La Pasqua è alle porte e Molfetta è una delle città in Puglia che vale la pena visitare per vivere tradizioni antiche, ma anche per scoprire cosa vedere a Molfetta durante questo periodo speciale.
Nella cittadina pugliese, a una trentina di km da Bari, i riti pasquali sono infatti molto sentiti e iniziano già dal giorno delle Ceneri con la Processione della Croce.
I luoghi principali di Molfetta
Ma oltre alle tradizioni pasquali, Molfetta è anche una città di mare ricca di fascino e luoghi da scoprire. Vediamo quali sono!
Il porto
Tra i luoghi più suggestivi di Molfetta ti segnalo prima di tutto il porto, dove ammirare l’imponente Duomo di San Corrado che domina lo sfondo con la sua maestosità. Uno scenario perfetto per scattare foto memorabili, cogliendo la parte più affascinante della città.
Il porto di Molfetta è tra i più importanti porti pescherecci della Puglia, con un mercato del pesce tra i maggiori d’Italia.
Passeggiando lungo il molo potrai osservare l’attività dei pescatori e assaporare l’atmosfera marittima che caratterizza questa località, respirando l’odore del mare a pieni polmoni.
La città vecchia
A est del porto si trova la città vecchia, di origine medievale, con un caratteristico assetto viario a spina di pesce.
Questo intricato labirinto di vicoli e piazzette regala altri scorci suggestivi rivelando tutto il fascino del passato. La città nuova invece si estende verso l’entroterra, abbracciando tradizione e modernità insieme.

La vista dal porto di Molfetta. Photo credit Art and Cult Blog
Le origini di Molfetta
Sulle origini di Molfetta non ci sono fonti certe, le prime testimonianze documentate risalgono al 925 d.C.
Il nome della città compare per la prima volta in un documento del X secolo, mentre nel XII secolo era conosciuta come Melfictum o Melficta (XII sec.).
Cosa vedere a Molfetta: i luoghi da non perdere
Molfetta è ricca di monumenti e luoghi di interesse culturale che meritano di essere scoperti.
In questo articolo ti racconto i principali punti d’interesse che ho visitato tra arte, storia e tradizioni, tutti molto affascinanti.

Il Calvario. Photo credit Art and Cult Blog
Il Calvario
Uno dei primi monumenti che ho avuto modo di vedere a Molfetta è il Calvario, un piccolo tempio risalente al 1856 progettato dall’architetto molfettese Corrado De Judicibus.
Il tempio, in stile neogotico e dotato di una torre alta 20 m, si erge su tre livelli di altezza tra cuspidi e pinnacoli in pietra a forma di croce, finestre monofore al secondo livello e bifore sulla guglia terminale.
Fu edificato per ricordare la missione dei Padri Redentoristi di Napoli voluta dal Vescovo Nicola Maria Guida.

Il monumento ai caduti, nella Villa Comunale. Photo credit Art and Cult Blog
La Villa Comunale
Nelle immediate vicinanze si trova la Villa Comunale intitolata a Giuseppe Garibaldi, tra i luoghi più frequentati dai molfettesi.
Qui sorge il monumento ai caduti della prima guerra mondiale, opera dello scultore cittadino Giulio Cozzoli (1882-1957).

La facciata esterna della Cattedrale di Santa Maria Assunta. Photo credit Art and Cult Blog
La Cattedrale di Santa Maria Assunta
Tra le chiese principali da visitare a Molfetta non puoi perderti la Cattedrale di Santa Maria Assunta, in stile barocco come la maggior parte delle chiese situate nella citta vecchia, e risalente al XVIII secolo.
Inizialmente dedicata a Sant’Ignazio di Loyola, la Cattedrale è stata poi intestata a Santa Maria Assunta nel 1785 dopo la soppressione dell’ordine dei Gesuiti, a cui la chiesa era annessa.
All’interno si nota la grandiosità delle decorazioni e dei dettagli architettonici tra dipinti, capitelli, putti e cappelle, ben sei, che contornano la grande navata centrale.
Potrai osservare pregevoli opere realizzate da rinomati artisti di scuola napoletana, tra cui il dipinto dell’Assunta realizzato dal pittore originario di Molfetta Corrado Giaquinto, apprezzato anche a Bari tanto che gli abbiamo dedicato la Pinacoteca, e la volta a botte decorata con tempere da Michele Romano (1842-1936).
Nella Cattedrale sono conservate le reliquie di San Corrado di Baviera, patrono della città, oltre al pastorale, la mitra e la croce pettorale appartenute a don Tonino Bello, un’altra delle illustri personalità che hanno avuto a che fare con Molfetta, dove fu nominato Vescovo negli anni Ottanta.

Il Duomo di San Corrado. Photo credit Art and Cult Blog
Il Duomo di San Corrado
L’altro principale luogo di culto da vedere a Molfetta è il Duomo di San Corrado, in pieno stile romanico pugliese.
Il Duomo ha la particolarità di essere caratterizzato da tre cupole in asse e due torri: una campanaria, dove ha sede il campanile, e l’altra di avvistamento, rivolta verso il mare.
Il Duomo di Molfetta è tra i simboli della città, edificato tra il 1150 e la fine del Duecento.
All’interno il corredo artistico è scarno ma essenziale: spiccano l’altare maggiore in stile barocco, un fonte battesimale di inizio Cinquecento e un’acquasantiera detta “del saraceno”, risalente al XII secolo e raffigurante un uomo dai tratti africani che regge la vasca dell’acqua nella quale nuota un pesce, altro simbolo della città.

All’interno del Duomo. Photo credit Art and Cult Blog
Cala Sant’Andrea
Alle spalle del Duomo si fa notare Cala Sant’Andrea, una piccola spiaggia raggiungibile a piedi e meta nei mesi estivi di residenti e turisti che vogliono rinfrescarsi tuffandosi nelle sue acque.

Una veduta da Torrione Passari. Photo credit Art and Cult Blog
Torrione Passari
Molfetta è nota anche per le sue torri. La più rinomata è Torrione Passari, eretto nel Cinquecento per difendere la città dalle incursioni saracene via mare.
Vi si accede attraverso il rinascimentale Palazzo Gadaleta, nel centro storico, e salendo tre rampe di scale si arriva su un terrazzo dal quale godere di una vista panoramica sulla città e sul porto ma anche scorgere in lontananza le vicine Giovinazzo e Bisceglie, e quando le giornate sono particolarmente serene e terse anche il Gargano.

Sala Templari. Photo credit Art and Cult Blog
Sala Templari
Nel centro storico molfettese tra stradine medievali, archi e chiese puoi visitare la Sala Templari, vicino al Palazzo Comunale, sede di mostre temporanee. Sicuramente un’altra delle imperdibili cose da vedere a Molfetta!
Inizialmente sede della Chiesa di San Nicolò, datata 1148, Sala Templari è così chiamata per via dell’ordine dei Cavalieri Templari che ne fecero realizzare l’edificio, poi soppresso.
All’interno è possibile cogliere le architetture preesistenti, di vario tipo, emerse durante i lavori di restauro.

L’epigrafe presente all’interno della Chiesa della Morte. Photo credit Art and Cult Blog
La Chiesa della Morte
Un altro particolare sito da poter visitare nel centro storico di Molfetta è la piccola Chiesa della Morte, o di Santa Maria del Pianto, risalente al XVII sec.
Un luogo, come intuibile, dedicato al culto dei morti. Anticamente la chiesa apparteneva alle suore Cistercensi e si chiamava Santa Maria del Principe.
Prese il nome attuale dal 1614, quando fu ceduta all’Arciconfraternita della Morte.
All’interno della chiesa c’è un complesso sistema di sepolture, composto da una serie di ossari. Oltre a un epigrafe che ricorda Florido Liberati, benefattore dell’Arciconfraternita della Morte, potrai notare un’immagine scolpita: rappresenta il trionfo della morte.
I musei
Tra i musei da visitare a Molfetta ti segnalo il Museo Etnografico del Mare, il Museo Diocesano e il Museo Archeologico del Pulo.
Il Pulo è una grande dolina carsica con diverse specie arboree oltre a reperti archeologici e geologici.
Ulteriori informazioni su Molfetta
Se vuoi usufruire di una visita guidata a Molfetta ti consiglio di contattare la ProLoco locale tramite la loro pagina Facebook, o in alternativa manda loro una mail a prolocoeventimolfetta@gmail.com.
Non mi resta che augurarti buona visita!



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