Nella città di San Nicola, qual è Bari, non si poteva certo evitare di dedicare un museo al santo patrono e questo è il Museo Nicolaiano.
Bari è una città, come in buona parte del Sud Italia, in cui le tradizioni religiose sono piuttosto radicate per cui il culto dedicato ai santi è molto forte e ha radici lontane. Questo di conseguenza si riflette anche nell’arte e nel turismo locale.
I musei di arte sacra a Bari
Diversi sono i musei di arte sacra che ho già avuto modo di raccontare:
- il Museo Diocesano, correlato alla Cattedrale di San Sabino testimonia l’eredità storico-culturale della comunità autoctona,
- il Museo del Succorpo della stessa Cattedrale con all’interno preziosi reperti antichi tra cui un bellissimo mosaico pavimentale risalente al VI sec.,
- l’ex convento di San Francesco della Scarpa che pur non essendo una struttura museale vera e propria è pur sempre un luogo che ha a che fare con l’arte religiosa e risulta interessante per via della figura di San Francesco d’Assisi a cui la struttura è collegata.
Un altro museo di questo filone è quello di cui ti parlo oggi: il Museo Nicolaiano. A pochi passi dalla Pontificia Basilica di San Nicola, il Museo si trova inserito in quella che viene chiamata Cittadella nicolaiana, naturalmente nel centro storico.

La corona votiva che il re normanno Ruggero II donò alla città di Bari quando la riconquistò nel 1139. Photo credit Art and Cult Blog
Il Museo Nicolaiano
Il Museo Nicolaiano di Bari è una struttura piuttosto recente essendo stato inaugurato il 6 febbraio 2010 per essere poi rinnovato e riaperto nel 2019, dopo che la stessa Basilica di San Nicola ha affidato la sua gestione all’Accademia Cittadella Nicolaiana.
Il museo sorge nei locali che facevano parte dell’antico Ospizio del Pellegrino e conserva opere e reperti che rivelano la storia artistica, civile e religiosa del capoluogo insieme alla secolare vicenda della Basilica alla quale è connesso.
Le sezioni del museo
Il Museo nicolaiano è dislocato su tre livelli tra pianoterra, piano interrato e primo piano. Attraverso le sue sale (Sala Angelo Docente, Sala Ruggero II e Sala Diavolo in bosco) si può conoscere la storia della Basilica, meta com’è sempre stata di pellegrinaggi da tutto il mondo, grazie ai reperti collegati al venerato santo che attestano le vicende storico-artistiche della città nel corso dei secoli.
Si parte dal pianoterra attraverso un percorso multisensoriale che dall’epoca greco-romana in Puglia (II sec. a.C. – IV d.C.) arriva a quella bizantina (IX-XI secolo) e normanno-sveva (XI-XIII secolo). Attraverso alcuni pezzi di pregio si entra nelle diverse epoche, ascoltandone le musiche e scoprendone l’arte.

La pergamena con i nomi dei 62 marinai che compirono l’impresa della traslazione delle ossa di San Nicola. Photo credit Art and Cult Blog
In questa sezione compaiono tra i reperti di valore la corona votiva che il re normanno Ruggero II donò alla città di Bari dopo averla riconquistata nel 1139, e poi un’epigrafe che descrive i lavori per la costruzione della Basilica: l’epigrafe di Basilio Mesardonita (1011-1013) che fu mandato dall’imperatore di Costantinopoli a Bari per sconfiggere il ribelle Melo che aveva in scacco la città.
Il generale Basilio sconfisse Melo e tra il 1011 e il 1013 fece ristrutturare il Palazzo del Catapano, il governatore della provincia bizantina in Italia. Fu proprio qui che nel 1087 iniziarono i lavori di edificazione della Basilica di San Nicola.

Arazzo o panno d’altare (XVII secolo). Photo credit Art and Cult Blog
Un altro fondamentale reperto è rappresentato dalla pergamena con i nomi dei 62 marinai che compirono l’impresa della traslazione delle reliquie di San Nicola di Myra a Bari (1087).
Il percorso dal piano terra continua al piano interrato dove si trovano ex voto, icone russe e calici storici.
Al primo piano si conclude il percorso di visita con altri preziosi reperti: dal pastorale dell’abate Elia all’arazzo della duchessa Bona Sforza, dalle bottiglie artistiche della sacra manna alla pergamena e sigillo in oro di Carlo II d’Angiò.

I dipinti di arte sacra custoditi nel museo. Photo credit Art and Cult Blog
Il Museo Nicolaiano, dove si trova
Il Museo è anche sede di mostre temporanee e si trova in Largo Papa Urbano II, ha un costo d’ingresso di 8 euro per il biglietto intero e di 3 euro per quello ridotto. Per ulteriori informazioni: sede@accademiacittadellanicolaiana.it oppure visita la pagina Facebook dell’Accademia Cittadella Nicolaiana.

2 COMMENTS
Keep Calm & Drink Coffee
2 anni agoMolto interessante.
E mi piace MUCHISSIMO la tua firma!
Maria
2 anni ago AUTHORGrazie mille Claudia!!