercitare.
Come nella mostra “Il Mare: Mito Storia Natura” attiva dal 9 luglio presso Palazzo Cucchiari della Fondazione Giorgio Conti a Carrara, in Toscana.
La rassegna si suddivide in diverse sezioni:
- Il mare dell’immaginazione: miti e visioni,
- Un mondo di sabbia: orizzonti tra terra e mare,
- Andar per mare: costrizione e avventura,
- Andare al mare: la villeggiatura,
- Gli oggetti del mare: la natura ricordata,
- L’uomo e il mare: il corpo della scultura.

Giorgio De Chirico, Cavalli in riva al mare, olio su tela, 1927-28, Museo Carlo Bilotti, Roma
Un centinaio le opere in mostra, spaziando dai Macchiaioli compreso il su citato Giovanni Fattori fino agli artisti cosiddetti labronici (Giovanni March e Renato Natali), ai simbolisti (Benvenuto Benvenuti, Adriano Baracchini Caputi) e divisionisti (Plinio Nomellini) arrivando fino agli artisti delle avanguardie (Ruggero Alfredo Michahelles in arte RAM, e Ernesto Michahelles in arte Thayaht).
Ma ci sono anche opere di nomi prestigiosi dell’arte italiana come Giorgio de Chirico, Filippo de Pisis, Giorgio Morandi, Carlo Carrà, Telemaco Signorini, con un’attenzione particolare agli artisti versiliesi o dell’area ligure-apuana.
La mostra, dove e quando
Il Mare: Mito Storia Natura. Arte italiana 1860 – 1940, 9 luglio – 30 ottobre 2022, Palazzo Cucchiari, via Cucchiari 1, Carrara. Biglietto intero € 10, ridotto € 8. Per maggiori informazioni ti consiglio di visitare il sito della mostra.

Leave a Comment